22 RIVISTA POPOLARE alternativa che questa; o l'Austria occupi tutti i Balcani o Austria e Russia se li dividono, protesta che questa soluzione significherebbe prima, il sacrificio delle nazionalità Balcaniche ali' Austria e alle Russia; secondo, una guerra fra Austria e Russia dalla quale, probabilmente, la Russia uscirebbe viltoriosa · ' terza, che la Russia padrona di Costantinopoli, e l'Austria, o la Germania, di Salonicco la potenza della Grande Bretagna correrebbe grave pericolo e sarebbe seriamente minacciata nell'Egitto prima e poi anche nel possesso del!' lndia. Lord Salisbury gli disse allora queste precise parole ((Certo non mi piact!rebbe vedere la Rus:.ia pa<irona dei Ba:cani, ma una cosa è certa, l'Inghilterra non farebbe la guerra per impedire alla Russ:a di diventare padrona di Costantinopoli ed anche ddla Penisola Balcanica. Sempre meglio i Russi dei Turchi n. Ma, naturalmente, come già vi ho detto il nostro ideale col quale meglio s1mpatizìamo è una federazione dt!lle popolazioni Balcaniche. La salvezza di queste popolazioni può sola venire ed essere assicurata allora della concorde azione delle nazioni Balcaniche medesime n. E questo pensiero di Salisbury, che era lo stesso di Gladstone è oggi il pensiero della maggioranza degli uomini di Stato e dei più chiari uomini politici Inglesi (Fortnightly Rei•iew - dicembre 907) + Edward C. Bron 1c - L' accordo Ang·lo-Russo per la Persia - L' opinione che i P1::rsiani hanno a proposito dell'accordo Anglo-Russo può essere desunta dalle conversazioni con loro, dalle loro lettere, dai loro giornali. E' doloroso •· vedere quanto, in Europa, sieno ignorate le vere condizioni della Persia, ed a qual punto sia ora giunta l'azione moderna in quel paese. Con l'apparire delle istituzioni parlamentari, la stampa Persiana è aumentata ed h11 enormemente progredito. Un Persiano che vive a Parigi, è corrispond(!nte d'un giornale persiano ed è al corrente di ciò che si pensa e si stampa, ora in Persia: il sentimento generale è che se la Persia dovesse cadere sotto il controllo di qualche nazione Europea, con tutto il cuore e l'anima preferirebbe l'Inghilterra a qualsiasi altro stato Europeo, come più di qualsiasi altro Stato Europeo detesta la Russia. Poichè sarebbe dolorisissimo che i successori di Duria dovessero diventare la preda della più barbarica fra le nazioni, cioè dei Russi. In una conversazione tenutasi a Parigi fra persiani il sentimento dì tutti fu ali' unisono nel respingere anche la più lontana idea della possibilità che la Persia possa cadere nelle mani dei Russi. [ presenti a quella conversazione espressero tutto i I pensiero che mai i Persiani si assoggetterebbero al dominio di quella barbarica e tirannica nazione. • Noi - disse uno e gli altri non contraddissero - noi uccideremmo prima le nostre donne ed i nostri bambini, e i nostri servi prima di morire noi stessi. La ""' Russia potrebbe impadronirsi di un paese deserto, Ma state pur certi che finchè vivrà un uomo di razza Persiana, la Russia non arriverà a possedere un palmo del nostro suolo n. Il Hablu' l-Matin, il più notevole giornale pt!rsiano, descrive come, sotto il pretesto di mantenere o garantire l' integrità e l'indipendenza della Persia I' Inghilterra e la Russia si sieno accordate per trasformare la Persia in un secondo Egitto. Il risultato sarà, naturalmente, la snazionalizzazione della Persia, la sparizione di una nobile e progressi va nazione dal numero dei paesi liberi ed indipendenti. Ma la previsione del giornale persiano sarà poi giusta ? Vorrà il partito liberale, che è ora al potere in Inghilterra, smentire i suoi principii e consentire alla soppressione di una nazione che si è messa, ora, su la via della