Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 21 - 15 novembre 1908

RIVISTA POPOLARE 565 essere accorto ed onesto e che come pacificatore delle Filippine ba. dato prova di tanta .equanimità e di tan~o tatto da renderlo soltanto perciò degno della Presidenza. Solo i cavalli , che sono da lui montati trovarono e troveranno da lamentarsi pel suo peso considerevole ..... Uno sguardo all'Impero di Germania - il migliore tra gl'Imperi. Il padre di Guglielmo 2° godette fama di soldato valoroso, di uomo onesto ed anche liberaleper quanto può esserlo un ~mperatore. . . Ma l'eredità non garent1sce la trasmiss10ne delle buone qualità; e il Tartarin dello Sprea forse dal padre non prese che la degenerazione cancerigna. La quale prima di manifestarsi n~lle sue forme tipich~, manifeste e localizzate, probabilmente ha colpito 10 una forma insidiosa, diffusa e latente le cellule cerebrali. D'oude quello squilibrio mentale, che per i lombrosiani della politica è stato scambiato in un eccesso di adulazione servile per genialità. (1) Delle manifestazioni pazzesche di Guglielmo 2° dacchè egli è imperatore ci siamo spesso intrattenuti e siamo oggi, che è venuta contro di lui l'ora del c~-ucifige, sincera mente orgogli osi di non avere avuto m~i per lui una sola parola di ammirazione. La Blague _mar!~ tanesca, la vanità di femminuccia volgare, la rrnnacc1a. perpetua di sterminio contro tutto ciò che sa di den:iocrazia e di socialismo - fortunatamente non seg111ta dai fatti e nemmeno dai tentativi,-il misticismo frlitesco, l'onniscienza ostentata, il culto per l'arte più grottesca, la protezione ai protagonisti della Tavola Rotonda dai quali era guidato ... ci avevano sempre destato nausea o pietà. Solo l'affetto che ha per la famiglia ci suggeri qualche sentimento di benevolenza. Ma quando questo Imperatol'e miserabilmente pazzo dette il saluto al fratello e ai soldati tedeschi , che partivano per la Cina per portarvi la civiltà (l?!) e li consigliò a ripetervi le gesta degli Unni, noi sent!mmo tutta l'indignazione cbs si deve provare da ognt galantuomo contro la barbarie, contro l'impudente scelleratezza. Lo seguiamo da alcuni anni nei suoi ripetuti tentativi di provocare una spaventevole guerra eurorea e l'avversione nostra per questo Imperatore sfuggito al manicomio si è centuplicata. L'ultimo atto compiutoJa famosa intervista col collaboratore del Daily Teleg1 aph ha segnato il colmo dell'infamia sua, della sua petulante leggerezza. Egli sperò suscitare malumori tra la Francia e la Russia, rompere l'entente tra la repubblica francese e l'Inghilterra e raggiunse, fortunatamente, lo scopo opposto, L'aspetto politico della sporca àelazione del!' Imperiale Tartarin, sia dal lato della politica interna, siada quello della politica internazionale è stato ampiamente lumeggiato dalla diEicussione avvenuta nel Reichstag germanico; n1a c'è un lato morale, che ci piace di esprimere colle parole di uno scrittore italiano temperato per quanto colto e che conosce a fondo l' ambiente tedesco. Andrea Cantalupi, lo scrittore in discorso, dice nel monarchico Mattino di Scarfoglio, dopo avere esposto i lati politici dell'avvenimento: < Ci sono anche i lati morali. Ha essa rivelato, la e pubblicazione del Daily Telegraph , un momento « simpatico nella vita internazionale dell'Impero? Cer- " tamente no. I tedeschi, idealisti impenitenti , non « possono ammettere come cosa bella che un giorno il e loro Sovrano incoraggi col telegramma a Kruger le e resistenze del Transwaal all'Inghilterra, e il giorno « dopo elabori per suggerirlo a lord Roberts, un piano « di guerra contro i transvaaliani; i tedeschi non pose sono ammettere come cosa grande che la Germania (1) Mt!ntre correggiamo le bozze di stampa leggiamo in un giornale francese - e perciò sospetto - che si abbiano seri timori di pazzia in Guglielmo l. 0 « abbia respiuto il piano della Francia e