Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 21 - 15 novembre 1908

56J RIVISTA POP OLA RE Sino a questo momento s1 ignora se quest' ultimo abbia sporto querela contro l'avv. Fileti. + Il congresso postelegrafico. Proposta di :riforma dei servizi. La crisi lntePna. Le confessioni di Turati. - - Si è tennto il secondo Congresso della Federazione postelegrafica in Firenze ed è riuscito di non poca i1nportanza per vari motivi: per una eccellente relazione del D.r Campanozzi sui servizi postali, telegrafici e telefonici; per la constatazione ufficiale della crisi interna eh' era gia nota; per le confessioni dell'on. Turati. La relazione Campanozzi è la parte che interessa veramente il pubblico ed è divisa in tre parti : 1.0 La separazione dei servizi postali ed elettrici, ponendo alla dipendenza degli ultimi quelli telefonici e radiotelegrafici. Il relatore crede che la riforma non importerebbe un maggior onere finanziario per lo Stato, credenza che noi riteniamo di buona fede, perchè conosciamo l'uomo, eh' è funzionario intelligente tanto quanto galantuomo, ma che riteniamo illogica ed antisperimentale. Ci saprebbe additare il Campanozzi una sola riforma organica cho non ha importato nna maggiore spesa? E non è logicamente prevedibile che lo sdoppiamento del servizio debba importare aumento nel personale? 2.0 Il ribasso della tariffa telegrafir,a riducendo il telegramma tipo di 10 parole a 50 centesimi. E' questa una riforma assai desiderata, che il relatore ritiene come un impegno d'onore da parte del governo che la promise come corrispettivo dei 25 milioni accordati dalla Camera nel marzo 1907 per ampliamento e miglioramento dei servizi. Ma anche su questo l'egregio relatore s'illude affermando, sebbene prudentemente, che la riforma non importerebbe alcuna perdita. L'aumento nel numero dei telegrammi e la ricluzione a metà del prezzo dei medesimi certamente per molti anni cagionerebbe una perdita di parecchi milioni allo Stato; perdita che sarebbe aggravata dall'adozione del tantieme cioè della conpartecipazione dei telegrafisti nella quale il Campanozzi vorrebbe vedere un espediente per intensificare il lavoro degli impiegati ed indurli alla maggiore economia possibile. L'esperimento della riduzione della tariffa postale in Francia nulla ha insegnato al relatore? E non conosce egli la stoffa dei propri compagni. ? Essi risponderebbero alla concessione del tanUème con un ineremeuto di sabotage ... Ma tant'è : la riduzione potrebbe adottarsi perchè siamo in marcia accelerata verso il disavanzo e milione più mi-• lione meno poco importa. Del resto il servizio telegrafico eh' è quasi dapertutto passivo si può essere sicuri che impedirà almeno che si levi il grido : il teleg,.afo ai teleg1·afici I 3.° Ci associamo quasi incondizionatamente alla terza parte che potrebbe essere considerata come esorbitante. Il Campanozzi vi si occnpa di quella che chiama politica p1·otezionista, che riguarda i se1·vizimarittimi sovvenzionati, i 1·iscatti telefonici, il patriottismo sottoma1·it10 e la penet?-azio'l'l.epacifica. E' severo il relatore pel ministro, che colla sua po1 i tica ha fatto disertare le aste da parte della compagnia di navigazione. Ma in verità la responsabilità più che del mirnstero è della Commissione che studiò i servizi marittimi e del Parlamento che approvò lo schema delle nuove convenzioni. Ha ragione proponendo che i servizi marittimi dal Ministero delle Poste passino a quello dei Lavori pubblici; ma traspare dalle sue parole la tendenza Htatizzatrice, che mette paura. L'esperimento della statizzazione ferroviaria ci ha disilluso, spaventato e ci ha fatto pentire amaramente di avere sostenuto per oltre 20 anni con entusiasmo l'esecizio di Stato. Quasi quasi scorgiamo un rimedio