Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 21 - 15 novembre 1907

562 RIVISTA POPOLARE SOMMARIO: Glt avvenimenti e gli uomini: Noi: (Il regime della violenza - Il processo Nasi - La scomunici ai modernisti - Repubblica docet. La militarizzazione dei ferrovieri in !svizzera - La violenza al Nord e al Sud - Glamici dell' Imperatore - Per una lapide rimossa in Alessandria d'Egitto - La terza Duma - La futura elezi0ne pre~ia denziale Nord-Americana - Cose Inglesi - Per le Riviste delle Riviste - N. C. Emmanuele Gianturco). - La Rivista: La Crisi. (Nel regno delle Borse e dei borsaiuoli) - Dott. NapoleoneColajanni : L'anarchismo mistico di Tolstl)i - Gino Prosperi: - Il femminismo e la questione sessuale - ltivista delle ltlvlste: La tempesta imperialista in Germania (La ~evueJ - Un nuovo progetto per una circolazione monetaria elastica (The Outlooh) - Alcuni enigmi del Giappone (North American Review} - Ricreatori per bambini poveri a Londra (Weekley Times) 6LI ftVVENIJvlENTI e 6LI UOMINI Il regime della violenza. - L'articolo sul regime della viole11za pubblicato nel numero precedente della. Rivista ha prodotto una. enorme impressione tra i socialisti e tra i loro avversari. E ciò si deve soltanto ai pochi pregi ch'esso presentava: alla logica e alla sincerità. Giusto Calvi nel Grido del Popolo e Ivanoe Bonomi nell'Avanti hanno risposto con serietà 8 garbatezza - e sopratutto con grande rettitudine d'intendimenti. Con loro verrà ripresa la. discussione utilissima nel prossimo numero della Rivista. I più rumorosi. socialisti di Napoli, mvece, hanno battuta. altru via, ed alle ragioni, ai fatti, hanno risposto per mezzo del loro giornale , con qualche contumelia e con qualche bassa insinuazione. Non ce ne meravigliamo ed avevamo anche preveduto di peggio. Il sacco dà la farina che ha: essi, che proclamarono traditori tutti i socialisti, da Turati a Ferri, da Morgari a Costa a Prarnpolini, che non parteggiano pel loro sindacai ismo ri voiuzionario , possono ..ingiuria.re, ma non sanno e non possono discutere. + Il processo Nasl.-Lo svolgimento del processo Nasi attira l'attenzione degli Italiani ed un poco - con poca soddisfazione della serietà e della dignità della Nazione - quella degli stranieri. Noi, come abbiamo fatto pel processo Murri e per quello Pal izzolo attenrliamo la. fine per dare il nostro giudizio che sarà, eosi speriamo, improntato alla mas • sima serenità e imparzialità. Il processo Nasi ha continuato a dare occasione alle controversie sul Nord e sul Sud. Nella polemica intervenne il prof. Cesareo dell' Università- di Palermo, che esagerò alquanto i torti dei settentrionali e dette quasi ragione a coloro che della quistione Nasi vorrebbero farne una quistione essenzialmente siciliana. Il grave errore che commettono costoro venne qui altra volta di,nostrato; ma in q nesta occasione venne richiesto telegraficamente dal Gio1"1wled'Italia il parere del nostro di rettore, che lo mandò in una lettera chiara , nella quale si tenta va di mettere le cose a poe~"- Tale ' tera ha fatto il giro della stampa italiana; ma. nel • _erirne la conclusione, ch'eril. assai importante, alcuni giornali hanno fatto dire a Colaj<1.nnil'opposto di ciò che egli aveva detto. Il nr stro direttore riferendosi agli articoli sulla prosperità cresciuta della provincia di Bari , dopo il 1887 affermava eh' esiste già una granr13 solidarietà economica tra. i1 Nord e il Sud; i giornali, dalla Perseveranza al Corriere di Catania , gli hanno fatto dire che tale solidarietà non esiste e bisogna crearla, per farne scaturire la solidarietà morale. La differenza, come si vede, non è piccola. + La scomunica al modernisti. -Pio X segue la sua via con la inflessibilità logica di chi sa ed ha la coscienza di rappresentare un movimento venti volte secolare. Niente conciliazione fra religione e scienza: niente discussione su i miracoli, niente revisione biblica ed evangelica. La chiesa è santa e la scienza è satana; i mir11colinon possono essere discussi senza distruggere il principio stesso della fede: infatti a credere ciò che è provato, provabile ed evidente non c'è bisO'gno di fede: basta. il buon senso; la Bibbia è rivelazione divina; i Vangeli, il quarto compreso, sono opera che non deve e non può essere messa alia. prova della critica storica! O con la Chiesa, ha detto Pio X, ed allora. si deve accettare la Verginità di Maria dopo il parto; il miracolo di Giosuè, la resurrezione di Lazaro, le nozze di Cana e la Transustanziazione; o contro la chiesa. ed allora si può discutere se ]' uomo invece di essere stato fatto e fahbricato con del fango da Dio, sia una. evoluzione del pitecantropo, e si può negare la presenza di Gesù nell' ostia consacrata , e si può dire che i sei giorni della bibbia sono sei Jom e rappresntano sei epoche geologiche di milioni di anni ognuna; si può tutto questo ed altro ancora ; ma io, Papa, io custode supremo della. rivelazione, della tra.- dizione, del dogma; io che credo e debbo e voglio far crederE1alla Genesi come rivelazione divina, ai miracoli come opera dell'Eterno, ai Vangeli come continuazione, in tutta la sua integrità della prima rivelazione, io Papa, scomunico. Tolgo il frutto marcio dal grembo della chiesa: taglio dall'organismo vegeto e vivente, il membro putrefatto, e vi scomunico modernisti, e poichè voi non osa.te dichiararlo, per voi io lo dichiaro: Voi non siete cattolici; e vi colpisco I • Questo il ragionamento che scaturisce dalla Enciclica Pascendi , dai provvedimenti al Vescovato , e dalla recente scomunica. E chi oserebbe dar torto a Pio X? Noi comprendiamo bene che i modernisti si trovino ora in cattive acque; ma noi che siamo amici e partigiani di sincerità non possiamo che plaudire all' operato del Papa. O per la chiesa ed allora, tornare indietro . negare la scienza, accettare l' assurdo - del resto il credo quia absurdum è appunto, il fondamento della fede - e tacere: dire la messa, l'ufficio dei morti, e raccontare alle madri che Maria , dopo fatto un figliolo era più vergine di prima: o uscirsene dalla chiesa: perchè la Chiesa è quella e non altro; afferma non ragiona; crede non discute. E ci piace anche perchè l' atteggiamento netto e chiaro di Pio X taglia le gambe a molti vagellanti che nel modernismo trova vano il modo comodo di accendere un cero al diavolo e un. altro a Sant'Antonio. Si stava creando ora un movimento neo-cattolico di molto dubbia sincerità. Ci si trovava di fronte, sia detto senza alludere affatto a Don Romolo Murri, a Tyrrel , a Loisy , ci si trova va ad aver che fare con dei fìlosofastri che trovano comodissimo per stare di quà e di là, accordarsi al modernismo e sotto la veste di modernisti d'avanguardia. , o di scorta, cacciavano una terribile confusione di definizioni, di discussioni, di metodi nella politica e nella filosofia; e non c' er più mezzo di discutere perchè non si sapeva , nè si riusciva a sapere con chi.J si~aveva ·a che fare: scacciavano via da tutte le parti cattolici a mezzo ; mezzo protestanti: agnostici di quà, teisti di là: Pio X

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