della Russia « contro il Regno Unito , non per simpatia verso di e questo, ma perchè non le veniva assicurato il chiesto e sufficiente compenso; i tedeschi non possono ammetc tere come co3a degna che questo compenso la Ger- « mania abbia veduto nella garenzia, anche da parte « della Francia, del suo possesso del!' Alsazia Lorenl-1.j e i tedeschi non possono ammettere come cosa eneo- « miabile cbe la storia di questo contratto fallito venga e rievocata per farsene un merito verso l'Inghilterra ». e Nou si tratta di Realpolitik; si tratta di malriuc sciti scambi da markthalle. TentRrli e poi crearsene e un merito! Proclamare, sotto forma di rivelazione, e al Rogno Unito: io non mi sono prestato, nel 1900, e ad assalirvi alle spalle semplicemente perchè coloro e coi quali avrei dovnto assalirvi non volevano sborc sa.reni i trE:1ntadanari che io avevo domandat0 per « aiutarli ! Saper a memoria tanti versetti della Bibc bia; invocare ad ogni quarto d'ora Dio onn~potente, « appartenere al paese dove Kant fondò ogni morale « s11ll'imperativo categorico del dovere e _al p_opolo.c~t e F;cbte vaticinò gli splendidi poi r,agg1unti ~estrn_1; e far tremare periodica.mento l'Europa con la mmaccia « di una preparazione milit_are for1!1idabi~e e ~o~ met « tersi così bonariamente rn mamcbe di camicia da- < vanti a un giornalista di Londra, vantarsi di a~cuui « momenti deplorevoli di debolezza , e con la mco- « scienza propria di tutti gl'impulsivi, anche se co7o- « nati , farsene un merito per guadagnare un sornso e d'oltre Manica l ,. e No questa non è la politica e, nella politica non « è , non può essere la morale del popolo tedesco. e Queste non sono nè anche sempr~ , per _fort~n8: del " mondo, la politica e la morale dei piccoli, dei disar- « mati dei deboli che molte volte llanno dato alla ' ' h' « storia beu altri esempi. Queste sono macc 1e pas_- c seggere in un cielo luminoso, e col~i eh~ ~n uno dei e tanti momenti di assenza del proprio spinto ha ere- « duto di fotografarle come poco meno che attesta~i e di gloria ha senza dubbio, tradito 11n'altra volta 11 ' I • l « pensiero e il sentimento del propno popo o ». Ecco perchè l'atto di Guglielmo 2° nt31la stampa mondiale non ha potuto trovare difesa nemmeno nella stampa austriaca, che in questo. moment~ dovrebbe essergli più devota; ecco , perche nel Rezchstag. non c'è stato un solo svergognato, cbe abbia o::iato d1fen · derlo ; ecco, perchè lo stesso O~ucell_iere Bulo_w parlò non in difesa del suo padrone unpenale, ma m nome degli interessi supremi della Germania ..... Egli, l'~mperatore , è sceso tanto in b~sso che, un grande_ g10rnale si è astenuto dal pubblicare un altra sua mtervista perchè ne ha sentito pietà e non ha volut? aggravare la sua situazione e quella della Germ~ma ! . Siamo partiti da un confronto eh~ s?a.tunsce dai fatti tra Repubblica e Impero; e la grnstiz1a del confronto tutto a vantaggio della prima ~a trovato la sua piena approvazione nel Reichstag: I vi ?J.~serm~nn, che prese primo la parola, da buon 1mperud1sta, vivamente deplorò l'intervista _imperiale. so~ratutto p~rchè somministrava un' arma a1 repubbhcam contro 1 Impero. E i deputati - conserva.tori , progressisti, radicali nazionalisti ..... - applaudirono. s\ dice che da quest'ultimo episodio un b~ne verrà: l'Imperatore verrà messo sotto tutela, sar~ ridotto all_a condizione di porc en graisse e v_errà rnangura~o. il vero regime parlamentare con relati va responsabilità ministeri ale. Dubitiamo forte che ciò avvenga , -i-,erchè ci pare inverosimile che il più ciarliero dei Sovra.ni , che si crede investito del potere dalla Divina provvidenza si lasci mettere la museruola. Un Re, nn Imperatore non rinunzia alle proprie pr~roga ~ive_se no~ vi ~ costretto dalla forza o dalla mmacma d1 una rivoluzione. Ma se ciò avvenisse non sarebbe questa la condanna

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