Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 1 - 15 gennaio 1908

.. RIVISTA POPOLARb 9 mesi, generando una grave sproporzione tr~ le basi numeriche dei gradi da sottotenente a Capitano. Peraltro, l'allargamento dalla ?ase org~ni~a del1' Esercito e lo sfollamento degli ufficlali dt grado medio (da Capitano a Colonnello) in~ecchiat_i _i•~ tali gradi in seguito ai provvedimenti restrittivi adottati dopo la sfortun~t~ gue~·ra ~e_l1_86?,con~entirono a quella massa d1 g10va111ufficiali d1 r~ggm~- gere il grado di C~pitan~ a 27 a 2? ann~, ?ssia dopo 8 o 9 anni d1 spallme; anc~e 1 grad~ ~1 1;1fficiale superiore furono conquistati da ufficiali g10vani provenienti in maggioranza dallo Stato Maggior~ e dalla Scuola di querra. . . In questo appunto sta 11 nocc10lo della od1ern~ quistione degli ufficiali inferiori; que_lla ~assa d~ ufficiali, pervenuta prE.sto al grado d1 C~p1tano s~ attarda c5 o 16 anni in tal grado perche trova i gradi superiori occurati da ufficiali giovani e chiude quindi le porte dell'avaniamento alla nuova ge~erazione di Tenenti che conseguirono le spalline dal '90 in poi, con titoli ben più imp_ortanti e corsi più lunghi e difficili dei predecessori. Sicchè questi Tenenti sono costre~ti ~ per~anere nei aradi subalterni da 16 a 18 anm prima d1 conquistare il sospirato terzo galloncino, l' ultimo per la grande -maggioranza di essi I . Ma ahimè I quel gradino arriva troppo tardi ; quando cioé molta neve è caduta sul loro capo ; quando sono diggià svaniti la poesia dell' ideale e l' amore alla carriera (che nulla più promette ad essi); quando numerosa prole e n_onpoche disgrazie intime hanno tracciato ne11' a111ma loro un solco profondo di amarezze e di rimpianto; quando la divisa non è più che un orpello, un manto,-:- spess<:? insufficiente - per coprire le falle economiche, gh stenti e le mortificazioni della vita privata; e le opache spalline (brillanti un tempo di speranze e di avvenire) snonano irrisione ai suoi sogni giovanili. Eppure quei Tenenti, così ingiustamente colpiti dagli errori dei dirigenti, lavorano e soffrono, mirabilmente ossequienti alla disciplina e al dovere. M~ la voce del diritto e della dignità offesi, trapela dai meati disciplinari e si manifesta al di fuori, tonante di sdegno contro l' ingiustizia che condanna ~na eletta schiera d. giovani a restare eternamente ~nferiori a chi val meno di essa, per cultura ed rntelletto; a portare sulle spalle il marchi<:? di _quel~a inferiorità, che il pubblico ignaro, giudica me~t1tudine ed ignoranza; a compiere eternamen~e l'm: grato gravoso e spesso oneroso lavoro d~1 gradi inferiori ; a stentare gti ulimi anni dell' es1steL:za, preoccupata della miseria che accompagnerà poi le vedove e la prole. Nè si creda che i pochi rabberci tentati dai governanti (promozione straordinaria di 400 Capitani, aumento di pochi soldi nello stipendio e nella ~ensione dei gradi inferiori) abbiano avviata ~aqu~st10n~ alla sua soluzione. Affatto I Sono panmcelh caldi, rimedi che nulla tolgar:o alla grav!t~ d~l ~ale,. che generato da er~ori g-rav1.ed _organ1c1, :1~h1ede mesonbilmente nmed1 radicali ed energ1c1. + La questione dei sottufficiali ha o~igini _recenti e si manifestò con caratteri di magg10re v10lenza e d' indisciplina. Essa riguarda il trattamento, la carriera e le garanzie giuridiche e morali della condizione del sottufficiale. Peraltro se molto resta ancor da fare in pro della ' . ' . classe, per dare ad essa \ln~ seremta_ e s1c_urez~a professionale, dopo gli ult1m1 provved11nent1 legislativi del 906-907 la questione è bene avviata verso la soluzione. + A completare la serie delle cause che rendono grave e complesso il problema militare, sono intervenuti e fanno sentire vi vissi ma la loro i nA.ucnza alcuni altri fattori d' indole morale e sociale. Tali sono : a) 11 c1escente valore del lavoro umano, in concomitanza con l'aumentata attività nazionale e con il movimento emigratorio della migliore part~ della forza di lavoro; i quali fattori rendono assai oneroso, ai singoli e alla collettività il dovere del servizio militare. b) La maggiore diffusione dell'istruzione l~tteraria che rende i giovani più svegliati di prima, epperò più atti a ricevere in minor ten~~o, 1_'~1de-: stramento militare e a comprendere l 111ut1!1tadt una lunga loro permanenza sotto_learmi ed il_danno di certi sistemi disciplinari dun ed arretrati. e) L' aumentata ed ognor crescente educazione nazionale che rende superfluo ed oneroso l'esagerato allontanamento dalla propria regione, ove tJtto sorride di ricordi cari e parla ad essi di amore e di dovere. d) La propaganda antimilitarista_ che, sfruttand~ accortamente il malessere economico delle classi che dànno all' Esercì to il maggior contingente, acuisce nei giovani le preveuzioni contro la disciplina ed il servizio, e getta nell'animo loro il germe dell' odio e della ribellione. e) Infine l' imprescindibil~ dov~re p~r lo St~to (data sopratutto la presenLe situazione rnternazto-: nale non modificabile certo a breve scadenza) d1 affer'mare il proprio prestigio e la p~·opria _forza, per garantire e protegg~re il. tra~1guil_lo_sviluppo del\' attività interna, e 1 molti m1hon1 di connazionali residenti al\' estero. + Il complesso di queste ragioni, tutte _g_ravied uraenti spinse i più illuminati ad intens1hcare quella o ' . .J campagna che, sebbene con poco h:u~to aveva _l1ato sanzione legislativa ad alcuni punti 1mportant1 del pensiero marselliano. Si estese il dibattito a tutto l'organamento militare • si richiamò con successo, sul problema l' attenzi'one della pubblica opinione, e si reclamò eneraicamente l'intervento del Paese e del Parlao . . .. mento ponendo il problema nei seguenti termrn1 chiari 'e precisi: « O trasformarsi radicalmente, o perire». (1) Paese e Parlamento compresero infine il grido di dolore che veniva dall' Esercito, e fatto proprio il dilemma con mirabile accordo decretarono il loro interven~o diretto per studiare _con a~d~re e_ p~ovvedere con eneraia ed amore. S1 nomino qmnd1 la Commissione d-°Inchiesta e si elevò un uomo parlamentare ed estraneo alla milizia, al Dicastero della Guerra. + Riepilogando e sinteti_zzando, adunque il problema militare presenta tl q~ad_ro ~eguente: . . a) Confini del Paese, o 111difes1o mal d1fes1 ; b) Magazzini mal disiocati ~ sprov~e?ut~ del necessario per una completa e rapida mob1htaz10ne; (1) Meritano menzione gli scritti del Marazzi, tempra di soldato e di legislatore energico ed illuminato ; del Gen~- rale Primerano , del Maggiore Guerrini , del Capitano N_app1, del Colonnello Ghersi, del Capitan Pennello (Gippy) del signor X (Pright) del Maggiore di Giorgio e tutta l'opera ge_nerosa e disinteressata del Capitano Fabio Ranz1, vero e geniale apostolo del modernismo militare, tempra mirabile di lottaton: vigoroso ed onesto.

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