Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 4 - 29 febbraio 1908

104 R I V I S T A P O P O L AR E dica già il prodigioso sviluppo economico e finanziario di cui il Giappone si è avvantaggiato su tutto dopo la guerra vittoriosa contro la Cina che gli apri i mercati dell'Estremo Oriente. Se ne trova la prova nel fatto che le esportazioni giapponesi verso la Cina, la Corea e la Russia Asiatica., che rappresentavano solamente 26 milioni di franchi o l' 11,26 °/ 0 delle esµortazioni tota! i nel 1893 souo giunte nel 1906 alla cifra di 396 milioni di fran0hi, ossia il 33,89 °/ 0 dell'esportazioLe totale. La natnra e la configurazione del snolo, nel Giappone 80no delle più favorevoli ali' agricoltura; però, mercè l'intelligente iniziativa del governo, che si è interessato ad impiantare nel paese i principi scientifici applicati nelle contrade agricole europee e di moltiplicare le imprese cooperative di credito e di compra vendita, la prod11zione agricola propriamente detta nel corso dei dieei ultimi anni, ha progredito di circa un terzo. L'accrescimento è stato mo!to più considerevole nel1: indnstria mineraria : per esempio, l' estrazione del carbon fossile eh' era di 5,060,000 tonnellate per un valore di 33 milioni nel 1896, raggiunse l.1,593,000 tonnellate con nn valore di 104 milioni di franchi nel 1005. Il rendimento delle miniere di rame che non sorpassava i 20 milioni di lire nel 1896 giunse a 61 milioni nel 1905. Dnrante il detto· periodo I' iusieme della produzione mineraria da 69 milioni di lire è salita a 201. ' Per l' industria manufatturiera basta considerare µer notarne i progressi che i prodotti fabbricati figurano attualmente per il 41 °/ 0 circa della cifra totale delle esportazioni. Dal 1896 al 1905 la produzione industriale giapponese, sotto tutte le sue forme, ha aumentato di più del 150 °/ 0 • Nello stesso tempo, il numero delle società giapponesi (agricole, industriali, commerciali, ecc.) che era di 4,595 al la fine del 18 6 , con un ca pi tale versato di 1,024 milioni di lire, raggiunse 9,006 nel 1905 cou un capitale versato di 2,518 milioni. Le ferrovie sono le ansiliarie necessarie dello sviluppo industriale e commerciale dei paesi nuovi: cosi i Giapponesi non trascurarono uulla pe, favorire la rapida estensione de_lleloro reti. Malgrado le difficolte che la natura del ,molo presenta , la lunghezza delle linee che era solamente di 183 km. nel 1883 giungeva a 3009 nel 1893 a 6,822 nel 1903 ed a 7,693 km. nel 1906 e i capitali impiegati passavano successivamente da 214 milioni nel 1893 a 926 milioni nel 1903 e a 1,104 nel 1906. Nelio stesso tempo il numero dei viaggiatori si elevava da 28 milioni nel 1893 a 114 nel 1906 mentre le merci trasportate salivano da 2,702,000 tonnellate a 21,530,000. Nello spazio di 13 anni le entrate totali salivano da 25 a 178 milioni di franchi. La situazione geografica del GiapponP, paese marittimo , doveva razionalmente condurlo a favorire in modo particolare lo sviluppo della sua marina mercantile. E i risultati ottenuti sono veramente straordinari. Il numero delle navi a vela è pas:,:;atoda 780, con un tonnellaggio di 40,085 nel 1893 a 4121 con .336,496 tonnellate nel 1906 mentre negli stessi due anni il numero delle navi a vapore era rispettivamente di 642 con 165,764 tounella.te a 1,977 con 939,594 tonnellate. Alla fine del 1903 si contavano già al Giappone 205 cantieri navali e 32 docks privati che potevano costruire grandi navigli mercantili di 6,000. tonnellate e più; alla fine del 1906; la potenza di produzione dei cantieri giapponesi era cir~a di un terzo superiore a quella del 1903. L'organizzazione del credito e l' allargamento della circolazione monetaria sono, in ogni paese, le condizioni essenziali dello sviluppo del commercio e dell'industria indigene. E per questo il governo giapponese inviò snl cominciamento del nuovo regime, parecchie missioni a.Il' estero per :-tudiare il sistema. di banca nazionale che convenisse meglio al paese. Sul principio il Giappone copiò gli Sta.ti Uniti e adottò H regime della pluralità delle banche d' emissione. Nel 1881 esistevano 148 banche di emissione ; ma i finanzieri giapponesi compresero bentosto i vizi del sistema. e reclamarono I' istituzione di una ba.ncà centra.le col privilegio unico di emissione. La Banca del Giappone fu creata nel 1882 e dopo tale epoca. questo stabili111ento, divenuto il pernio della circolazione monetaria giapponese ha reso dei grandi servizi al paese. Le spese occorse per la liquidazione dell'antico regime , la messa in valore progressiva e metodica del suolo, e la preparazione alle guerre nel 1894 e del 1904,, hanno dovuto esigere dal Giappone uno sforzo finanziario colossale e bisogna ammirare senza riserva lo stoicismo col quale quel paese ha sopportato un si pesante fardello. Il debito totale giapponese è passato successivamente da. 764 milioni di franchi nel 1894 ( 16,51 per abitante) a 1426 milioni (29,16) nel 1903 e a 5,722 milioni (115,10) nel 1907. Le imposte, dovevano, ben inteso, progredire parallelamente. Le entrate ordinarie che erano solamente di 160 miJioni di lire nel 1881 (4,37 per abitante) si elevarono a 208 mi• !ioni (5,02) nel 1893 e a 571 milioni (12,20) nel 1903 e a 1,095 milioni (22,40) nel 1907. Le entrate totali , ordinarie e str~ordinarie sono salite pr0gressivamente da 164 milioni nel 1880-81 a 1591 nel 1907-1908. E sono valutate alla stessa cifra per l'esercizio 1908-1900. La guerra vittoriosa contro la Russia costò al Giappone non meno di 1,982 milioni di yeus , ossia 5,120 milioni di lire. Quando tutte le _spese saranno state regolarizzate è probabile che l'ammontare del debito pubblico giapponese raggiungerà i 2500 milioni di yens, o sia circa 6,460 milioni di lire. Evidentemente è molto per un· paese che non aveva che 1425 milioni di debito nel 1908...... ma si è più rassicurati sull' avvenire finanziario del Giappone quando si constata l'aumento considerevole prodottosi nelle entrate ordinarie dal 1903, aumento che permetterà di rimborsare i debiti esteri in 30 anni. D' altronde il governo giapponese ha consacrato somme importanti per la messa in valore delle sue recenti conquiste, Formosa, la Corea, Sakaline, e per le ferrovie della Manciuria meridionale. I risultati eccellenti ottenuti a Formotja e che è in via di realizzare anche in Corea, migliorano la sua condizione finanziaria.

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