K 1 Vl S T A P O P O L A l?.E -stanza della questione, che viene d:1ta sìa d:tlla debolezza dell'organismo politico-militare ottomano e dalla permanenza futura della sua fonzione passiva tra gli appetiti cristiani io conflitto; sia dalle conseguçnziali finalità politiche, oramai incancellabili, delle popolazioni cristiane rumeliote, dègli Stati Balcanici ,e delle Grandi Potenze. Tutte le nuove possibilità, ,che scaturiscono dal nuovo elemento politico della Costituzione Ottomana, non escono ne d:11la conservazione raflorzata dello Statu quo, ne elimineranno gli appetiti e le debolezze, che fanno la sostanza del problema orientale >> (pag. 994 ). I dubbi dello scrittore furono tramutati in cèrtezza: presero le mosse dalla •costituzione proclamata, gli atti politici dell'Austria-Ungheria e della Bulgaria, che lacerarono il trattato di Bèrlino e· -dettero un saggio degli appetiti delle Grandi potenze .e degli Stati balcanici. Se la Costituzione, però, potesse esercitare l' azione pacificatrice sperata dall' Amadori Virgili in ciò che resta dalla Turchia europea , allora essa nou sarebbe soltanto formale, ma sostanziale in quanto agli ulteriori risultati, perche preµarerebbe la polarizzaziono dei vari gruppi etnici verso i centri a loro più affini e la costituzione di nuovi Stati sotto l'egemonia di Costantinopoli da principio e che finirebbero autonomi, per condurre in ultimo alla grande, alla sola e giusta soluzione del pro - blema orientale, designata dalla mente divinatrice di Ginseppe Mazzini, sin dal 1855: alla federazione degli Stati balcanici, che da sola può assicurare la pace e le condìzioni di evoluzione progressiva alle popolazioni orientali. - Ma in questa stessa azione formale lo stesso Amadori Vigili confessa di credere poco, confessando .che rimangono e rimarranno le bande e la lotta <lei partiti o <lelle nazionalità! + Noi che non siamo dominati da pregiudizi di alcuna sorte, temendo, purtroppo, che la diplomazia europea, non proceda alla liquidazione definitiva dell'Impero Ottomano e ad un assetto per quanto più é possibile informato a giustizia, riconosciamo che per le ragioni geografiche e storiche ed etniche una maggiore influenza spetta nel la Rumelia quale la intende l' Amadori Virgili all'Austria-Ungheria. E qui si man ifesta. profondo il nostro dissidio collo stesso autore. Il suo pensiero, in quanto alla parte assegnata all'Italia ci sembra che emerga chiaramente da quanto -egli dice nell' Introduztone, in cui si occupa dell' ambiente internazionale moderno e degli interessi italiani in Oriente. « Volendo fare una specie di gradazione, egli scrive, dentro ai limiti elevatissimi degli interessi di tutti gli Stati implicati dalla questione orientale, si può <li re che per· l' Italia questi interessi raggiungonola 111os.ii1Jia intensitàpossibile. Per l'Italia, infatti:, l'aggiudicazione delle coste ottomane e quistione in primo luogu d' immediata sicurezza nazionale; poi interèssa pure in modo immanente, diretto, profondo il suo proiressonella espansioneeconomica e nello sviluppo della sua zona d'influenza politica nel Mediterrane. Pèr l'Italia cioè non e semplice, per quanto _g'ravissiméÌ, quistione di un equilibrio internazionale, d'importanti ma lati interessi militari od economici: per l'Italia è vera e propria questionedi sviluppo o di soffocazionedell'urganismonazionale. ..... « Dal punto di vista politico ed ecoriomico le coste albanesi, epirote ed egee significano il diritto e la. possibilità di sviluppare ad Oriente la zona italiana d'influenza politica e commerciale: la loro occupazione da parte di una grande potenza porterebbein immediata consuKuenzal' eliminazione di oini orizzonte economico,una perdita di clientela e forse una vera e propria soffocazioine deìl' attività italiana ..... )> « Ed e bene rilevare che mai come nell'Oriente e inesatta la formula, secondo la quale il commercio non segue la bandiera; invece la situazione politica esercita sempre una· pressione morale sul consumatore e sull'attivita dei commercianti; ed inoltre può creare (1) coi mezzi politici a sua disposizione uua situazione economica a base di privilegi e di facilitazione, atta ad imporsi a qualsiasi attività . . economica )> • . . . . . <<L'Italia oggi, per ragioni dipendenti dalla sua evuluzione storica, non ha che l'Oriente in cui possa sperare di trovare l'ambiente atto a permettere uno sviluppo (2) pacifico dalla sua energia economico-sociale ..... )> « L'Italia esclus:i. dal movimento coloniale , non ha che l' Oriente,dovepoter controbilanciarel'influenza politica e commercialedegli altri Stati, dentro e fuori il Mediterraneo ». <<.... 'Dopo .Adua la questioned'Oriente è divenuta per l'Italia la questionenazionale per eccellenza. ... » (pag. 3-5), Crediamo che questi brani siano sufficienti a far conoscere quale dovrebbe essere la direttiva dell'Italia nella qoestione orientale, secondo l' Amadori Virgili. e degli imperialisti alla Dc Marinis Come dovrebbe esplicare la sua azione il nostro paese egli ci farà conoscere in un altro volume : ma da quello che ci apprende oggi ne sappiamo abbastanza per giudicare le sue finalità pericolose, irrealizzabili, assolutamente fantastiche. Anche colla certezza di far cosa che riuscirà sgra• dita all'autore, noi ci sentiamo nel dovere di dichiarare che nel suo libro ci sono sviluppati ed esagerati sino ali' inverosimile gli spunti politici che si trovano in certi articoli del!' on. Guicciardiui e dell' on. Di S. Giuliano, nella politica seguita dall'on. Prinetti. Il sno imperialismo e degno soltanto dell' on. De Marinis e crediamo, che sia stato formulato dopo una rappresentazione della umoristica Nave dannunziana, preceduta da una cattiva diges-ione: scritti, politica e rappresentazioni, che hanno acuito i sospetti dell'Impero austriaco e ci hanno creato una situazione imbarazzantissima, gravida di pericoli e di umiliazioni, che non verrà certamente mialiorata dalle generose, ma imprudenti manifesta~ioni Serbe, provocate dalla gita a Belgrado del1'on. Chiesa quale emissario <lell' Irredentismo. Quando si aspira a volèf creare sull'altra sponda dell'Adriatico e sulla sponda dell'Egeo una situa:• zione economicaa base di privilegi e di facilitazioni, e evidente che l'Italia non dovrebbe aspirare a vedere instaurato un regime conforme a giustizia ed a base di autonomia; ma che dovr~bbe esercitare nella (1) Il corsivo, è bene notarlo, è dell'autore; altrove è nostro,' (2) Anche quì il corsivo è dell'autore.
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