Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 3 - 15 febbraio 1908

60 RIVISTA POPOLARE Borsa: bisogna che lo Stato intervenga ad impedire coalizioni disoneste e dannose come quel la cha, fino a poco tempo fa, imperò a San Francisco; alleanze fra capi di Tntst e capi di organizzazioni operaie intese a stabilire ed affermare la tirannia del capitale : potenze di Trusts che pos~ono creare disastrosi krack finanziari, affari rovinosi come quelli di Chicago e della Alton, truffe colossali come q11elladella ferrovia « Atchinson-Topeka-Santa Fe, della quale la Standard Oil si dichiarò ignara ed innocente mentre una lettera del direttore della Atchinson all'avvocato della medesima compagnia afferma che i contratti dell'una erano noti all'altra. E finalmente il Presidente dichiara che non è possibile che un popolo voglia sopportare di essere sfruttato e indirettamente governato da pochi corrotti uomini di :finanza i quali comprando alcune coscienze e qualche giornale s'immaginano di poter comandare e possedere il Paese iutiero. Gli Stati ed il Governo hanno in questa faccenda, nettamente tracciato il loro dovere: e il Governo lo adempirà iutiero votando le leggi che il Presidente propone e vegliando a che sieno eseguite e rispettate, o gli Stati faranno da se quando bene, quando male; ma faranno. La nazione deve liberarsi dei vampiri che ne impediscono il libero ascendere e la corrompono s·.techiandole il meglio della sua ricchezza, e si libererà: e se prezzo della liberazione dovranno essere le crisi finanziarie provocate ad arte, ebbene si affronteranno queste crisi per il bene ultimo dello Stato. Questa la sostanza del Messaggio; ma ciò che lo rende anche più significativo e grave è la forma nella quale è redatto. Roosewelt è noto per parlare con una franchezza tutta Americana: ma questa volta egli è state estremamente duro. Si direbbe ch'egli ha voluto far sentire, anche nella maniera di esprimersi, che i Trusts non lo hanno spaventato; e che in questa terribile lotta ingaggiata da lui contro i plutocrati degli Stati Uniti, egli ed il suo Governo sono decisi ad andare fino in fondo. Qualche giornale, arguendo dalla gioia dei democratici e dall'ira dei repubblicani provocate dal « Messaggio • afferma cbe la elezione di Taft, candidato del partito repubblicano e di Roosewelt, è seriamente compromessa. Non è esatto. Schierandosi contro i Trusts Roosewelt attira a se i democratici, e Taft non perde i voti di quei repubblicani che non sono legati agli interessi dei Trusts - e sono ancora la maggioranza - e che pensano che gli Stati Uniti non devono diventare il fondo ?i P~?h_i,.ma_gnatiarricchitisi con tutte le malearti chA la nnanza sa escogitare. Si deve anche aggiungere che contro Bryan, il candidato dei democratici, sta il ricordo dei suoi precedenti :fiaschi; ricordo, che gli toglie ogni prestigio. + Austria, Russia e Turchia ne i Balcani.- Se fossimo deo·li allarmi8ti e ci compiacessimo in n d . vani atteggiamenti eroici, non avremmo che a npetere, o presso a poco, le parole di alcuni giornali russi e qualche giudizio troppo pessimista di giornali inglesi ed affermare, a nostra voi ta, l'opinione che la guerra è vicina. Tanto più che ragioni politiche per provocarla non mancano alla Russia ed all'Austria per gettarvisi a corpo perduto. Ma noi siamo convinti che il temporale si dissiperà senza scaricarsi su l'Europa, almeno per ora. Certameu te la situazione non è delle più chiare, o si va facendo via via più oscura. Il richiamo, dopo le dichiarazioni dello Ahrenthal alle Delegazioni su la q uostione Balcanica, del principe Ourusoff, ·ai:ribasciatore Russo a VienLa, ha fatto parlare assai, tanto più che nelle sue d ichiar3:zioni . lo Aherenth_al ha