Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 7 - 15 aprile 1908

RIVISTA POPOLARE 175 Rnssia. E la faccenda si accomoderà del tutto, almeno dal lato delle potenze Europee: quanto alle condizioni interne del paese; al vero stato delle cose uon è probabile che gli abitanti ne risentiranno grandi van• taggi. Hilmi pascià è li\ ad osservare che niente si faccia di serio, in fatto di riforme, per la Macedonia; perchè qnesto è, i11 fondo, l'interesse della Turchia e la volontà del Sultano. Note su note, progetti su progetti , proposte su proposte , finchè rimangono su la carta; sta bene; quanto poi al trad11rle in atto, no le riforme della Macedonia, la renderebbero troppo indipendente dal potere di Ildiz Kio8k, e il Su I tano che, non è uno stupido, non vuole che questo possa accadere. Dunque? Tempo perduto e carta sciupata, finchè i paesi Bal~anici non si decideranno a liberarsi, concordemente, uoa buona volta, della Turchia. Poiché questa sola è la soluzione reale : e le potenze Europee, lo sanno, ma non lo dicono e ritardano esse p11re l' aumento di questo stato di cose perchè ..... chi le sai ve rebbe poi dalle z11ffe,e <lai peggio che deriverebbero dalla inevitabile gelosia? + I llbertloldl. - Una breve notizia ha fatto il corso dei giornali « Un decreto dello T::;ar, h:-1.sciolto la Dieta finlande~e » Commenti; nessuno. Forse ciò è breve, poichè l' atto enorme non ne ha bisogno. La Finlandia, aveva pot11to fin ad oggi, con grande pena e sacrifici conservare la sua autonomia: quella. autononomia che le era stata concessa da Pietro il Grande, e riconosciuta poi da tutti i successori. Ora il man- • sueto Nicola (198 impiccati in due mesi) scioglie la Dieta, dopo avere riewpito il paese di sue truppe. E già se ne vedeva gli effetti. Nove deputati socialisti sono stati arrestati; si sono istituite le corti marziali, e lo stato d'assedio è stato applicato senza proclamazione. Il mansueto Nicola (1138 co· danne politiche in due mesi) spera di poter dire, prima di crepare: la libertà 1iella Finlandia è morta I I nostri graziosi amici e cari alleati Tedeschi procedono con eguale franchezza contro i polacchi, Nli Alsaziani e i Lorenesi. Il Reichstag ha approvato • legge che concede, soltanto per ancora venti anni l'uso delle lingue nazionali in Polonia, in Lituania, e nel1'Alsazia-Lorena. Fra venti anni la lingua di questi popoli, non dovrà più essere parlata da loro: essi dovranno essere in tutto e per tutto tedeschi. E non solo, ma per i Polacchi è anche questione di religione. L'agitazione nazionale, è per loro anche questione di fede. Essi non vogliono essere tedeschi e non vogliono essere protestanti. Bulow è ora a Roma, e vedrà il Papa. Fino ad oggi il clero Polacco è stato alla testa della resistenza alla germanizzaziene: si può star certi che dopo :1a visita del tedesco g,ll'ottimo Pio X questi troverà che il clero non si deve impacciare di politica. e che quindi la ragione del più forte diventa diritto e i Polacchi non hanno che da tacere. Il tedesco ha trovato il mezzo ai toglier loro le case, le terre il fuoco; toglie ora loro la lingua, e, con l'aiuto del Papa la Chiesa. La guarra alle libertà nazionali procede serr1:1.tae vittoriosa per gli oppressori. Fino a quando? + Le soiooohezze di Roosevelt.