80 RIVISTA POPOLARE La radice del dubbio , e la ragione della decadenza sta nella mancanza del quarto nato nella famiglia Francesi , ciò che mantiene stazionaria la popolazione della Francia mentre la Germania aumenta la sua di 800000 nati ogni anno. Per ognuno che giudichi spassionatamente, questo rimanere stazionaria la popolazione segna la fine della nazione francese. Le tasse sono distribuite in modo che esse cadono più gravi su le famiglie più numerose; dimodochè i bambini sono un lusso per le famiglie francesi. Mentre la popolazione è stazionaria , il bilancio cresce anno per anno. Il preventivo è per l 1908 di cento e sessanta milioni di sterline. I contribuenti fanno ampia provvista per se stessi ma rifiutano assoluta · mente di provvedere alla nascita di bambini. La pensione per la vecchiaia, i soccorsi per le donne incinte ed altre misure ingoiano molte somme , ma il Governo non può trovare il denaro necessario a stampare la relazione della Commissione nominata ad investigare la ragione della decadenza della popolazione, ed i metodi atti a porvi riparo. L'area della influenza francese decaJe nel mondo. Duecento anni fa un terzo dei popoli civilizati esprimevano in francese loro pensieri; oggi soltanto cinquanta milioni di anime con1siderano il francese come loro lingua nativa , mentre il Tedesco e parlato da cento quindici milioni. In Francia vi sono soltanto trentanove milioni di abitanti; mentre i Tedeschi sono settantadue milioni. E spiacevole per un patriota Francese constatare che il soprappiù della popolazione tedesca ed anche della italiana e spagnuola trova rifugio in Francia. Le coste del Mediterraneo poco a poco si sfrancesizzano. 1.osì l'Algeria è più Italo-Spagnuola che Francese. La Linguadoca, da Nimes a Perpignano è invasa dagli Spagnoli della Catalogna. Gli Italiani si sono stabiliti nel paese fra Marsiglia e Ventimiglia, mentre i tedeschi hanno fatta cosa loro della Cote-d'-Azur. Il valore ddl-'armata è stato sae;rificato allo stesso desiderio della comodità e del benessere. Nell' avvenire i riservisti dovranno fare i I sacrificio di soli venti!,ette giorni in luogo di quarantuno. I deputati fanno i sordi alle richieste del Mi· nistro della Guerra, e tolgono al bilancio della guerra dician - nove milioni ogni anno per fare economia ; mentre al tempo stesso hanno rialzato il valore della loro indennità da nove a quindicimila lire per ciascuno all' anno. La riduzione della ferma a due anni ha diminuito di cinquantamila uomini l'ef fettivo dell' esercito; e l'artiglieria Francese è notoriamente difettosa. La Russia deve dunque riesaminare le convenienze della sua alleanza con la Francia, e ricordarsi della armonia manifestatasi all' Aja fra le idee dei delegati tedeschi e russi, mentre assai freddi a quelle idee rimasero delegati francesi. (Contemporary Review, gennaio). ♦ Giorgio Arcoleo: Alla ricerca di un partito (r) Una grande frasformazione è avvenuta in questi ultimi anni nella nostra vita pubblica, e questa trasformazione è tale, che non deve sembrare paradosso se affermo che persino Governo e partiti rifuggono dalla politica, il che potrebbe far supporre che vi esistano ministeri senza governo , e assemblee senza partiti. Nessuno, individuo o gruppo, vuol tornare indietro, richiamare antico ordine di idee e di cose; tutti si dicono liberali, anzi democratici; persino i clericali, che si trasformano nella comoda divisa del modernismo. E non mi pare inverosimile che un bel giorno anche essi si proclam'ìno difensori d~l diritto dello Stato, se oggi, e non ( r) La mancanza di spazio c' impedì di riassumere questo bellissimo articolo nel numero passato. Non ha perduto di attualità oggi. N. d. R. pochi, apostoli dcli' indirizzo laico, difendono il catechismo e combattono il