Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 3 - 15 febbraio 1908

74 R I V I STA P O P O L ARE può esµrìmorc meltondo per base lo sforzo compiuto oppure una unità di merce prodotta. Così , nel caso del Bastable, è vero che con lo stesso sforzo si ottengono 10 x oppnrc 20 y ; ma è pur vero che una unita di x ha maggior costo di una unità di y, poìchè per proJurro 1a prima occono una fra:done di sforzo - chiamiamola così - doppia di r1uella che abbisogna per prodnrre una unib\ di y. Così stando le cose, io potrò portare sulle ascisse o nelle ordinate tanto lo quantità di merci che ottengo con lo stesso costo, quanto i costi con cui ottengo le singole unità di merci cla camhiare. ulla muta per questo; e la eonclusione niente pende di verità e di rigore. Onico è dunque➔ il modo con cui io iutendo la dottrina dei costi comparati. E vani souo gli sfor1.i con cni si vorrebbe dimostrare il contrario. Ma il mio critico, tutto assorto nella contompla1.ione del suo io, non vede le cose pit'.t ~videnti e non accedo alle semplici provo. Hono intoros~mnti i fenomooi di strabismo o di autosnggostione ! Credo i outile prosegui re nella con fu taziono, tanto più 0!10 la critica di qnosto signoi-o non cambia ui metoùo nè muia di tono. ·Jt tutta un' affannosa I icerca di liovi omissioni or tografiche µer alterare il senso dolio parole mie. ~ tutta un:. sudata fatica per dare interpretazione falsa ai pensieri più semplici. È, insomma, un portento di lealtà. L. FoNTANA-Russo LO STATO IN ATTO E' il titolo, non molto felice, di un libro testè pubblicato per cura del signor E urico Del Guerra. L'autore, anzitutto e con competenza, passa in rassegna i rapporti che , in forza delle leggi e dei regolamenti vigenti, corrono tra lo Stato ed i funzionari pubblici. In questa rassegna egli, di quando in quando, fa delle considerazioni e delle proposte informate, generalmente, a spirito pratico e moderno. Però, mentre si riscontra esatta la distinzione tra funzionario pubblico, nello stretto senso deila parola, e funzionario che disimpegna un servizio pubblico (Ricevitore del Banco Lotto, Spacciatore dei generi delle privative ecc.), non si può consentire con l'autore che la donna, in modo assoluto, non possa essere anche in avvenire un pubblico funzionario. Si conviene che ragioni diverse, specie le Ctsiologiche, non permettono che essa disimpegni talune cariche pubbliche, ma escluderla anche da quelle dalle quali come e forse meglio dell'uomo, è adatta, è cosa ingiusta e non in armonia dei nuovi tempi. + Parlando dei diritti degli agenti dello Stato , il signor Del Guerra rileva deplorandola con serii argomenti, la tendenza odierna dei salariati dello Stato di far valere i propri diritti in forma collettiva ricorrendo agli stessi sistemi adoperati dagli altri lavoratori privati (sciopero, ostruzionismo ecc.). Sostiene, invece, che il presunto diritto collettivo degli impiegati non riconosciuto legittimo dal Governo al quale gli interessati si debbono prima rivolgere - debba essere esercitato con la forma della petizione ai due Rami del Par-lamento. Per quanto seriamente condannabili siano lo scìopero e l'ostruzionismo come mezzi per ottenere anche un giusto miglioramento economico o morale (per le gravi perturbazioni che ne derivano ai pubblici servizi e per gli ingenti danni che può risentire l'economia nazionale), poco pratico sembra il sist_ema de_ll~ petizi~ne. Il Governo, o meglio il Mirnstero, e l cmanaz10ne della Camera, e se il primo à d~to torto agl' impiegati, difficilmente darà loro ragione la seconda, molto più quando si affacciano come argomento decisivo, le esigenze del bilancio o lo spauracchio dì rincrudimento di tasse. Del resto lo stesso signor Del Guerra manifesta il dubbio che i membri delle due Camere, ignari del lato pratico degli organismi amministrativi possano giudicare con vera cognizione di causa. ' , ~ua_le, adunq~e, il mezzo? La stampa. Illuminare l op1n1one pubblica della ragionevolezza delle proprie domande, e gu_ando essa san\ formata agirà da lev;i e nessun M1111stei:opotrà sottrarsi a riconoscerle ed a proporre i relativi provvedimenti. Esatte e pratiche sono le osservazioni dell' i nsesequestrabili tà dello stipendio e sulla necessità. che il_Governo conceda agl' impiegati, per comprovati bisogni, dei presti ti a lunga scadenza. + Intrattenendosi a lungo sulle pensioni vitalizie, l'autore espone gl' inconvenienti vari a cui dà luogo la legge che attualmente le regola. Ed il Governo, si aggiunge, preoccupato degli allarmanti effetti finanziari, crede di scongiurarli facendo firmare agli impiegati nuovi assunti una dichiarazione con la qLiale questi ultimi si obbligano ad accettare le disposizioni legislative che dovranno approvarsi in avvenire circa le pensioni vitalizie. Che valore legale , con effetto retroattivo , possa avere tale dichiarazione non si sa, m;i certo che non è TPorale, giaccbè, per quanto sia esclusa la coercizione, non è giusto, in qualsiasi contratto, che le parti contraenti non conoscano tutti i loro diritti e doveri. E' necessario, quindi, che il Ministero sollecitamente, nell'interesse anche della Cmanza nazionale si decida a presentare al Parlamento le sue proposte. L'autore ritiene, illustrandolo diffusamente, che il. sistema sul quale dovrebbe basarsi la fu tura legge sulle pensioni vitali zie, dovrebbe essere la previdenza 111.essain opera col concorso dell'impiegato e dello Stato. E' un sistema senza dubbio ottimo, ma merita. di essere studiato profondamente ed a base di dati statistici per potere aflermare, come fa l'autore, il sicuro vantaggio che tanto lo Stato quanto gl' impiegati ne ritrarrebbero, senza sottoporsi reciprocamente a maggiori contribuzioni. E che il sistema, ventilato anche da qualche Ministro del Tesoro, presenti delle difficoltà specialmente finanziarie, lo prova il fatto che il Governo dopo circa ro anni di un decreto che prometteva la futura legge sulle pensioni, non à presentato ancora nessun disegno dì legge al riguardo, quantunque sia preoccupato del sempre crescente debito vitalizio. + La parte più importante del libro in esame - anche perchè d'attualità --- è quella che riguarda i Ruoli organici e lo Stato degl' impiegati civili. L'3.utore non esemi na il disegno di legge presentato alla Camera dei Deputati sul miglioramento economico degli impiegati, ritiene solo che con le provvide disposizioni che sono in discussione si sopperirà adeguatamente alle necessità attuali dell'impiegato. Da ciò assolutamente si dissente, perchè qualunque miglioramento che si allontani dal principio della giustizia distributiva e che perpetri, renùendoli ancora più stridenti, i trattamenti diversi

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