574 R l V I S T A P O P O L A l{ E zionalità albanese non e ufficialmente riconosciuta, come non ha religione propria. Gli Albanesi per le scuole rientrano nelle varie religioni. Così gli alba- ·nesi toski ortodotti frequentano le scuole del Patriarcato Greco, e gli Albanesi mussulmani le scuole turche - mussulmane, come gli Albanesi~-cristiani frequentano le scuole cristiane - austriache. Ora statistiche delle scuole turche non si hanno, perche il governo turco se ne è disinteressato ; ed i cristiani hanno fatto statistiche senza considerare il. turco : considerando che la lotta di propaganda religiosa, scolastica, e a base di bande è più fra i gruffi cristiani ed i mussulmani. Anzi questo fatto dell'a~senza di scuole e di bande albanesi nazionali dimostra una delle tesi dell' Adori, che l'albanese non forma una nazionalità unitaria, ma un gruppo et11ico - unito solo dall'amore per una sfrenat1 libertà, e che politicamente si divide nei seguenti tre gruppi ondulanti ed imprecisi: a) Albanese Tosco - ortodosso - gre-l a parte c1zzante. o-lì Albab) Albanese Kega-mussulmano indeciso. ~esi delle e) Albanese cattolico - austriacante. città. III. Da tutto ciò che si e detto sulla compos1z10ne etnica e religiosa delle popolazioni balcaniche e sulla propaganda dei vari partiti politici o nazionali indigeni, più o meno ai11tati dagli Stati limitrofi, che si sono successivamente sottratti ali' egemonia del1' Impero ottomano risultano evidenti questi due corollari : 1° la impotenza assoluta della Turchia a rimettere l'ordine nei Balcani ed a cre,trvi quelle condizioni di evoluzione economica, intel lettu:1le, polivica e morale, che sì ritengono indispensabiii affinche uno St.1to contemporaneo possa essere annoverato tra gli Stati civili; 2° la enorme difficoltà per gli Stati limitrofi di sostituirsi alla Turchìa stessa in tale opera di civiltf; e in pari ttmpo la dimostrata necessita ed urgenza, a meno che non si voglia perpetuare :dio inizio del Secolo XX sulle rive del Mediterraneo e dell'Adriatico ed ai confini di Stati civili, un cruento spettacolo di barbarie. Su questa necessità c'è da tener conto di una grave obbiezione: pnche mai il mondo civile non si preoccupa d' identici spettacoli di barbarie, cui ~sso assiste in alcune parti dell'Impero russo? La risposta è facile, ma non e tale da rallegrare quanti consigliano gl' interventi in nome deU' umanità e della civilta ; e la risposta e questa: la Russia è lontana e l'Impero russo, sopratutto, e potente e non consente di essere trattato come l' Impero ottomano. L'Impero russo, che nel suo senovede sorgere e alimenta lotte non meno b;\rbare di quelle che si svolgono in Turchia, anzi, no:1 poche volte ha voluto farla da pedagogo e da profrnlsore di progresso civile ..... in casa altrui e precis:1mente in Turchia. •Constatiamo il contrasto doloroso e concludiamo per ora che nella Macedonia, a meno che non si voglia vedere allargato il macdlo reciproco tra i vari elementi etnici e religiosi s'impone u.1' :1zione esogena. Il pregrarnma di Muerzsteg, l'accordo delle potenze per ricondurvi l'ordine teoricamente rispondevano alle più urgenti esigenze delLt politica e dell'umanità. Ma quel programma, ripetiamo venne lacerato e lo antico accordo e sfumato per ·i noti avvenimenti della Bosnia-Erzegovina e della Bulgaria; ne si sa che cosa potrà sostituire ad essi la Conferenza, se pur si riunirà. La difficoltà del compito pacificatore e riordinatore emerge potente anche quando in nome delb giustizia astratta e teorica si volesse procedere alla assegnazione di territori agli Stati limitrofi o costituirne degli altri nuovi, liquidando definitivamente l'Impero Ottomano in Europa; poiche su quei territori che si dovrebbero assegnare alla •Serbia e al Montenegro, Stati serbi e cristiani, vivono altre popolazioni piu numerose musulmane e albanesi ; su quelli che si dovrebbero accordare allr, Bulgaria, slava e cristiana, vivono altrettanto numerosi, musulmani, albanesi e greci; altrettanto si dica per gli altri che dovrebbero toccare in sorte alla Grecia, che riceverebbe in retaggio altri irreconciliabili musulmani e cristiani bulgari e albanesi. Certamente se pace sincera tosse e se l'intesa piena esistesse tra gli alb:tnesi musulmani e cristiani, la costituzione di uno Stato autonomo albanese, sottrattine le parti prevalentemente greche o serbe o bulgare, sarebbe la più indicata e la più giustificata. Ma la maggioranza degli albanesi e musulmana e non vorrebbe saperne della scomparsà dell'Impero che in Europa rappresenta l'Islam. Uno Stato prevaientemente musulmano non si potrebbe costituire che nel Villayet di Andrianopoli. L'èsame spassionato dei cartogrammi religiosi di, mostra che non si dovrebbe esitare ad assegnare alla Grecia una gran parte dei Vilayèts di lanina, di Monastir e di tutta la zona marittima Jel Vilayet di S:tlonicco. Musulmani, bulgari e albanesi, riuniti co111ein tante isole, potrebbero rimanere malvolentieri sotto il dominio ellenico; ma d'altra parte sarebbero più numerosi gli elementi ellenici che rimarrebbero sotto altri domini negli altri Stati che dovrer bero sorgere dai Viayets attu::ili - specialmente in quello di An<lrinopoli. Queste infiltrazioni d'altronde nello interesse dei rispettivi gruppi etnici e religiosi che rimarrebbero s<;ggetti ad altri gruppi potrebbe consigliare la parità dei diritti per rutti e la massima tolleranza religiosa reciprocamente. ln favore del!' ellenismo rimane indiscutibile eziandio che non c' è più alcuna ragione, di nessun ordine - ne politico, ne etnico, ne religioso -- per impedire ulteriormente l' annessione definiti va di Creta alla Grecia. Se le quattro potenze che spadroneggiano a Creta volesserQ fare ancora durare lo Statu quo, quando la Bulgaria si e proclamata indipendente e l'Austria si e annessa definitivamente la Bosnia e l' Erzegovina , esse commetterebbero una infamia, che 11011 avrebbe l'uguale. La geogr:1fi:1, l' et11ologia, l:l storia, la religione infine JimosLr:1110 (he e irrazionale, arbitraria, diremmo c1morristica, la intromissione ddla Rumenia ncih viu politica della Macedonia. . L'Anudori \'irgili, 11 111 s'illude molto sull'azione del costituzio11aìismo uttomaoo, che non potrà mutare la sostanz:t del problem:t ru melioto o balcanico. « La costituzione, egli diu, potrà agire solo sulla forma p:1cirìcando b regione e tr:1ttenendo l'azione turbativa immediata degli Stati bakanici e delle grandi potenze. Ma essa e impotente a mutare la so-
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