divorzio. Unanime o quasi, è il concorso nel laboratorio delle leggi sociali, nel miglioramento economico degli impiegati, nel de-- siderio, più o meno metafisico, nella riforma tributaria, ii culto, per l'austera finanza, il palpito per le classi umili , l' inno al. lavoro ed alla giustizia sociale. Ormai è acquisito a tutte le tendenze un patrimonio comune di idee medie, di modesti propositi che rappresentano il mezzo termine, l'equilibrio, il compromesso. Anzi tutti gli antichi gruppi, perfino il reazionario, fanno a gara nel correre anche essi, per non sembrare tardigradi, a raccoglier~ briciole o residui che sperdano per via i gruppi più avanzati. Non leggi organiche a larga base ma leggine ; non mutamenti ma ritocchi; non soluzioni ma espedienti. Di leggi politiche in questi ultimi tempi mancò la volontà o l'occasione: anche i partiti estremi parve cercassero tregua per attenersi ad un programma minimo ormai da tutti adottato, perchè agevola il corso accelerato verso la conquista del benessere o del potere. Non si osò neanche esercitare la funzione di sindacato che incombe al governo sugli istituti privati specialmente religiosi, onde crebbero indipendenti , anzi contro lo Stato, seminar1 e corporazioni, dissimulate con sapienti metodi per sfuggire alle leggi che li colpivano , ed a cui aveva provveduto fin dallo inizio del Regno , come indice e vincolo di Unità Nazionale, il partito che fu detto moderato e non di rado anche retrivo .. Eppure di quegli istituti poteva allora spiegarsi l'origine come strumenti ed organi di antico ordine di cose , mentre oggi• rappresentano frode e offesa allo spirito laico dello stato, moderno. Non per nulla il gergo di moda con provvidi aggettivi tempra il nome dei gruppi più spinti o ravviva i più moderati; la tavokzza politica presta nuova materia colorante alle mezze tinte: e una nuova bandi<!ra , il modernismo, raccoglie transfughi o disertori , quale che sia il luogo donde provengono: sacrestia, loggia o caserma. Questo complesso di elementi cospira a sopprimere, o per lo meno attenuare , le antiche divisioni di uomini o di programmi; rende più agevole e longeva la vita dei ministeri che possono rinnovarsi senza s.:osse e rigido criterio di scelta, assumendo anche tal volta un aspetto multic.olore che noni offende più come un tempo, l'ottica parlamentare. Nè dai ministeri libera li, dopo il r 900 diretti da chi aveva, risollevato la bandiera della Sinistra , si chiese , nelle. varie crisi , fede di origine ai nuovi assunti al Governo , benchè avessero nel campo avverso sostenuto il decreto-legge che perlungo periodo gettò in grave dissidio Camera e Paese, sospese ogni utile lavoro legislativo, provocando l'ostruzionismo come estrema difesa della libertà e dello statuto. Il passaggio , la sostituzione dei ministri avviene , non di rado, senza designazione di principii o voto di Camera, quasi a trattative private, o con promozioni ad uso burocratico da un ufficio subalterno o da un dicastero ad un altro. Può anche, senza ragioni di indole parlamentare , trasmettere il potere; e il nuovo Ministero , quasi concessionario, assumere il governo in forma provvisoria che dia tempo alla villeggiatura di un altro, che ritempri nel riposo le forze. Un ministero inedito, perchè fallito nella sua prima gesta-_ zione, può di fronte ai superstiti dell' antico dimissionario, designare sè stesso alla· Camera come avvenne nel marzo 1905. La maggioranza si forma da sè, meno per accordo di persone e di idee che per quell' istinto di conservazione che oltre ad essere biologico è anche legge parlamentare. Tutto sta a non, mostrarsi ostinati in un sistema: sarebbe vecchia politica irrigidirsi in un programma e vincere o cadere con quello. La
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==