Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 21 - 15 novembre 1908

I VISTA per i servizi attuali e lire 37 per far fronte agli impegni del passato. Conviene però osservare che gli uitimi prestiti contratti nel 1899, nel 1904, nel 1905 e nel 1906 sono dovuti alle causali seguenti: 165 milioni (prestito 1899) per i lavori della ferrovia me tropolitana; 170 milioni (prestito 1904) idem; 1 oo milioni (prestito 1905) per il riscatto dei gassometri e per portare tosto il prezzo del gas da 30 centesimi il metro cubo a 20 centesimi; 105 milioni (contrstto 2 luglio 1906) idem. Queate quattro cifre, sommanti ad un totale di 540 milioni, appartengono alla parte industriale del :debito della città di Parigi; cicè hanno la loro controportata in valori redditizi, che la città si è procurata nei due servizi. Così le lire 1·4.784.677, che rappresentano il carico annuo pei servizi ed ammorta - menti di questi mutui, hanno il loro bilancio nelle attività del Comune per una ci fra corrispondente. Sd dalla cifra necessaria il servizio di tutto il prestito municipale di Parigi (113 milioni) si detraggono questi 14 milioni, si ha un carico netto annuo di circa 99 milioni. Questa cifra, riferita ancora alla popolazione della città, darebbe una tangente media di spesa per anno e per abitante di lire 33. Londra. - Il debito di Londra, cioè della Contea di Londra (London County Council, istituita nel 1889 ad unificazione dei principali servizi municipali), è di 110 milioni di sterline, più rrecisamente al 21 marzo 1907 di sterline 109.828549) qualche cosa come due miliardi e 750 milioni di lire italiane. Confrontando questa cifra con quella di Parigi (2 miliardi e mezzo) si trova con sorpresa che il debito municipale delle due città è quasi lo stesso con un evidente vantaggio per Londra, che ha circa 2 milioni di più di abitanti. E con uguale sorpresa si debbono leggere le violente accuse che nello scorso anno (1907) furono )andate contro i liberali di Londra (progressives) d11imoderati, i quali denunciarono all'opinione pubblica la rovinosa corsa degli amministratori della C<intea di Londra al collettivismo, affermando che i hberali al potere avevano in sette anni, dal 1900 al 1907, portato il debito della città di 55 milioni di sterline a 111 milioni. E l'opinione pubblica morse l' anno; i liberali furono sbalzati dal seggio di Spring Cardens nelle elezioni del 1907, ed orll si trovano al potere i moderati, i quali però poco o nulla accennano a mutare dall'indirizzo dei loro avversari. Tanto le cose sono sempre più forti e più tenaci delle parole. L'accusa fatta ai , progressives 11 di avere in sette anni duplicato il duplicato il debito di Londra (da 55 milioni a I 10 milioni di sterline) era ed è supremamente ingiusta. In questa cifra figurano: per il riscatto degli acquedotti (che costarono 42 milioni di sterline) lire sterline 38.575.517; per I' unificazione nel Consiglio della Contea di Londra dei servizi di ioJegnamento già esercitati dall'ex-School-Baord, lire sterline 11.69 1. 768, per i debiti deile altre aucorìtà locali (17 borghi e le città di Londra e di Westminster) lire sterline 18.059.431; per debito speciale della .Corporazione della City, lire sterline 4.326.145. Quando si detraggono dalla responsabilità diretta degli amministratori della L. County queste cifre colossali - ed è giustizia il farlo - non si vede come si riducono nulla le accuse di sperpero e di rovina vantate nelle elezioni dell'anno 1907. Berlino. - Aumenta in quarant'anni, dal 1866 al 1906 da 600.000 a due milioni di abitanti, e può, in confronto delle altre metropoli europee, meritare per la sua finanza il titolo di , saggia ». Essa non ha infatti che un debito di mezzo miliardo di marchi, corrispondente a circa 620 milioni di