62 RIVISTA POPOLARE «che gli ulLimi discendenti di Bruto avevano qualche ragione ((per eseguire la condanna di morte contro il re fedifrago, « anche se alcuni vogliano pensare che prima della condanna (( ci possa essere l'esperimento della deposizione, dato che ci « siano i mezzi per attuarla e che la passione politica dia il 11 modo di stabilire una graduatoria tra la deposizione e la 11 morte; - t:, del resto, non si può nel delitto politico por- (( tare un criterio diverso di quello che si porta nel giudizio ~ di un delitto comune, quando l'uno e l'altro sono l'effetto 1< di una lunga ed insensata e non mai interrotta provocazione». Abbiamo voluto gitidicare di Re Carlo colle parole •di un monarchico a.ffincbè nessuno possa sospettare che la passione ~,olitica ci faccia velo allatnente. Noi vorremmo soltanto domandare a Rastignac: crede che sarebbe stato µossibi le procedere alla deposizione?· Per qnesta occorre 1tna rivoluzione col concorso attivo di un popolo - rivolu_zione che oggi non può trionfare senza il consellso delle truppe; pel regicidio basta il coraggio di pochi - e in questo caso pare che il regicida sia stato un solo: il Bui ca - e la passi va cooperazione della collettività. A Lisbona certamente questa ci fo. Che ci sia stata questa cooperazione passiva risnlta all'evidenza dalla soddisfazione che banno ma nifestato gli abitanti di Lisbona - con grave scandalo dei monarchici europei - per l'avvenuta tragedia; soddisfazione, che non nascosero nemmeno durante i funerali. A Rastignac pel suo onesto e coraggioso giudizio sono capitate delle insolenze dai reazionari ; ma non c'era da sorprendersene, nè da addolorarsene. Ci dispiflce, però, che egli quasi per giustificarsi in un altro articolo abbia invocato l'autorità di S. Agosti110 in favore del regicidio. S. Agostino non è autorità bnona pei nostri tempi - dopo circa 1500 anni dalla sua morte; se mai c'erano cattolici illustri più recenti che lodarono il regicidio, tra i quali, S. Tommaso; e c'erano i cattolici che avevano praticato il regicidio ad onore B gloria del cattolicismo. Un indice, del resto, del modo come sia stato giudicato l'assassinio del Re di Portogallu lo troviamo nella fiera protesta dei socialisti e dei repubblicani nel consiglio comunale di Roma contro il telegramma inopportuno del Sindaco N atlian; e sopratut,to dall'accoglienza eccezionalmente calma che la Camera dei deputati fece alla garbatissima protesta di ·Eugenio Chiesa contro l'altro telegramma del Presidente Marcora. Tutti i Santini di Montecitorio l' avrebbero accoppato se la coscienza pubblica non avesse già accordato tutte le attenuante -ai regicidi. + E ora? avremo la rivoluzione seguita dalla repubblica? Una rivoluzione Miq nelista è una ipotesi semplicemente ridicola. 11 nuovo re Manuel aveva cominciato in modo da accelerare gli eventi. Qt1el suo proclama iniziale del regno conteneva 11naironia stupida ed una provocazione bestiale. Esso diceva: Gium di osservare e fare osser vm·e la costitttzione politica della nazione; dichiaro, a'llche che mi piace di mantenere i ministri attuali ..... Ma non era questa Ja provoca~io110µer ,m altro regicidio? Si rapisce che qae:;to primo atto di Re Man11el si deve attribuire~ quel dittatore Fra1rno, contro il quale, desolati e adirati, si dice, che &i siano subito scagliati il fratello di Re Carlo e la sua vedova, ritenendolo come il responsabile vero della tragedia. Ma poco dopo si venne a miglior con:-;iglio. Franco non piacque più al Regattolo e fu cacciato; la rostituzione venne ristabilita; forouo liberati i detenuti µolitici; si permise la pubblicazione dei giornali soppressi furono biasimati dallo st,esso Re figlio i procedimenti finanziari del Re ucciso..... Insomma si fece tntto quello che si doveva fare per evitare il regicidio : si tornò alla legalità ed al rispetto della costituzione. Sicchè, tenendo conto di questi buoni risultati si potrebbe dire che questo sia stato il primo, il solo regicidio che abbia raggi unto Jo scopo e che sia stato politicamente utile. Continuerà nel Portogallo il regime della legalità? Avremo la rivoluzione e la repubblica? I più eminenti rep:1bblicani, che non erano in carcere ma in esilio, come il nostro amico e collaboratore .Magalhaes-Lima, Machado; Albuquerque ecc. dichiararono che il partito repubblicano non è responsabile del regicidio, ma che quei;ito !Jresto o tardi cond11rrà alla repubblica per evoluzione alla brasiliana. Noi non siamo cosi ottimisti, perchè crediamo che le condizioni del popolo portogheae moralmente, economicamente e politicamente siano tra le più disgraziate. Il Portogallo non si può co11fondere colla borghesia e col popolo di Lisbona e di Oporto e coi pochi stud~nti di Coimbra. Ma se la repubblica, ora o fra g ualche anno, dovesse essere proclamata in Portogallo, noi non ::10!0 come re - pubblicani, rqa come amanti della ci vi! tà e del progresso sociale auguriamo che essa possa evitare gli erro1·i di quella sorta trentacinque anni or sono in Ispagna e in t ircostanza molto analoghe a quelle che si svolgerebbero nella patria di Vai:,co di Gama. La Rivista Riproduciamo dal Secolo di Milano la scena drammatica dalle espulsione dal Parlamento dei deputati repubblicani, che segnò il primo passo sulla via del dispotismo di l!-,rnnco. « La seduta del lunedì, 19 Nov\j111bre 1907, alla Camera portoghese passerà alla storia perchè da un secolo in poi non si è mai registrato 11n fatto simile negli annali parlamentari d'Europa. Ciò che è 811ccesso qui, fa passare in secouda liuea l'e8pulsione del d8putato Manuel, e richiama alla. memoria, le srene del la Convenzione e della Legislativa. I telegrammi, orribilmente mutilati, non hanno dato che ragguagli vaghi e confusi del fatto. Ecco come stanno le co:;e: Due deputati repubblicani sono stati espulsi con la forza delle baionette e i soldati, che rispettosamente effett11arono l'espulsione, si trovarono perplessi alcuni istanti, quando uno di quei deputati, fermo al suo stallo, li arringò esortandoli a proc,;larnare, lì, sui due
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