RIVISTA POPOLARE 7 che I' Inghilterra ha v0luto far sapere al Giappone all<0 ato. che essa non dimentica i suoi obhlighi ; al tempo stess0 che ha fatto capire agli St::1.1iUniti, e forse 2.nche ad altri, che su la s11a neutralità in una guerra contro il Giappone , non bisognerebbe troppo contare. Altro sintomo rassicnrante: il di-,corso di lor.i Grey, eh' è una risposta a Gnglielmo 2°. L'Inghilterra riprenderà gli armamenti. 2° Pad1·oni e opemi filatori a .il1anchester.-Dunq ue è deci,_o che per il 18 correnPe i padroni delle 500 filande di Mallcliestt>r incc,111inceranno il Lock-out contro gli operai. La speculazione disonesta sul cotone accomunò,· per un istante, in una bella solidarietà di difesa operai e proprietarii, ma presto ognuno riprese il proprio po,,to, ed oggi dinanzi alla rìcbiesta degli operai e consPguentì scioperi , i padroni chiudono le officine. La ragione accampata dai proprietari i per giustificare la loro miyura non è, in verità, la resisteuza alle richieste dei lavoraton; sembra invece una p11ra qui1,;tione di possibilità indt1striale e di diritto: dicono, al punto cui è giunta la i11riuRtria éotoniera, data la ~oncorre11za ted, sca e americana e la pos:sibilità di smercio dei nostri prod0tti; dato il buon prezzo di ven• dita e l'alto c0sto del hi. materia gre~gia, e le esigenze della mano d' opera noi non pos::iiamli continuare a sfruttai e con profitto la nostra industria, quinJi chiudi<lWOle fabbriche. Gli opPra, 11e,9;anoche ques1.e ragioni siPDOvalide a giustificare il« Lock-out ~. Essi os:serv:rno che la spec11• ]azione, dioanzi alla resi:stenza degli operai e dei padroni duvette ce.lere il c1:1mµo, che la coucorrenza tedesca, nella nianipohizione del cotoue, ò negligibile e che la amerieaua è n,dla. Che la materÌ<t p1·itua noi1 costa oggi p1u di ciò che costava dieci xnni fa, anzi, grazie ai proJotti del bacino del Nilo e del!' India, costa mt>no; cbe i gua lagni degli industriali :-;ono aumentati, e che per consPg11enza, le richieste d' au mento di salario della manu d'opent non ~ono eC'ce:s..v;ie. La questi<Jne è a questo µunto. ~• probabile che ·-la oggi al giorno òel ._ Lock out > un mezzo cli accomodamento sia trovato; ma :-;e non lo fosse, non sulo gli operai soffriranno atrocemente per la decisione degli industriali ; ma la prod 1:zione i1igle::rn riceverà un terribile r·olpo a tutto vantaggio della, Germania e degli Stati. Uuiti che vedrebbero volentie1 i la loro fortunata rivale essere costretta ad a hbandonare i me rea ti che essa teune vittoriosamente fino ad oggi ed ai q11ali le d 11e nazioni consorelle aspirano con tutta la energia della loro necessità. NOI ♦ Per un giudizio sopra Bovio. - Un mode;;to e colto funzionario ci manda la ::,eguen te che volentieri pubblichiamo, pur non consentendo in tntti. Rispo11de al giudizio di Benedetto Croce : Bovio hee;elianeggiante, 1ual~ra:lo a ve::;se saputo far ri::;oua.re alle orecchie dei suoi amici, molte eterne verità della filosofia! Il sommo Maestro, è diventato piccine\ piccino! E la sua grand'anima dì Italiauo, è forne un non• nnlla? Come alto vibra, nel suo Sommario della ::;toria del diritto in Italia, e nella sua Filosofia del Diritto, il genio italico! Non è uu mondo ideale , che egli vi ve, ma è un mond11, che, sotto la sua prosa scultoria, epigrafica, poetica, risorge; ed il genio greco latino appai e nella sua grandezza, e nei suoi meravigliosi dettami giuridici e filosofici; ed il genio dei grandi del Riuascimento da Lorenzo Valla a Bernardino Telesio, da Galileo a Bruno, da