lire. POPOLA.RE L'onere dei suoi servizi annui, sulla base di nn 3,50 per cento di interesse e di altro 1 .50 per cento per ammortumento e spese, è quindi di -:irca 2 5 milioni di marchi all' anno, più precisamente per l'esercizio dal 1. aprile 1806 al 30 marzo 1907 244.907.201 marchi. E poichè il totale del bilancio civico di Berlino si sa:da in circa 2 50 milioni di marchi, si può concludere che la spesa del debito municipak non grava su quel bilancio che nella proporzione di I a 10. La quota per abi tante in rapporto alla spesa totale del Comune è quindi data dalle cifre seguenti: spesa totale del Comune (per abitante), marchi 125; spesa del debito comunale marchi 12, 50. Città italiane. - Tra le maggiori città vi è una differenza grandissima nell'onere del debito: Roma con 227 milioni di debito, Napoli 162 milioni, Milano 98 milioni, Genova 70 milioni, Firenze 36 milioni, Palermo 22, Torino 28. Questo carico ragguagliato alla popolazione, diventa per Roma 428 lire per abitante, Pisa 290, Genova 284, Napoli 28.:1, Milano 183, Firenze 170, San Remo 165, Grosseto 135, Porto Maurizio 130, Livorno 122, Bologna 113, Savona 103, Verona 101, Torino 60, Venezia 48. Il rapporto, che può considerarsi normale di 100 lire di debito per ogni abitante, è quindi in Italia ecceduto soltanto da Roma e da Napoli per note condizioni storiche, economiche e civili. IJ problema del debito muntcipaJe. - E' legittimo ed economico il debito per una grande città 7 Può l' Amministrazione municipale del tempo escogitare grandi intraprese di miglioramenti edilizi e_fare il bilancio di queste intrapr~se con un carico di debito e quindi di interessi e di ammortamenti sulle generazioni viciniori? La soluzione dd problema non può essere aprioristica, identica per tutte le dttà, ma deve risultare dal rapporto tra la spesa e il patrimonio. Sotto questo aspetto tutte le spese di una città come quelle di un ente o di una fainigiia qualsiasi, si possono e si debbono collocare sotto le categorie seguenti: a) Spese di semplice permuta:done patrimoniale.- Sono quelle che dànno luogo ad un dispendio, susseguito da un aumento del vaiore redditizio dell'azienda. Si sptmde 1000 e si aumenta il reddito di lire 40 all'anno; se questo reddito è garantito e costante, il patrimonio del Comune, non ha subito nè aumentato, nè diminuzione, ma una semplice pèrmutazione. Tale è il caso della costruzione di un acquedotto, di un impianto di tram, di forza e luce elettrica, gossometri, ecc; in tutti questi casi, se i capitali spesi fanno luogo ad un reddito corrispondente, sicuro ed eguale al tasso medio dei capitali in comune commercio, il patrimonio è in bilancia. Che se il reddito procurato è superiore o inferiore al tasso medio, si avrà allora, per la corrispondente differenza in più o in meno un guadagno od una perdita; ed è solo questa differenza che agirà sul patrimonio e sul bilancio del Comune come una delle spese di cui alle lettere seguenti. b) Spese necessarie. - Sono quelle che hanno tratto alla vita ali 'istruzione e ali' educazione dei fanciulli, al ricovero degli ammalati, ecc. Tutte queste spese devono essere fatte, sotto pena di una mortalità eccessiva o di un livello morale, e quindi anche economico, inferiore a quello che può e devè essere per una popolazione sana, vitale, feconda e potente. Principali fra tali opere la fognatura, gli ospedali, le scuole, l'adduzione di acqua potabile là dove non fu possibile ottenerla col reddito patrimoniale, le strade, le piazze, il risanamento dei quartieri insalubri, ecc. e) Spese utili. - Il complemento di quelle (( sub B ». Non basta che le strade e le piazze siano ampie e ben disposte per la circolazione pubblica; occorre anche che esse

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