R I V I ST A POP O LARE 21 Neppure la proposta del Bryan è accettabile. Egli perora per la indipendenza delle Filippine, meno Mindanao e l' arei pelago d'folo. L'in iipenJc:nza diventa irrisoria se si considera la vastità delle regioni che ne sare :,bero es.: lu, e. Anche la proposta del giudice Blount dl.!ve :essere esclusa. Dare la indipendenza pretendenJo garantirla con una occupazione armata non risolve, anzi aggrava i 1 problema. Infatti è stato riconosciuto che il miglior metodo per mantenere in pace le Filippine era di organizzare la polizia Filippina ed a questo affidare il mantenimento dell'ordine. Cadono dunque le pessimistiche considerazioni del Blount, le sue al1..:sioni alla campagna presidenziale. Bisogna tener conto 1.:he da .:be ·il governo civile è stato inaugurato alle Filippine non vi è più censura su la stampa ed i Commissari invia ti degli Stati Uniti hanno governato il paese con i sensi ed i metoJi della più larga democrazia . contrariamente alk dichiarazioni dd Blount. La soluzione che presenta il senatore Necolando si inspira ai fatti ed alla situazione attuale. Ogni ministero degli Stati Uniti ebbe a studiare la questione se gli Stati Uniti potevano assumersi il carico di tutori del popolo Filippino. La commissione che negoziò la pace con la Spagna tratt6 l'acquisizione delle Filippine. Il Presidente ed il Senato ratificarono il trat tato su queste basi. li compito degli Stati Uniti è riassunto nelle parole pronunziate dal Mac-Kinley: « I Filippini sono nostri ma non per essere sfruttati, bensì per es~ere sviluppati, educati, resi atti al governare se stessi ~ Root, Roosevelt , T ~ft hanno conti - nuamente dichiarato lo stesso. Ma possiamo noi abbandonare questa tutela solo perchè alcuni pensano che la truppa non dovrebbe essere impiegata a sedai e disordini, o perchè si dice che il mantenerla fa il gioco elettorale di Roosevelt, o perchè si dice che il commercio delle F 11ippine con noi è inferiore a ciò che si era sperato ; o perchè si spera che le orde di emigranti cinesi daranno impulso a questo commercio? Come dato di fatto, il progresso nel miglioramento del paese è enorme. Si sono costruite strade, ponti edificii pubblici; si sono estirpate malattie coniagiose ad uomini e animali; sviluppate istituzioni scientifiche, data la possibilità di educazione a un mezzo milione di ragazzi prima inalfabeti, si sono organizzati i servizi municipali, provinciali e giudiziarii ed in tutto ciò impiegati ed ufficiali sono in massima parte Filippini. li diritto di riunione, di parola, di associazione , di Stlìmpa sono ~tate riconosciuti e praticati ; la finanza è stata assicurata e consolidata, una Assemblea Legislativa, i cui membri eletti dal popolo, sono Filippini è stata costituita. Forse abbiamo corso un po' troppo; forse il nutrimento di lib;rtà dato ai Filippini era ed è troppo forte perchè possono digerirlo, ma non si può dire che gli Stati Uniti abbiano negletto il loro dovere e che i Filippini sieno stati defraudati del loro diritto. Alcuni gio~nali Filippini affermano che tutti i Filippini desiderano l'indipendenza. Non è esatto. Nelle elezioui del 30 luglio scorso notarono 9780 3 elettori : l' 1 e 4/ 1 o per cento degli iscritti. Il popolo Filippino tacque. Anche ti partito cattolico, che alle Fiiippine è p1tentc ccnsidera come disgrazia per i Filippini che gli Stati Uniti abbandonarono le isole. Anche i piu notevoli Filippini considerano che concedere ora I' indipendenza sarebbe_ riportare il paese al caos e alla rivoluzione. Un altro fatto che milita contro la indipendenza assoluta delle Filippine è la impossibilità che hanno le Filippine di garantirsi contro una aggressione straniera. Fu proposto per ovviare questo pericolo , che le Filippine fossero garantite e neutralizzate da un trattato internazionale; ma non è probabile che gli Stati Uniti vogliano accettare questa soluzione; anzi è certo