Campanella, Macchiavdli Guicciardini a Beccaria, Vico, Mazzini, Garibaldi, riappare fulgido, immortale, subblime. E q nesto mondo, che non è nient'affatto ideologico, metafi.,ico, hegeliano, è tutto il pres11pposto rea.le, vivo, palpitante di tutta la filosofia di Bovio, e qriestn mondo tntto italico ed italiano, che prt->corre tutti i sitltemi filosofici. tutte le teorie ..;ociologiehe degli l'ltranieri (d' onde, la nessuna ci t:-tzione da parte di Bovio di sr•rittori stranieri) è continuato, completato, elevato a sistema da Bovio. E' tutto un positivismo italiano, che si completa in Bovio. E se anche questo positivismo tutto italiano, ··he a me sembra essere cotnpleto , tale non fosse, Bovio avrebbe una gloria imperitura . un mel'ito sommo, per avere , Egli ( Storia del diritto) per il primo, svelato la grandezza del tUOudo romano nell'esame profondo e s11blime dalle XH tavole del movimento ininterrotto del!' a.equita➔ attraverso l'editto del Pretore ed il respollso del Ginrecon::rnlto; per avere Egli, meglio che il Villari nel suo monumento storico su Maccliiavelli, addimostrnt0 qu-di siano le teorie di Macchiavelli, di Guicciardtni, di B>ttero sulla finalità; per avere e~li, con alto iot 1it i storic,1, l111neg!J:iato t11tti i grandi del Ri ua"lcimeu t<l; per avt-lre Egli (Scienza del Diritto fusa nella Filosofi-i del Dù-ilto) nou solo fatto ri::monare molte eterne venlà della fi]o,.,ofia, ma dettato pagine sublimi per creare il Carattere dell'Uomo culi' integrità fisica, uieutale e di stima; µer avere 8~gli, per il primo ad Jimo-1trato l'i,1vt1r:,1i1rnedella f,,rmola maltu~iana, la perfetta. l'PCiµrocanza della mo· raie col diritto, d.,ell' obbligazione colla pretenzione, dell'iutelleziona colla deliberaiioue e datcl. la più spleu• <lida ed ed esatta teoria del lo Stato, col l'orna, fat.n1>SO termine me1i1>-termine medio, che non è un µres11pµc,::,to ,òeologico, ma tutto m :-1i:-..i.tma re:tle, positivo, che nel ca1I1po µenale, ( Stiggio critico sul sistema penale) impone al Legi::datore dt basare le riforme sul dato civile e non µenale. Qnì è tutto Bovio: quì è la grandezza di Bovio. li resto lum ..g..giato dal Croce. non è He uon qualche .-1ltro lato òella. comµlessa anima di Lui. Crist ano-cattolico, µer fede e per co11vinzione, purtuttavia 1;;indai miei primi anni. ho avuto UtJ. culto µer Giovanni Bovio, e, pre:-ii ad amare lo studio del diritto civile e mi. riu:;<'i facilissimo, quando lessi e -rilet-isi la Filosofia del Diritto. S'abbia, coi miei, i sensi della mia eterna devozione e gratitudine, e mi creda. Castrogiovanni 26 Dicembre 1907 Tutto suo GESUALDO DR. BELFIORE Il problema militare L'assunzione di un ministro borghese al Dicastero della Guerra susseguita alla nomina della Commissione d'Inchiesta, è se 6 no dei tempi nuovi, e noi la salutiamo siccome l'indice della rinnovata coscienza pubblica italiana, che - sebbene t~rdi - si avvide finalmente di aver trascurato assai tempo uno degli organi più importanti ~d 0~1erosi del~o Stato e vuol riparare al mal fatto, stu,I1andon~ direttamente i mali che lo affliggono e curandoli con rimedi pronti e radicali. + Che un problema militare esista in Italia, non_ vi ha ormai alcun dubbio. Troppe e troppo gravi e palesi sono le manifestazioni, pc1~ dub~tarne anc~)l?· Ma se v' è alcuno che tutto c10 1gnon, penetri 111 una Caserma assista ad una istruzione militare, vada ad una ~sercitazione di marcia, interroghi un ufficiale e conoscerà tutta la veri ta dolorosa.
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