Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 18 - 30 settembre 1908

492 RIVISTA sità di queste coincidenze con i partiti estremi della borgbes;a da parte della classe operaia ed_ essendo d' altra parte vaoo e non simpatico il tentativo di dissimulare le finalità socialiste del movimento proletario 1 Nella discu!,sione intorno alla disciplina negli scioperi, si <'hiarirono ilncor meglio le tendenze ..... di~cretamente corµorativi::ite dei dirigenti della Confederazione, i quali voller0 circondue l' u:;o di q11ell' arma della lotta di cla~se di tali riserve e di tali clausole, che - i:;e fo~l:'!t-rov, ramente adottate - la. c.:,nfinerebbero ue1 ferravecchi addirittura, o la renderebbero un avvenimento raro nella storia prossima del proletariato italiano! N a turai mente , esclusa la maggior parte dei sinda· calititi rivoluzionarii , non è chi non veda. come in questi ultirui anni lo sc;opero generale a getto continuo abb,a nociuto, più che al capitali13mo, allo stesso proletariato che vi fe1.:espesso ricorso intempestivamente. Ed è ai che evidente la necessità di sottrarre al caprictio più o ml:'no isterico di qualche organizzatore o di una piccola consorteria di rivoluzionarii impulsivamente parolai l'u:-10o l'abU!-<Odegli scioperi generali, la cui efficacia in rapporto al fine che si propongono risulta dal loro impiego veramente ecceziou·ale e dal loro di::1ciµlinato e simultaneo svolgim1:,nto. Ma la Conferier;1zione del Lavoro pon si fermò a codificàre nel suo statuto queste necess, tà universalmente ricon0sciute da tutti gli amici sinceri della causa Oi)eraia. E-,:-3avolle arrivare a proporre dei fini esclusù:ame1de e immediatamente utilitarii alla fuuzione della re~i::1wnza operaia, proclamando che lo sciopero veranu•n1e vittorio:;o è quello ...... che non si fa t:1 che i catii d1 sciopero scoppiati per ragioni estranee al1' aumento dei !:;ala.rii o alla diminuzione delle ore di lavoro, 8i cvllegano ad un deplorevole e sconfessl:ito sentimental1!-<mo proletario 1 Queisti concetti , nella loro portata reale, vennero ben p;ù crud ...me11te chiariti quando alcuni dei dirigenti drlla Confederazione , fra i q 11ali il Ca brini, propugnarono l'adozione delle alte quote per costituire in ogni organizzazione un cosµicuo fùndo di cassa: questo costitt1isce in pratica una costante ed autowatica iuibizione agli scioperi, perc!Jè esso aggiunge a ciò che l'ambiente della lotta fra capitale e lavoro spontaneamente e naturalmente oppone agli scioperi, la preoccupazione grettamente utilitaria di salvare il gruzzoletto ace 1mulato dalla spendita. di esso , inevitabile nelle lotte. Tutti siamo pronti a riconoscere che allo sciopero ormai il proletariato deve ricorrere veramente come lll meuo estremo che gli sia con~entito, per con!:leguire la rivendicazione del suo buon diritto; e la Confederazione del Lavoro si è già resa altament~ benemerita del proletariato italiano , arginando appunto Ja. tendenza al!a sciopernrnania impulsiva sviluppata e solleticata dagli irresponsabili farneticanti di certo sindacalismo concepito come una specie di di vina provvidenza rivoluzionaria. Ma non bisogua creare argini artificiuli e rin,1nzie coatte allo svolgimento della lotta di classe, poiéhè si tratta di coordinare obiettivamente POPOLA K t:. ad essa. la. tattica proletaria e non già di reagire alla sua immanente neces-,ità motrice. Sovrapporre in mc1niera assoluta. i calcoli utilitarii alla spont,-rneità degli impulsi comb}ittivi nel movi-. mento proletario, ·t:1ignif:ieavuotarlo d1 ogni contenuto idealistico e vrivarlo, quindi, di una delle suo forze di attn,zione e di irrad1~z:one. Neppure gli epigoni più esclusivisti del materialit1mo 8torico osano afft>nnare che l'a.vveni, e proletario sarà la somma di un graduale aumento di salarii e di una costante diminu;r,ione di ore di lavoro. Auche le lotte auimate da ciò che si qualificò e il sentimentalìsq:io proletario,. contril,uiranno col loro valore idèale al divenire dell'organizzazione sociale, p11rchè e8se non diventino la co!:la a11tipatica t, disastrol:'!a , che ne han fatto i sindacali:,1ti. Avrebbe dovuto giovare molto, e fottavia nocque alq,11:1.1,to,il fatto che il congresso di Modena fosse convocato a p0ca distanza di tempo dal rovinoso e insensato sciopero agrario del Parmense. La tri13te lezi0ne di co::ie derivata da quel memorabile eµisodio della lotta proletaria in lt!:ilib doveva estie~e a Modena utilizz'ata con sert-Illtà e con ponderatezza. Ed era tanto più agevole il farlo, in quanto il proletariato organizzato, nella sua q nasi totalità , si era mostrato vivacemente avyerso ai metodi sindacali:iti spt,rimentati l'anno scon,o nel Ferrarese e quest'anno nel Parmense. E non solo dei metodi di Jotta proletariii , io parlo, ma anche d1 quelli polemici, che hanno un valore nou tr1:1scurabile per la definizione dei ..... criterii .. degli uomini che li adoperano. Quando il congresso di Modena scattò unanime in un grido di indignazione contro il turpe attacco di un gil'rnale sindacalii;ta a Rinaldo Rigola, freddamente schernito nella sventura, che al proletariato italiano lo rende i:;acro, come della causa sociali::ita lo rendebenemerito il suo pas::lato e la sua equilibrata iut.elligeuza autodidatta; certo, in qnel momento, i congressisti ricordarono come un branco di epilettuidi aubiano ormai , contro i socia! isti , trasformato Li poleruica in un turpiloquio, sostituendo alla propaganda delle loro idte lè! trivialità delle ingiurie contro chiunque non sia della loro opinione. Tuttavia, la preoccupazione antisindaca)i:;ta deformòed esa;,?:erò nel congre8tiO di Modena la uect--stiità.e le prororzioni di alcuni atteggiamenti e di talune µropobizioni, e sopratutto travolse nella ste~s11.condanna, insieme agli epigoni turpiloq uenti delle teorie sindacaliste il sindacalismo stel31:'!O. Il quale contiene nuclei di verità, che sono già passati come idee motrici nel movimento proletario o che lo orienteranno più tardi, quando il proletari~to stesso avrà raggiunto quella forza di organizzazione e quella maturità sociale, cui corrisponde e cui si adattano le teorie si nd a~a Ii::1te. LB, Confederazione è uscita da Modena riconsacrata e vitale. Io - ecco tutto - vorrei che essa ora , alienando dai s:1oi criterii direttivi tuttociò che di amaro vi depose la ingiu::ita ostilità faziosa dei sindacalisti, acquistasse una serena lungimiranza, per disciplinare. e rendere atti alla vittoria auspicata i battaglioni del proletariato itali ano.

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