124 RIVISTA POPOLARE ficazioni , che io credo opportuno, siano apportate al suo grandioso e nello stesso tempo semplice sistema di organizzazione cooperativa , prima che io dica e parli della larga applicazione che si può fare i questo metodo di lotta e della superiorità che esso presenta su tutti gli altri, bisogna. che io accenni agli inconvenienti cui vanno incontro cosi l' azione diretta , come quella parlamentare , e che dica , come scarsi siano anche i risultati, che si possono trarre dall' azione parlamentare coordinata e connessa con quella diretta, come vogliono i cosidetti integralisti. L'azione diretta, al pari di quella parlamentare così isolate come combinate possono essere saìutari e fruttifere solo fino ad un certo limite ed esclusivamente in determinati ambienti, ove cioè siano i salariati; sono in vece poco giovevoli ai mezzadri ed a tutti i contadini obbligati ; per nulla poi giovano gli artigiani. Sulla scarsa efficacia dell'azione parlamentare rivolta ad ottenere una legislazione sociale sempre più vasta, completa e perfetta non c'è bisogno che io mi dilunghi molto. La legislazione sociale, è ormai risaputo, come sia sempre il frutto di una transazione , in base alla quale se i lavoratori ottengono dei vantaggi materiali devono poi rinunziare ad una parte della loro libertà politica morale ed economica. A tale conclusione si viene, quando si esamini la portata ed il valore dei contratti collettivi, degli arbitrati obbligatori e di tutte le altre leggi regolanti il lavoro. Se si è seguaci di Carlo Marx e si ammette perciò il principio della lotta di classe , non si può assolutamente credere che la legislazione sociale data dai diversi governi -borghesi , possa essere frutto del disinteresse. Le leggi sociali sono invece date dai governi borghesi per calcolo, cosi se esse , allorquando vengono presentate, sembrano veramente una conquista per il proletariato , poi deformate e mutilate durante la discussione sulle camere legislative ed attuate in conformità di regolamenti burocratici complicati e casistici, finiscono col costituire un aggravio ed un peso sulle spalle del proletariato , anzichè un reale vantaggio. L'azione parlamentare mirante alla realizzazione del socialismo, solo attraverso le leggi, sociali io la ritengo vana e sterile. Dopo tanti sforzi e tante lotte il proletariatocon essa soltanto verrebbe ad ottenere risultati assai piccolr ed iu ogni ~aso sproporzionati alle lotte sostenute o pèggio ancora verrebbe ad impeciarsi in un socialismo di stato assai più pesante e degradante del liberismo borghese con tutti i suoi difetti, le sue piaghe ed i suoi dolori. Ha detto fin qui riferendomi ai salariati, dei quali soltanto, come dissi sopra, le diverse scuole socialiste hanno il torto di occuparsi. Che se poi si pensi ai mezzadri, ai terzari, ai piocoli fittuari, e specialmente agli artigiani, a tutti quelli insomma che non lavorano con salario fisso, ma nei campi loro affidati dai padroni o nelle botteghe per commissioni loro date dai clienti, bisogna convenire come questi, dall' azione parlamentare e dalla legislazione sociale, non ricavano frutto alcuno. Così la legge sul riposo festivo, quella sul lavoro delle donne e dei fanciulli, quella regolante il lavoro notturno e tante e tante altre, per la conquista delle quali si affaticano tanto i deputati socialisti nei parlamenti, non hanno alcun valore per i contadini obbligati e per gli artigiani. Veniamo ora a parlare dell' azione diretta , propugnata dai sindacalisti, col proposito fermo di dimostrare come anche qnesta possa arrecare dei vantaggi notevoli solo fino ad una certa misura, e come anche i sindacalisti anzi più dei S(lcialisti riformisti, si occupino solo dei salariati. L'azione diretta. mira a tener sempre vivo nelle masse il sentimento della lo~ta di classe ed a pro muovere e favorire gli scioperi economici e politici, particolari e generali. Che gli scioperi, allorq nando vengono coronati dal successo e dalla vittoria abbiano una grande ed eloquente forza suggestiva, non si può negare; ma lo studioso deve vedere e valutare non solo gli effetti immediati degli scioperi vittoriosi (di quelli disastrosi qui non parlo) ma anche gli effetti lontani , graduali e mediati. Si vedrà allora come ai salari aumentati tengono sempre automaticamente dietro gli aumenti degli a:ffitti e dei prezzi dei viveri É questo un fenomeno, che trova la sua spiegazione nelle leggi di economia. politica, fenomeno poi, che i capitalisti, che sono i possessori e detentori della ricchezza sociale, case, vino, grano e olio, si sforzano con la fondazione di sodalizi, di trust e di sindacati di produzione, di rendere più pronto, più celere e generale. L'aumento dei salari viene cosi neutralizzato dall'accresciuto costo della vita. Gli scioperi inoltre se riescono facilmente vittoriosi dove la clasJe padronale non è organizzata, diventano ogni giorno di più difficile riuscita, mano a mano che la classe padronale, sotto la spinta economica , si organizza per la difesa e tutela dei propri interessi. Bisogna poi fare qualche altra osservazione sul valore e sulla portata dell'azione diretta. Questa cc,n i suoi sindacati mira a favore gl' interessi di quei lavoratori iscritti nelle leghe , per nulla curandosi della gran massa di operai, che trovansi fuori i quadri dell'orµ:anizzazione senza occupazione e senza lavoro. La disoccupazione viene cosi a costituire, a parer mio, un grande e potente delimitatore dell'azione sindacale; quella disoccupazione che , ridotta oggi ad un fenomeno poco appariscente negli stati civili, nei quali funzionò in questi ultimi tempi da efficace calmiere un' estesa emigrazione oltre l'Oceano, ora invece col risveglio e lo incivilimento dei popoli asiatici e con le leggi contrarie agli emigranti, che gli stati civili d' America minacciano di voler fare, tornerà purtroppo ha qualche anno a raggiungere un grado assai triste ed elevato d' intensità. Io prevedo perciò, che l'azione diretta, usata da sola, sia destinata a fallire. Che se poi questa avesse a prevalere, si avrebbe non il trionfo dell' intero proletariato, ma una ·violenta e forse sanguinosa vittoria con conseguente dittatura di pochi operai ambiziosi che spodesterebbero la borghesia per sostituirla potere. Non c'è bisogno che_io qui dimostri come nessun giovamento venga agli artigiani ed ai contadini obbligati dall'azione diretta, quando '·o già detto e dimostrato che questo metodo d' azione non si occupa neanche di tutti i salariati, ma soltanto di quelli iscritti nei sindacati.
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