568 suggestionarli, e farli entrare nella sfera della propria azione un altro gruppo». In questo ambiente e in queste condizioni hanno potuto sviiupparsi le propagande de~li_ Stati B~lcanici limitrofi, che hanno saputo serv1rs1 della situa• zione indioena etnica e sociale. Non c' è una nazionalità; ~1a ci sono i partiti: il rumeno, il serbo, il greco , il bulgaro ecc. Su questi partiti hanno influito ed influiscono gli Stati vicini per mezzo delle propagande artificiali, che si sono svolte nella forma scolastica e religiosa e in una forma violenta d'importazione esteriore. L'importazione più violenta e più attiva è stata quella della Bulgaria; la quale ha provocato, come legittima difesa, la controazione analoga dell' ellenismo e del serbismo. L' artificiosità politica della propaaanda ritrova la sua più grande espressione nella propaganda rumena, che non riusci, però, a staccare i Kutzovalacchi dall'ellenismo. Esaminando imparzialmente le statistiche turche, greche, bulgare, serbe e rumene si a_cq~ist~ la co~ - vinzione che in quanto a numero 1 Greci sono 1□ maggioranza tra i cristiani della Rumelia e nell'Epiro,-che non è un paese albanese,-nei Vilayets di Salonicco e di Monastir ( eccettuati i villaggi settentrionali). I Serbi prevalgono tra i cristiani nel Vilayet di Kossovo ; mentre i Bulgari prevalgono nella parte orientale di Kossovo e nei paesi settentrionali della Macedonia ( 1). I partigiani del rumanisn:o (che. non si d~ve confondere coi Kutzovalacch1) sono 1n numero rnsignificante, malgrado il denaro speso e l'appoggio dell'Austria, che trova in essi, coli' aiuto di Buka rest, un elemento fedele alla sua politica. Intanto i Musulmani sono in numero elevatissimo; egli Albanesi prevalgono da Vallona verso il Nord, in tutto il Vilayet di Scutari e in una parte dei Vilayet di Kossovo e di Monastir. Socialmente, nelle scuole, nelle attivita intellettuali, religiose ed economiche l' ellenismo prevale tra i Cristiani. Politicamente il Musulmano ha delle preferenze per l'ellenismo; l'Albanese tosco è amico. degli Epiroti greci; e i Serbi si avvicinano ai Greci per difendersi dalle violenze e dalle pretenzioni bulgare. , Tutte le attuali lotte rumeliote trovano la loro eccitazione violenta nella situazione sociale ed economica tradizionale in mezzo alle diverse razze, che hanno subito una specie di divisione del lavoro sociale; e nella cattiva amministrazione ottomana. I partiti politici sono delle soprastrutture più o meno artificiali di questa situazione sociale; migliorare questa situazione e l'amministrazione significa pacificare l'ambiente; e ciò senza ricorrere all'autonomia politica e militare locale, domandata dalla sola Bulgaria, per annettersi nel!' avvenire tutta la Macedonia. L' Amadori Virgili, quindi, giudicava buono il programma di Murszteg, che mirava al miglioramento della situazione sociale, escludendo espressamen te le autonomie inutili e pericolose. Le riforme avrebbero potuto dare alla nazionalità ed ai pqrtiti della Rumelia una coscienza civile. Il riformismo (1) Le recentissime elezioni nella Macedonia e nel Vilayet di Adrianopoli hanno d1ato, contro le affermazioni del?' Ama• dori, una sensibile maggioranza ai Bulgari, benchè combattuti dai Turchi. POPOLrA RE "' rumelioto non avrebbe cancellato le tendenze dei cristiani verso gli Stati vicini; ma avrebbe eliminato l'urgenza, la violenza sanguinosa e la confusione attuale. Il costituzionalismo ottomano avrebbe la medesima funzione. • L' Amadori Virgili si rntrattiene :1 lungo sulla politica orientale dei. diversi Stati B~~canici; studiandone gli elementi nella l~r? P?htlca generale internazionale e nella loro politica rnterna. Questa politica in generale si riassume nella spinta reciproca del fatto altrui e del timore del fatto a~trui_. Le finalid bulgare sono per una Bulgana nnnovellante la tradizione di S. Stefano attraverso ali' Autonomia Unitaria Macedonica: solo mezzo per assorbire paesi non _bulgari, _che e. ri~~cito alL~ formazione e alla funz10ne dei Comitadus bulgan. La ingarbugliata situazione in_terna ?ella Bulgaria spinse i suoi di versi partiti ad intensificare, come d1versivo, l'azione politica al di fuori. . La Rumenia, alle dipendenze di Vienna e d1 Berlino, rappresenta nei Balkani una politica sub1ola , accorta e tenace. Per la sua dipendenza da Vienna e da Berlino della politica di Bukarest si deve considerare come un grave errore il rumenofilismo sentimentale italiano. La politica del piccolo Montenegro è la più chiara e la più direttamente continuata; conta sull'amicizia della Russia, dell'Inghilterra e dell'Italia e mira all'incremento del gruppo etnico serbo. In ciò concorda pienamente coli' az_ioue della Serbia~ che si e spiegata in senso naz10nale staccandosi dall' Austria e stringendosi alla Russia. Lo scopo comune l'avvicina al Montenegro; ma gl' interessi e i sospetti dinastici creano ed alimentano diffidenze e debolezze, perchè a Cettigne si sospetta che i Karageorgewitch vogliano riunire Serbia e Montenegro scacciandone i discendenti del principe Nicola. Il neo-serbismo è considerato come la forza, che potrà polarizzare verso Bolgrado tutte le forze jugo-slave della Bosnia, del sangiaccate di Novi-Bazar e di Kossovo. • La posizione nei Balcani <lell' ellenismo non e data solamente dallo Stato greco, ma piuttosfo dalla nazionalità ellenica diffusa in tutto l'Oriente e unita attraverso il legame religioso del Patriarcato ecumenico. Lo Stato di A.tene e il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli sono le due forze che collaborano per la resistenza di fronte gli avversari e per la futura grandezza dell'Ellenismo. « Serbia e Grecia , dice l' Amadori Virgili , non domandano nel presente niente altro che lo Statu quo, per evitare le violenze bulgare ; ma esse affermano i loro diritti nazionali e domandano per lo avvenire non una autonomia unitaria alla maniera bulgara,' m,\ la divisione de!la ~u 1 melia in. zone di influenze tra le diverse naz10nal1ta che v1 hanno diritto ». « Quale l'interesse dell'Italia? Quello di favorire il neo-serbismo al nord dei Balcani occidentali ; e l'Ellenismo al sud, eliminando un rumenofilismo, che serve aali interessi esclusivi dell'Austria; e eliminando in b mezzo agli Iralian_i la credenza e la fiducia in una forte unità naz10nale albanese, che non esiste e che ci ta distaccare dagli Stati Balcanici già formati e organizzati e per questa rngione
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