Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 21 - 15 novembre 1908

.. RIVISTA POPOLARE 567 contro tutti il più forte; saggia ed intelligente politica, che i nostri ministri degli esteri farebbero bene a meditare , ed anche ad adottare . tanto quanto lo per~ettono le forze del nostro e:3erc1to e della nostra ma:-rna. NOl Il problema balcanico 1. Nel momento in cui il problema balcanico è entrato nella sua fase più acuta e più pericolosa per la pace europea in una modesta citt~ _d~lle Puo!ie e da un coraogiosissimo editore si è 1mz1ata la pubblicazione di O una 73iblioteca italiana di politica estera con un o-rossissimo volume dell'Amadori o z· Virgili consacrato alla Questione rurneliota e la po itica italiana (1). In questo primo volume son~ esposti tutti i <lati del problema; nel secondo sara esposta la politica orientale delle grandi potenze e con particolarità quella orientale dell' Italia. . . . L' Amadori-Virgili , che colle sue notizie arn va sino alla fine del 1907, si è affrettato a pubblicare questo primo volume per la continua mobilità dell' oggetto del suo studio. La mobilità è tanta, che certamente correggendo le bozze di stampa del se-: condo volume, gli avvenimenti che si sono svolti accanto al campo della Rumelia, nella Bosnia Erzegovina e nella Bulgaria, e cne dovrebbero far parte della politica delle grandi potenze, sono stati cosi fulminei e cosi imprevisti, che lo costringeranno a modificare e mutare qualche sua previsione ·e qualche suo apprezzamento. Non si creda, però, che _la mobilita stessa dell'oggetto renda inutile lo studio dell' Amadori-Virgili. Tutt' altro. . La documentazione è tale, che da un lato spiega l'azione delle potenze, e sopratutto della Bulgaria; dall'altro, ritenendo definitiva la soluzione della parte del problema , che si riferisce alla Bosnia, all'Erzegovina e alla Bulgaria, con o senza la Conferenza, proposta, temuta o avversata, dalle potenze, rimarrebbe insoluto quello della Rurnelia - sotto la quale denominazione l'autore comprende la Macedonia, la Vecchia Serbia, l' Epiro e l' Alb.rnia - sul quale l' Amadori Virgili ci fornisce preziosi e copiosi elementi , per dimostrarne la grande complessità, la enorme difficoltà, la quasi impossibilità di scioglierlo inspirandosi a giustizia e sperando di assicurare pace e tranquillità alla regione in discorso. Questa regione non è tanto vasta, nè tanta popolata - si e no sorpassa la popolazione della Svizzera - da potere spiegare le preoccupazioni del1' Europa e le ambizioni degli Stati limitrofi per appropriarsela o esercitarvi una indisputata egemonia; ma la incertezza del suo assetto politico, religioso e sociale è sufficiente per provare che quando un'aggruppamento di abitanti non è assurto a Stato autonomo , a nazione indipendente esso è causa permanente di perturbamento politico, è pericolo grave di guerre, le cui conseguenze superano enormemente, spaventevolmente, la importanza della causa, che potrebbe generarle. ♦ Non è facile riassumere un volume di oltre mille (1) Bitonto. Premiata Casa Ed. N. Garofalo, 1908. Un voi. in quarto di 1005 pagine oltre 5 cartogrammi fuori testo. L. 15,00. pagine, nè di seguire fedelmente il pensiero del1' Autore; bene ha fatto, quindi l' Editc1re ad aggiunoervi una breve esposizione in francese delle tesi ~viluppate in esso dall' Amadori. Tale esposizione, allargandola in qualche punto, riproduciamo i!ltegral mente , risèrbandoci a dare dopo i dettagli, che dimostrano la enorme comple~sit~ d~l pr~blema rumelioto, a _co~11me_nta!ele asp1raz1001 dell autore dal punto d1 v!sta 1,ta:lrnno, che lasciano intravvedere quello che c1 dara 1l secondo volume - se pur verrà; e noi ci auguriamo, che venga - sulla politica orientale dell'Italia. . « Nella Rumelia, dice l' exposé des theses, non s1 riscnntrano in forma perfetta tutti gli elementi di una nazionalità. Non vi sono al tre vere nazionalità, che l'ellenismo e l'islamismo; e ciò per molte determinanti storiche e sociali ». I singoli elèmenti, che contribuiscono, tutti o in parte - la razza, la linoua, la religione , la contiguità geografica , la sto~ia la tradizione, la costituzione politica ecc.- nella l{umelia sono dissociati e in contraddizione manifesta. Cosi act esempio i Pornacki costituiscono una numerosa tribù di greci islamizzati; nell' Epiro i Kutzowalacchi sono greci di razza e di ~entiment~ e parlano albanese; vicino ad Elascona 1 V~llahad~ sono turchi, che parlano greco; altrove abitano 1 Vlahovci, valc1cchi slavizzati; villaggi interi parlano due lino·ue il o-reco e lo slavo. In quanto alla reo , o 1· . ligione, ad esempio, gli Albanesi sono catto 1c1, ortodossi e musulrnani ; i patriarchisti sono etnoorafìcamente Serbi, Kutzovalacchi, Greci; i Bulg~ri ~ono esarchisti, della Chiesa Bulgara unita, cat~olici e anche protestanti. Per la geografia si osservi che le denominazioni Macedonia, Albania non hanno per sè stesse alcun valore , non cor:ispond~ndo a nessuna precisa significazione. In fatti esse nspondono a cose diverse, se si considerano o dal punto di vista etnoorafico-storico o da quello geografico o eia quello O politico-amministrativo turco. ~d. i confini mutano tra di esse: non solo, ma le lrnntazioni stesse oeoorafiche storiche, ed etnografiche h o ' sono oggetto delle più varie discussioni (pag. 24-27). In tanto aggrovigliamento non era possibile, che soro-esse il sentimento nazionale, ch'è la vern base o delle nazionalità, secondo Renan. I due aggruppamenti, che più viva hanno l'impronta nazionale, il musulmano e l'ellenico hanno come fulcro l'uno la fede relioiosa e l'altro la cultura e la storia; ma non riuscir~:io a fondere e ad assimilare tutti gli altri per la stessa lotta , cui furono costretti tra loro e per la mancanza di contiguità geografica. Di fronte alle due nazionalità vere, la musulmana e l'ellenica, si trovano i gruppi amorfi, a nazionali. Lo Slavo è un gruppo caratterizzato sopratutto dal suo carattere negativo: è un gruppo che non ha altro di comune che il sentimento antiellenico ed antimusulmano. Il gruppo albanese, etnicamente omogeneo, è paralizzato dai suoi contrasti religiosi, specialmente dall'antago~isnw_ tr~ l'Islam e il cristianesimo; ha di comune 11 desiderio fermo di conservare i propri privilegi _nel regime ottomano ed. il senso opportunistico , che lo guida in tutto. « Vi sono infine, gli amorfi, gl'indecisi, gli ~ndrogini della politica, che vivono in ogni villagg10 e che col loro numero rendono pesante ed isolato qualsiasi movimento politico, fino a che non ha potuto

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