l:84 troviamo che l'autorità reale di Giacomo II s' infrange contro l'opposizione del primate Sancroft e di altri sei vescovi; troviamo pure che Enrico IV, per quanto vittorioso, ricorre all'abiura per vincere la opposizione del clero. . Molte trasformazioni po!itiche e sociali derivano dai conflitti internazionali. Gli Stati vincitori guadagnan-_, di prestigio, di autorità e di sicurezza. Ma anche i successi militari possono riuscire rovinosi. Port:ino delle spese enormi, a cui si deve provvedere con enormi imposizioni finali, che son causa di malcontento se nort di aperte ribellioni. Le vittorie danno inoltre una pericolosa prevalenza all'elemento militare, il quale finisce coll'imporre la volontà sua.-Gli esempii più noti son quelli di Cesare, di Augusto e di Napoleone. Scoppiata la rivoluzione, si possono dare tre casi. 1.° Che la repressione ordinata dallo Stato riesca insufficiente e fiacca ; allora la rivolta, divenuta vittoriosa, rovescia il governo e lo sostituisce con un'altra costituzione. Talcasosi ripetette, in Francia, -in tre rivoluzioni successive: luglio 1830, febbraio 1848, settembre 1870. 2.° Che la repressione è pronta, energica, vittoriosa. Allora la società, dopo un periodo più o meno lungo, riprende il suo aspetto normale. Così accade f n Europa dopo i moti del 1848. Le idee liberali furono soffocate dal dispotismo, 3-.°Che la lotta tra i due partiti non dà subito la vittoria ad uno di essi. In tal caso la contesa si prolunga e spesso diviene più tragica. Quando la rivoluzione trionfa, non mutano soltanto le persone che prima stavano al governo, ma muta anche lo spirito stesso del governo. Però presto si presenta la soluzione di un grave problema. Fino a quando si tratta di distruggere, tutti sono d'accorde. Ma nasce il dissidio quando si dovrà stabilire ciò che occorre conservare , modificare o sopprimere dell' antico regime Se vivace e grave la controversia , ne possono derivare agitazioni e disordini, nei quali si esaurisce il partito rivoluzionc:1.rio,facilitando così il risorgere della reazione. La rivoluzione francese del 1848 ne fu un esempio. Se invece l'accordo si stabilisce, ne deriva tutta una se.rie di altri interessanti fenomeni. In tali casi , la storia d' accordo colla piscologia dei gruppi sociali, ci dice che il partito ora al potere cerca di trasformare la società nel senso dei suoi interessi. 11 feudalismo, che si sostituì alle grandi monarchie, operò in tal senso. Nella Sparta antica. è la classe militare che prende tutto per sè e che lascia nello abbandono le altre. Anche nella rivoluzione operata dal primo Napoleone, sono i capi dell'esercito che, nella ripartizione dei pubblici poteri ad tssi riservano le mansioni più alte e megli~ retribuite. E quando queste classi, per i fatali 1.;venti della storia, cedono ad altri la supremazia sociale e politica, troviamo la ripetizione di eventi non del tutto dissimili. lo ho cercato di fare un brevissimo riassunto del bel libro del Bauer. Però non tutti i fatti raccolti dal dotto autore ho potuto enumerare come non m·è stato possibile porre in rilievo l'analisi sociologica Ji ciascuno di tali fatti. 11 capitolo dedicato alla trasformazione dello SLato, dopo l'avvento a! potere del partito rivoluzionario e quello in cm i'autore dà maggior prova della sua dottrina e quello che procura, a chi legge un vero piacere intellettuale. . ' . . _Augunamoci che analisi d1 questo genere si com-:- p1ano anche in Italia, ove le nvoluz1oni e in temp~ rem'?ti e in tempi recenti, han raccdlto per gl~ studiosi un copioso ed interessante materiale d1 raro valore storico. L. FONTANA-Russo DIVAGAZIONI SOCIA~I La. famiglia lo non so se abbia ragione Mario Morasso di dividere la storia del mondo in due grandi epoche, di cui l'una si chiude con l'apparizione della macchina e l'altra dalla comparsa dei novissimi congegni prende principio. La divisione dell' ardente apostolo dell' automobilismo ha forse il torto di essere, se non arbitraria, troppo sommaria. Certo è però che, a parte le diverse opinioni sulle singole cause determinanti, profondi e sostanziali mutamenti e trasformazioni avvengono giornalmente sotto i nostri occhi. Molte cose oggi tramontano che rigogliose fiorirono in tempi a noi vicini, molti idoli s'infrangono e molti istituti cadono o si modificano in quest'urto di due civiltà antitetiche, nella conflagrazione d' un nuovo mondo c0l vecchio. Si sfronda agli ocehi dell'uomo moderno l'albero delle illusioni, E' una caduta di foglie gelida, lenta, continua che induce l'anima in malinconia a noi che viviamo quest'epoca di transizione con la nostalgia del passato e il desiderio dell'avvenire._ E il turbine della vita contemporanea rapida e nervosa via si prende le povere 1oglie aride gialle ... + Una delle care cose che se ne vanno, per colpa di coloro appunto che dqvrebbero impedirne la perdita, è la poesia del focolare domestico. • Chi non vede che il concetto della famiglia è oggi assai scosso, il sentimento affievolito ? . Mille piccoli segni dell' intimo disfacimento di quel secolare istituto si annunziano all'osservatore acuto e curioso di fenomeni sociali. Di giorno in giorno va sempre più accrescendosi il ~issidio da qualche tempo manifestatosi fra la vita pubblica e la privata o meglio tra il focolare e la strada, secondo la felice espressione d'un mobile scrittore,. cui le fatiche del giornalismo non hanno fiaccate, ma ringagliardite le singolari facoltà immaginative_. Siamo un po' lontani dall' abusato cliché dell'intera famigliuola raccolta intorno al desco; non è più frequente il caso che un p·aterjamilias possa compiacersi d' aver tutti con sè, sotto il medesimo tetto, i suoi cari. Oggi la strada fascinatrice strappa i giovani al focolare paterno ; la civiltà modernat cupida Ji fresche energie, vuole che i figli abbandonino la dolce casa per correre l' alea delle sorti infide ; non indulge agli affetti familiari: necessità economiche e sociali, individaali e collettive hanno spostato il centro della vita com'era intesa, vissuta pochi anni or sono. La vita adesso è battaglia non nel senso figurato; ma nel senso pratico della parola. Guai a chi nell' agone moderno non si sente animato da spirito di combattività, da anelito di vittoria e non ha salde tempre I Vae victis ... + Naturalmente questa metamorfosi del venerando istituto conforme i tempi nuovi, questa infiltrazione di novelli elementi nella vecchia compagine non avvengono senza incidenti lievi o gravi. Vi sono anime ignare che credono di poter contrastare a questa lenta, ma inevitabile logica evoluzione. Non se ne rendono conto e l'attribuiscono ad un capriccio del tempo, la ritengono una delle tante forme di snobismo. V'hanno padri e madri che nel1'egoismo dei loro affetti s' illudono di poter vincere 1 a forza incoercibile delle cose. • Donde acri dispute coi figli e dissensi che fanno della famiglia il teatro di gesta fra la nuova e l'antica generazione.
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