nella soluzione iniquamente camorristica, dal punto di vista degli interessi dello Stato e dei contribuenti, che hanno speso sei miliardi nelle costruzioni ferroviarie, di regolare le fe1·rovie ai fer1·ovieri ! Chiudiamo q11esto riassunto della relazione colla giusta deplorazione del privilegio deila gratuita trasmissione dei valori concesso al clericale Banco di Roma: quello cioè, di cui ci siamo occupati nel numero precedente e che s1 rifiutò d'issare la bandiera nazionale in Alessandria di Egitto il 20 settembre ... Nella Relazione non abbiamo visto un cenno pel miglioramento della condizione dei paria dell'amministrazione, cioè dei fattorini rurali, che ricevono stipendi di fame e non godono del diritto alla pensione. Male! Accanto a qnesta relazione, che contiene altre proposte notevoli e fa fede della competenza tecnica del Campanozzi, c'era la Relazione morale di Tu rati sulla vita della Federazione e clie ha dato luogo a vivacissima discusione, perchè nella organizzazione e' è una crisi e c'è una quistione morale. Una quistione morale? Già: l'Alati riconosci11to da tutti come un galantuomo e che ha reso non piccoli servizi alla Federazione è colpevole di avere avuto un ..... co11oquiocoll'on. Mira e di avere scritto una let,tera di rammarico ad un altro galantuomo, che era stato ingiustamente criticato nel giornale della Federazione ... Pel -grave delitto l'Alati ottenne le attenuanti pei suoi ottimi precedenti. La discussione costituisce una prova del fanatismo settario e vergognoso dei postelegrafici. Che cuccagna sarà pel pubblico quando la poste e il telegrafo saranno dei posteleg1·afici ! Filippo Turati ba raccolto larghissima messe di applausi da parte dei postelegrafici al presentarsi e quando ha parlato: applausi meritatissimi in quell'ambiente e che avrebbero potuto tramutarsl in fischi da parte dei contribuenti, Egli ha parlato splendidamente, come sempre e si è ritirato dalla Presidenza. I motivi della grave determinazione li espose in una intervista coll'Avanti. Il principale è questo: si è accorto-un poco tardi in verità-che c'è incompatibilit.à tra la funzione di deputato che deve curare gl'interessi collettivi e quelli di Presidente di una organizzazione corpora ti visti ca eh~ ha i mpep;nato una lotta collo Stato. E nelle dimissioni ha insistito non ostante le manifestazioni veramente commovente che gli vennero da. tutti i congressisti. Egli ha dichiarato poi che vuole dedicarsi al miglioramento delle condizioni di tutti i funzionari. Avviso ai contribuenti ... Ali' ultima ora sappiamo della sospensione inflitta al Dott. Campan ~zzi ed il suo deferimento al consiglio di disciplina. Non sappiamo se nella relazione concorrano gli estremi per l'applicazione della legge sullo stato giuridico degl' impiegati. Sappiamo però - e del resto in questa stessa Rivista ce ne occupammo di proposito - che ciò che riguarda il Banco di Roma è vero, ed è un' indegnità compiuta per favorire i cle ricali. + L'Incognita colonlale.-11 Cadetti , governatore della Somalia ha mandato il suo notiziario di agosto, settembre ed ottobre; e da questo diario un fatto si rileva, chiaro come luce di sole ; noi siamo lontani dal possedere pacifiC'amente la colonia. Non abbiamo , è vero, contro di noi un nemico numeroao ben armato, determinato come furono un tempo gli abissini ; non siamo in uno stato di guerra guerreggiata che ci obblighi, ed al tempo stesso ci dia diritto ad occupazioni sconfinanti la nostra colonia; ma abbiamo da affrontare e vincere qualche cosa di peggio: il brigantaggio dei Dervisci e l'azione bellicosa, forba e violenta ad un tempo, del Mullah. E questo è il male che conviene sradicare al più presto perchè ceia l'incognito grave

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