Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIV - n. 1 - 15 gennaio 1908

10 RIVISTA POPOLARE e) Materiale di equipaggiament? e di _arma~e?to vecchio ed inferiore a quello degli altri eserc1t1; d) Sistema di contratti e di forniture poco garantito da frodi od inadempienze ; e) Reclutamento (nazionale) inadatto ed oneroso all' erario e alla famiglia; f) Durata del servizio militare, sotto le armi, ancor troppo lunga ; . g) Soldato mal pagato, mal nutnto e sovraccarico di equipaggio ; . . h) Disciplina arretrata ed 1rraz1onale ; i) Servizio gravoso e poco proficuo ; l) Inerzia, ovvero cieca reazione; contro le prevenzioni antimilitariste dei giovani ..soldati; m) Sottufficiali insoddisfatti ; n) Ufficiali inferiori minacciosamente malcontenti ; . o) Dualismo grave tra lo Stato Maggiore e tutta la massa degli ufficiali che da esso ~on pro_vengo~10? p) Assenza di stima. e di ~d~c1a de~h. ufficiali inferiori verso gli attuali _uffic1ah s~pe:t?fl ; q) Grandi unità organiche, supenon 1n numero alle esigenze militari e politiche .del Paese ; r) Mancanza del necessario contingente per l'addestramento proficuo delle unità organiche e dei quadri ; . . .. s) Sistemi di addestramento pnvo d1 ong1nalità, e quindi poco consentaneo al temperamento del nostro popolo ; . . .. t) Incapacità_ del mm1stro_ militar~ .8. ~eggere le sorti di un Dicastero; ed mcompat1b1hta della sua posizione gerarchica, variabilissima, con la sua qualità suprema di giudice e duce. •· ALTARIVA 11 nuovo'' trust ,, n1arittin10 e le futureconvenzionipostali La Camera riprenderà presto la discussione sui nuovi servizi postali marittimi. Il dibattito futuro, come quello passato, sarà molto interessante dal punto di vista accademico. Praticamente, sarà in altro affare. Nel campo pratico, infatti, gli armatori han già erette le forche caudine sotto le quali passerà lo Stato, coi 91 articoli dell'attuale progetto di legge e coi 17 gruppi di linee in esso contemplate. E dire che gli artefici delle convenzioni future credevano di avere preservato il bilancio dello Stato contro l'opera manopolizzatrice di coloro, che non sanno vivere all'infuori della generosità pecuniaria dell'erario italiano. La Commissione parlamentare del Governo han :molto sudato sulla di zione degli art. 17 e 18 del disegno di legge, articoli che vorrebbero essere di una grande efficacia preservatrice, mentre non sono che di una ingenuità infantile. L' art. 17, quasi testual mento , prescrive : Che l'aggiudicazione delle linee sarà fatta a cittadini italiani o a società italiane costituite in Italia, per gruppi di linee e col mezzo di licitazioni pubbliche o private. Ciascun gruppo di linee sarà aggiudicato a chi offrirà il maggior ribasso nella sovvenzione ad esso assegnata o, a parità, a chi presenterà migliori garanzie di materiale e di servizio. In caso di diserzione dell'asta, il Governo è autorizzato a procedere per trattative private o potrà invitare le Compagnie a ripartirsi fra loro le linee previste nel progetto di legge. Nel caso che anche questo tentativo venisse a fallire, una parte delle linee marittime sarebbe affidata all'azienda. ferroviaria (1). L'art. 18 il quale vorrt>bbe essere il più severo, dispont, che: e Ove il Governo abbia fondata ragione di riteuere che la diserzione del le aste sia dovuta ad intese ad accordi di qualsiasi specie fra i concorrenti può, in danno di coloro che a questi accordi abbiano preso parte, annullare con docreto motivato, su conforme parere del Consiglio di Stato e sentito il consiglio dei ministri le aggiudicazioni avvenute. In tal caso si potrà procedere a nnove aste mutando, ove occorra, la composizione dei gruppi >. Sarà bene avvertire, co8i cl i passata, che la minaccia. di estendere l'esercizio ferroviario ad altre linee oltre a quelle per la Sicilia e la Sardegna, non potri\ avere alcun effetto pratico. Non è nemmen certo che le ferrovie dello Stato possano disimpegnare prontamente e bene i servizi tra il continente e le iso1e maggiori; è dunque più che mai difficile che possono assumnre l'esercizio di altre linee, le quali non richiederebbero minori cure e spese. In quanto all'art. 18, sarà facile dimostrare l'inefficacia lsua. I rigori di esso sono subordinati agli accordi tra le varie società di navigazione, che avrebbero potuto partecipare alle aste. Ma tali accordi presuppongono alla lor volta l'esistenza di va,rie compagnie autonome affatto indipendenti le une dalle altre e quindi del tutto libere nei loro atteggiamenti. Ora l'esisteuza di tali società manca del tutto in Italia, manca oer l'azione monopolizzatrice della Navigazione gene'rale italiana, la quale ha saputo togliere all'art. 18 ogni va• lore punitivo Com'è noto, questa Società nacque dalla fusione delle Compagnie Florio e Rubattino, le quali già esercitavano le linee sovvenzionate. L' unione fece si r.he i servizi marittimi , da allora in poi, fossero affidati esclusivamente alla Navigazione gene1'ale italiana, la quale ancora oggi li esercita e non pare affatto disposta a cederli ad altri. Anzi, si è sicuri che le apparterranno anche nell' avvenirt,, poichè ha saputo assorbire le società concorrenti, costituendo cosi un più forte i'rust marittimo. La maggiore tra le nostre società di navigazione è stata sempre intollerante di concorreuza. Consapevole forse, che il suo materiale, già vecchio e inadatto,. uon era capace di resistenze vigorose e di energici contrattacchi, si appigliò al sistema, certo più comodo se non economicamente più utile, d'impadronirsi delle compagnie rivali, Nel 1901, comprò il maggior numero delle azioni della società La Veloce, divenne dunque padrona di essa, pur impiegando poco più della metà del suo capitale. Contro uno sforzo relativamente piccolo ottenne un risultato notevolmente grande. Però la Veloce con- (1) Tali linee sarebbero le seguenti: A~cipelago tos~ano, isole Eolie Sicilia e Tunisi, Golfo di Napoli, Ravcnna-Fmme Trieste. E' ciò sempre a prescindere delle linee tra il Conti· nente, la Sicilia e :a Sardegna, le quali, qualunque fosse l'esi~o delle aggiudicazioni avvenire, saranno esercitate dalle ferrovie dello Stato.

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