-1!,ino a poco tempo fa Roosevelt apparve come un' uomo serio. Un uomo dai saldi princip1, energico e forte , contro cui si spuntivano le armi dei trustaioli e dei ca'.'llorristi del suo paese Un uomo dalla volontà dura e diritta, e dalla parola meditatamente audace, risoluta, tagliente. Ma pare ora, che gli allori colti sul campo della eloquenza dal suo amico il Kaiser gli turbino i sonni, e anche lui si mette ora a parlare a sproposito. Ecco quà.: ora egli se la piglia con gli anarchici. Ci sarebbe da credere che, dato il passato dell'uomo, egli fosse venuto a dire cose nuove: ma no, disgraziatamente per lui, no ; egli rifrigge vecchie idee della vecchissima Europa. Nel suo nuovo messaggio al Congresso egli invoca leggi di repressione contro gli anarchici. Proibizione delle pubblicnzioni anarchiche: proibizione di riunioni di anarchici, rifiuto postale alla circolazione di stampa ti anarchici, e finalmente proibizione agli anarchici di sbarcare in America. C'è da dimandarsi se a Roosevelt non abbia fatto lezione, il ma.neueto Nicola di Russia. Roosevelt dichiara che dinanzi alla questione anarchica tutte le altre , di vantano secondarie ; la società. ha da difendersi contro la crimin~lità anarchica che è la più temibile di tntte; quindi: leggi eccezionali. Risultato pratico ? Non potranno sbarcare in America Kropotkine , Turner , Grave, Mac Dona.Id, Gori che sono pensatori, seri, calmi; filosofi; uomini la cui opera di critica e di studio è pure un contributo g1·ande al progresso delle idee nella umanità; nè potranno circolarvi i loro libri, i quali non predica.no la violenza, ma si fanno pensare : e potranno invece sbarcarvi e vi sbarcheranno indisturbati Tizio , Caio, Sempronio, sconosciuti, e fra qqaJi potrà anche trovarsi il fanatico o il delinquente che considera unica parola dell' Anarchia la tomba o il pugnale; e vi circoleranno liberamente gli opuscoli e giornali clandestiui i quali appunto come tutte le cose clandestine non rappresenteranno che il lato riprovevole dell'anarchia , quel lato stesso che i pensatori anarchici combattono. Anche Roosevelt, ora, si mette a predicare senza riflettere , e , naturalmente , dice delle sciocchezze. Peccato I a. a. Lecon~izioni ~el~ilancio ~-e110 Stato Da qualche t~mpo si elevano dubbi e timori sulla solidità del bilancio dello Stato. Quando colla conversione della rendita si credeva di averlo stabilmente migliorato per una lunga serie di anni si cominciano invece a fare sinistre previsioni per un avvenire prossimo. Alle sette annate grasse seguiranno tra breve le sette annate magre ? Queslo è il pensiero dell' on. Rubini, un finanziere rigido; e tale pensiero lo indusse a dimettersi dalla Presidenza della Giunta del bilancio dove stava degnamente da pochi anni. Nè diversa è l'opinione dell' on. Wollemborg, eh' è un acuto osservatore, cui si rimprovera un pessimismo generato dalla nostalgia del potere, ma che realmente ha dato pruova sempre di aver indagato con precisione le condizioni del bilancio. Ultimo è venuto, tra li uomini autorevoli e di reale competenza l'on. Sonnino; il quale col suo discorso veramente •importante pronunziato il 31 scorso ha ripetuto quel grido di allarme che nel 1894, mentre era ministro del tesoro, salvò la finanza italiana mercè i provvedimenli proposti e fatti votare da lui. Noi crediamo di fare opera doverosa riproducendo, talora integralmeute i punti principali della calma ma severa requisitoria nella discussione del bilancio della marina, che a nostro avviso avrebbe trovato sede più opportuna in un'altra discussione d' indole più generale ed essenzialmente finanziaria. • Un punto delicato toccato da principio dall'onorevole Sonni no è quello della forma scorretta come sono proposti alcuni aumenti di spesa, in sede di bilancio; forma scorretta, che, trattandosi di spese militari, alcuni credono che venga se_guita per ra-

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