espresso chiaramente il pensiero d1 una predommanza austriaca nei Balcani - Predominanza che nè Russia, nè Turchia possono vedere di buon occhio per due ragioni che sono diametralment,e diverse, ma egualmente valide. E supponiamo malcontenta la Turchia : quantunque si assicuri che il Sultano, anche per istigazione della Germania, abbia accordato il decreto favorevole alla costruzione delle annunziate ferrovie; annunzio che ha suscitato il malumore della Russia e che non può fare gran piacere a noi. Il trattato di Murzste~, firmato dalle principali potenze europee, a proposito e· per la integrità degli stati balcanici del sud, sembra avere esaurito tutta la sua influenza. La Russia, chiusale ormai ogni possibilità commerciale e poJitica nel Pacifico, è obbligata a ritornare ai suoi antichi sogni: l'India e le provincie Balcaniche. Per l' India l'osso è un po' duro da rodere e quindi il trattato anglo-russo è stato un atto di buona politica dalle due parti ; per i Balcani la. faccenda pare diversa. Le dichiarazioni dello Aherenthal a. proposito della ferrovia Uvac-Mitrovitza ha messo in orgasmo la Cancelleria dello Tsar, e la notizia che la Turchia hà gia fatto buon viso alla proposta austriaca, o che, anzi, l' ha gia accettata è stata la pietra dello scandalo. Certamente questa linea ferroviaria che per il suo tracciato interesserebbe non solo la Turchia; ma con le sue diramazioni favorirebbe enormemente il traffico Austriaco con la Grecia - Via Salonicco Pireo-mette la Russia in una assai spiacevole situazioue : le preclude, quasi ogni possibilità di libero e diretto traffico con i vilajet macedolli col Mediterraneo, certamente le chiude la via più breve all'Egitto ed all'India, poichè la nuova linea proposta dall'Austria: Vienna, Budapest-Serajevo-Atene-Pireo è la più breve linea che mette in comunicazione l'Europa centra le col Mediterraneo. E non solo ma tntto il commercio dei paesi Balcanici sarà nelle mani dell'Austria per le diramazioni Larissa-Platamona; per il troneo attraverso il sangiaccato di Novi Bazar, e l'allacciamento della linea Salonicco - Uskub alla linea Uvac-Mitrovitza. lnde irae. Maturalmente la Serbia 1 la Bulgaria, il Montenegro, che sognavano una linea Antivari- Cettigne-Mitrovitza -i trovano a fianco alla Russia nel trovare dannoso ai loro interessi la linea proposta da.li' A11stria ; non così la Turchia µerò, la quale nelle rivalità delle potenze Europee trova la possibilita della sua esistenzaIntanto bisogna notare due fatti sintomatici: il primo che Lord Fitz.maurice sottosegretario inglese per gli esteri ha dichiarato pubblicamente che l' Inghilterra intende che sia messo fine, una buona volta, al massacro dei cristiani in Macedonia: il secondo che la Turchia ammassa le sue truppe alla frontiera Russa, e mobilizza i suoi soldati di riserva dell'Asia Minore. La guerra, assai probabilmente, non si farà; anche perché la Russia si è procurato l'appoggio dall'Inghilterra a proposito della questione Balcanica; ma ciò che è certo, è che, finora, non sembra che l' Italia possa o-uadagnare qualche cosa nei Balcani; e non opponga ~essuna attività, alla. attività A11striaca, e dietro le quinte Germanica, che tende a conferire a.Il'Austria ed a.Ila Germania l'egemonia nei Baloani, egemonia che se danneggerebbe la Russia in modo irrimediabile sarebbe, sia pure in misura minore, dannosa anche agli interessi ed alla sicurezza del nostro paese. Nen bisogna dimenticarlo: per la via dei Balcani e della Greci~ è facilissimo dominare e chiudere il Mediterraneo orientale e la via al Mar Rosso. NOI Dirigere lettere e vaglia al Dott. Napoleone Colajanni, Corso Vittorio Emmanuele 115. Napoli.

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