che de~li Stati Uniti non sarà neppure presa in considerazione. C' è un precedente che obbliga gli tati Uniti a non tener conto della proposta. Nel 1889 a Berlino fu firmato il trattato che neutralizzava la indipendenza delle isole Samon; ma dieci anni dopo le isole Samon erano diventate un possesso della Germani , gli Stati Uniti possedevano la piccola Tutuila, e Pago Pago e l'Inghilterra aveva ottenuto in compenso dei suoi diritti che abbandonava altre sfere d' influenza nel Pacifico nel Sud-Africa. Senza tener conto dell' esempio che ci è offerto dall' Egitto, diventato praticamente, una colonia [nglese. Non rimane dunque altra via che continuare nella tutela delle Filippine da parte degli ·Stati Uniti finchè - senza fissare una data - il popolo sia diventato atto a guidare e governare se stesso; atto finanziariamente a mantenersi un govi:rno quando la questione della indipendenza divc:nterà possibile. Ma allora forse, il popolo sarà anche più d'ora desideroso di tenersi unito dalla grande repubblica Americana, e di riceverne il largo, simpatico ed altruistico aiuto. (North American Review, Decembre 1907). • Chedo Nijatovich Lord Salisbury ti pacificatoreNon è storia d' oggi, nondimeno queste conversazioni avute con Lord Salisbury nel 1885 e dopo in quel periodo critico ùurante il quale la Rumelia fu unita alla Bul 5 aria, e la Serbia s'avviò alla guerra per assicurarsi un compenso territoriale a spesa della Turchia, non saranno senza interesse oggi che è possibile raccontarli quali documenti e materiali storica. I membri della P,.ìsa,·osa leugue saranno catamente molto sorpresi da ciò che legeranno, essi che hanno considerato Gladstone come un traditore a proposito della sua politica contro la Turchia Europea ; eppure tanto quanto è possibile sapere il Salisbury fu il primo fra gli uomini di stato Britannici che dopo la guerra di Crimea cercassero una intesa con la Russia ed uniformassero a questo intento la loro politica. In una occasione fu osservato dall' A. che il trattato di Berlino creò delle condizioni anormali nei Balcani e che sarebbe opportuno che la politica Inglese fosse più in armonia con la evoluzione politica di quella parte del mondo. Lord Salisbury confermò la opinione del Mijatovich affermando che il Trattato di Berlino è artificiale. Creò situ~zioni artificiali che probabilmente non potrebbero resistere ali' urto del tempo. Affermò anche essere ben radicata opinione che la migliore politica per i Balcani stava nella formula enunciata già da Glad. stone << I Turchi devono essere messi fuori l'Europa, armi e bagaglio n sfortunatamente la questione d' Oriente è così complicata è il sistema Europeo tanto artificiale che il minidegli Esteri di S. M. non può mettere in pratica la politica eh' egli pensa essere unica e sola atta a risolvere naturalmc::nte le quistioni del paese. Quando nel 1885 la Rumelia proclamò la sua unione con la Bulgaria Lord Solisbury fece notare ali' A, ricordandogli la cntica dei Trattato di Berlino, che il fatto nuovo che interveniva era il correttivo naturale della artifiziosità del Trattato di Berlino. Gladstone era probabilmente a quc&to proposito assai più entusiasta ma cc::rtamente non meno caldo partigiano della unione delfa Rumelia alla Serbia di quel che lo fosse Salisbury. Quando il Mijatovkh nel 1900 partì per visitare i Balcani ebbe una lunga intervista con Salisbury il quale gli osservò che tosto o tardi i Turchi dovrebbero abbandonare il territorio Balcanico e allora chi potrebbe, chiedeva ii ministro Inglese, aasicurare l'ordine e la pace in quella regione? Una unione delle diverse popolazioni Balcaniche risultando impossibile, per le gelosie e le nemicizie delle popolazioni stesse, la migliore soluzione sarebbe forse, che l' Austria occupasse l'intiero territorio Balcanico. Nè, secondo Lord Salisbury vi sarebbe altra
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