civiltà e vi procede molto più rapidamente che non vi proceda la stessa Russia? Questo non pare probabile, ed è certo che l'azione dc:11'Inghilt1::rra tenderà sempre a frenare ed impedire il s st.!ma de,!' assorbimento che la Russia metterebbe ·:olenliçri in pratica, a proposito della Pèrsia. ( Tlle A lbany Review - Decembre 1907). + G. Novicow : La Jog·fca dell' Imperatore Gug;ltehno I giornali in dicembse scor:,o pubolkarono una intervisu dell'Imperatore di Germania, nella quale egli sosteneva la necessità di una grande flotta per <lift:ndae le colonie ed il ccmmercio dei teJeschi e mostrare ai paesi scmicivilizzati tutta la potenza della Germania. Nulla di più nebuloso e di meno logico di queste dichiara zioni. La Germania poté mandare le sue truppe contro gli Hèrreros senza che la sua flotta avesse avuto bisogno di difenderla contro chi-:chesia. Chi sono poi i paesi semi<.ivi!izzati: i Tùrchi, i Persiani, i Marocchini, i Siamesi, i Cinesi ? Colla Turch;a essa commerciava senza bisogno di corazzate di 20000 tonnellate. La Persia, il Marocco, il Siam non hanno flotta. La Cina ha una flotta meschina e gli ostacoli che v'incontra il commèrcio (xenofobia, dogane interne, cr,mmissione dei mandarini ecc.) non si possono vincere a coipi di cannone. Se considera comè paesi semicivilizzati le repubbliche dell'America latina, I' Imperatore sa che la dottrina di Monrae le copre delta sua difesa eJ egli non credo che voglia dichiarare guerra agli Stati Uniti. Si dice che più si sviluppano il commercio e le nevi mercantili e più navi da guerra occorrono. Ma se il commercio vuole difenderlo contro i forti , cioè contro g!i Inglesi ed i Nord-americani, la sua flotta non sarà mai abbastanza potente; é già troppo potente se se vuole difl nderlo contro i deboli. Tutte le flotti i~otenti, poi, in caso d: guerra. non ser vono a difendere il commercio contro l'audacia dei corsari. é occ·orrt: una marina più forte a garanzia e difesa delle sue colonie. La marina debole non impedì alla Germania di acquistare delle colonie. Le piccole potenze e i paesi semicivi1izzati nè ptssono, nè vogliono disturbare tale possesso.; le grandi potenze se lo avessero voluto avrebbero fatto opposizione nel primo momento. Ma nè Inghilterra, nè Francia, nè Russia, nè Stati Uniti fecero alcuna opposizione; nemmeno una protesta platonica. Una forte marina, è tanto poco necessaria per il mantenimento delle colonie che hanno colonie il Belgio, senza un sol segno di guerra, l'Olanda, con una flotta insignificante. La preoccupazione adunque, di una potenza che voglia strappare alla Germania le sue colonie è un delirio di persecuzione. Ma le colonie sono davvero necessarie per la grandezza di una nazione ? Ci sono due specie di colonie : quelle di popolamento e quello di sfruttamento. I tedeschi si lamentano ché i propri emigrati si denazionalizzano. Ma le colonie attuali delta Germania non potranno servire mai al popolamento. Nè è necessario che una colonia di popolamento appartenga alla madre patria. Il Brasile serve ai Portoghesi, l'Argentina alla S1,agna, gli Stati Uniti all'Inghilterra, senza che quelli Stati siano più cofonie delle patrie degli emigranti. I tedeschi hanno vera colonia di popolamento nello Stato di S. Caterina senza che il Brasile appartenga alla Germania. Le colonie servono agli uomini d' affari e su questo punto le idee di Guglielmo lI non sono meno erronee. Proprio i Tedeschi, per le loro qualità sono quelli che fanno i migliori affari nei paesi stranieri e nella colonie dei paesi stranieri ! Ma pare che egli voglia praticare il commercio a colpi di cannone. Ma sarebbe utile un commercio siffatto? E il pro-
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==