RIVISTA POPOLARE Nel Vilayet di Scutari l' azione religiosa e scolasti ca ellenica è ristretta ai greci e agli albanesi ortodossi del solo Sangiaccato di Durazzo con 11 scuole, 18 maestri e 503 allievi. Diamo, intine, quest'ultimo prospetto comparativo pei due Velayets di Monastir e di Salonicco nel 1906: ScuoleGreche Numero scuole » insegnanti 998 1,463 59,649 » allievi Bulgare 561 873 18,311 Rumene 49 145 2,002 Serbe 53 112 1,674 Bulgari , Rumeni e Serbi riuniti insieme, come si vede , non arriva110 alla forz:1 scolastica greca; c'è di più: le iscrizioni corrispondono alla frequenza nei primi molto meno che negli ultimi, poichè i Greci vivono principalmente nei centri urbani; egli altri in quelli rurali. Si spiega la grande superiorità della propaganJa scolastica greca con diverse circostanze. Anzitutto i Turchi essendo sempre tolleranti, benevoli verso le scuole , erano i Greci per le loro tréldizioni di civiltà, che di tale tolleranza dovevano trarre maggiore profitto. E i Greci traevano vantaggio dal fatto che non erano poche le cariche ad essi affidate dai Turchi - specialmente ai Fanarioti di Costantinopoli. I Turchi si mostrarono ostili dopo l' insurrezione ellenica del 1821 come poco dopo la la guerra del 1897. Ma dopo il 1830 e c!.opoil 1897, a misura che il pericolo bulgaro si faceva più vivo i Turchi tornarono a favorire la propaganda scolastica ellenica. Si dovrebbe argomentare che gli ultimi avvenimenti stringeranno i legami di ~impatia tra Greci e Turchi. Nei Greci era più vivo il sentimento nazionale e la propaganda scolastica venne sempre favorita dal patriottismo dei ricchi elleni sparsi in tutto l' Oriente e io tutto il mondo; patriottismo , che fu ravvivaro dalla sconfitta del 1897. Essi, infine, spiegarono la loro azione tra elementi etnici primariamente elleni , o che si erano ellenizzati nel corso dei secoli : la loro propaganda scolastica, perciò si spiegò sempre in condizioni naturali e su terreno per così dire proprio. • La pro aganda scolastica rappresenta il mezzo civilt. ì .. ~iv· ,\ era in favore dei Greci? Ciò non potf ·;'11 4 lt f}lfe i loro antagonisti, che ricorsero a1 • 1rbarie alla violenza delle bande. i:. .. al L900 in poi, che nella Macedonia e nel1' Albania si cominci,1rono a costituire le bande ai servizi dei partiti o delle nazionalità. Le bande armate attecchirono facilmente su quel terreno perchè erano tradizionali tra le relative popolazioni. Tutta la lotta dei cristiani indigeni , specie la ribellione greca, contro i Musulmani si era svolta in tante guerrillas tra distaccamenti turchi-bande costituite in vari punti dai villaggi. La miseria delle popolazioni rurali, la loro barbarie, la rarità degli abitanti sparsi per le campagne le circostanze topografiche, la mancanza di strade ecc. favorirono sempre il sorgere e la vita delle bande ora politiche ora brigantesche. Tutte le volte, che uno Stato balcanico aveva agito contro la Turchia, aveva sempre avuto cura di crearsi nella Rumelia una speciale organizzazione di queste bande. Cosi ptr le popolazioni non furono una creazione nuova; furono, però, una cosa nuova per lo spirito che le animava, per la violenza crudele con cui agivano ». « Le bande armate del 1900 non erano che l' espressione dei partiti , e , come tali , . dovevano necessariamente portare nella loro funz10ne tutto l'antagonismo, tutta la rivalità ins_ana~ile, ·t~t~a la irreducibilità delle pretese , propne a1 paruu del tempo >). Insomma sul brigantaggio autoctono, antico, s'innestarono le passioni dei par~i:i nazionali esogeni e si ebbe la vita e la poltuca delle bande. « Gli Slavi, i Serbi e i Bulgari , furono i pri:ni a formare i piccoli corpi armati in dis~o~so. E,r~ questo effetto naturale dell'evoluzione dei nspet_ttvt partiti nella Macedonia. Il Bulgaro av~va pnma degli altri esperimentato la_ poca efficienza d_ella sua propaganda scolastica per uno sviluppo ulte~10r~ ed un consolidamento del partito; e doveva, qu10d1, prima di altri correre al rimedio. Ma era anche un effetto della psiche slava. Questa nel Bulgaro, co_me nello Slavo-Macedone, ha in poco conto la vita; la for_za materiale resta ~empre ammirata, ha sem: pre, (pel fatto solo che esiste) un f~n~amento d1 equità giuridica, e la violenza è una leg1t!1ma espressione di questa forza. E la poca cqltura rntellettuale dello Siavo Macedone fa della violenza l' applicazione più brutale , meno riflessiva , pi~ crudele, quando è in gioco lit sua passione o 11 suo mteresse ». « Così la banda nella sua politica di violenze non aveva che una formula : o con noi o contro di noi. L:1 banda aveva pure l'incarico di rifornir~ con sistem:itiche estorsioni , le casse esauste dei Comitati; ed erano i ricchi avversari e spesso anche gli affiliati del proprio partito, che dovevano contribuire a questo rinsanguamento ». Quale sia stata l' azione delle bande bulgare s1 rileverà da queste cifre : Omicidi tentati o consumatidelle bandebulgare Nel Vilayet di Salonicco la lista 1897 a febbraio 1903 . . 94 2a )) febbraio 903 a novembre 1904. 157 3• )) novembre 904 alla fine del 1905. 139 Totale 390 Nel Vilayet di Monastir la lista dal 1900 a febbraio 903 . . . 134 2· )) da febbraio 903 a nov. 904. . 133 3a )) da nov. 904 alla fine del 1905. 150 Totale 417 Nel 1905 e 1906 in questi due soli Vilayets furono uccisi 656 Greci dai Bulgari ! Furono gli stessi Bulgari della Bulgaria e i ~or~ oiornali che denunziarono le violenze e le estors10n1 delle bande del loro partito e della loro nazionalità, e furono gli antagonismi scoppiati per ragioni d~ prevalenza personale fra i vari capi bulgari _e fr~ 1 presidenti delle varie organizzazioni rivoluz1o_na;1e, con sede a Sofia che servirono colle loro nveia- ' zioni a far conoscere la verità. I Serbi non potevano non imitare i Bulgari nella politica delle bande ; e i Greci dovevano entrare terzi nella triste concorrenza. L' Amadori Virgili che non nasconde la sua predilezione per l' Ellenismo scrive : « Il Governo greco
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