Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 18 - 30 settembre 1907

RIVISTA POPOLARE - 487 dare agli am1c1 nostri la sottoscrizione delle azioni pel futuro giornale. Ma egli non si limita a ciò, ma rampogna amaramente i repubblicani che possono e non sottoscrivono; ha parole di ammirazione per alcuni centri - specialmente della Romagna - nei quali il partìto repubblicano è rappresentato da lavoratori poveri e che pure sono stati i più solleciti e i più generosi nel sottoscrivere; esprime, infine, la propria meraviglia per la mancanza assoluta o per la scarsezza di sottoscrittori in alcune regioni d' Italia. Qui vogliamo completare le sue notizie colla nostra esperienza, che dura da oltre dodici anni, cioè per la durata più lunga che sinora abbia avuto in Italia una rivista repubblicana. Cominciamo con una constatazione. Quando Antonio Fratti e Arturo Catelani ci proposero la fusione della loro Rivista popnlare colla nostra noi accettammo di gran cuore per molte ragioni, che si comprendono facilmente ed anche nella speranza - perchè nasconderlo ? - di fare un buon affare, perchè credevamo di averci assicurato 1500 abbonati nuovi di un colpo. Ebbene, a capo di due anni dei 1500 abbonati reclutati quasi tutti nelle regioni più repubblicane d'Italia - Marche, Umbria, Romagna, Emilia, Toscana ecc.-trasmessici dai nostri cari amici e dalla vecchia Rivista popolare non ce ne restò che appena un centinaio. Agli altri fu sospeso l'invio della Rivista perchè ci truffarono lo abbonamento di uno o più anni; tra i truffatori ci furono personalità notissime del partito e qualcuno anche in condizione ec'onomica eccellente. Furono pochissimi coloro che pagarono e lealmente disdissero l'abbonamento per motivi spesso curiosi: qualcuno ci ~crisse che la RiJ,ista nostra era troppo dotta .., qualcfle !t~tro non la trovò abbastanza repubblicana .., e non mancarono coloro che ad essa rimproverarono la difesa assidua del mezzogiorno ... Le nostre osservazioni sulla distribuzione geografica degli abbonati possono completare i rilievi di Ghisleri sulla sottoscrizione delle azioni pel giornale quotidiano; e sono osservazioni, che addolorano. Nei grandi e medi centri gli abbonamenti nostri hanno colore politico netto e sono abbastanza numerosi a Milano, Genova, Roma, Parma, Sassari senza alcun rapporto o proporzione colle rispettive regioni; infatti li abbiamo scarsissimi nella Lombardia, nella Liguria , nel Lazio, in Sardegna: i famosi Castelli Romani dove sono tanto numerosi i repubblicani non ci danno un solo abbonato; qualcuno prese l' abbonamento.... ma non pagò. Vergognosamente scarsi sono gli abbonati in alcune regioni, nelle quali sono numerosissimi i sodalizi repubblicani come nelle Marche e nell' Umbria. Nell'Umbria abbiamo avuto noti repubblicani che hanno ripreso più volte l'abbonamento o che han no mostrato carattere ... nel non pagare. Nelle Romagne possiamo lodarci di avere un buon numero di abbonati solo a Ravenna ed a Faenza e in altri piccoli centri della stessa provincia. Non parliamo del Veneto e del Piemonte: ivi gli abbonati sono per così dire sporadici ; e i più prendono e pagano la Rivista popolare non perchè repubblicana, ma nonostante il suo colore politico. Curiosissimo il caso di alcuni collegi, che furono o sono rappresentati da deputati repubblicani ; ad esempio Rovigo, Molfetta, Lugo, Corato, MinervinoMurge, Pisa, Rimìni, Cesena, Livorno, Rocca San Casciano, Ancona , Pesaro , Terni, Pavia, Sondrio, Chiavenna ecc:... lvi o non abbiamo nemmeno un solo abbonato come a Rovigo; o ne abbiamo uno solo come a Lugo , a Rimini ed a Molfetta o pochissimi: da contarsi sempre sulle dita di una sola mano! Da queste constatazioni d'indole amministrativa si potrebbe assurgere a considerazioni politico-morali non prive di utilità , che rimandiamo a qualche altra volta. Per ora continuiamo nella nostra escursione geografica. Molti amici nostri del settentrione potranno pensare che il mezzogiorno e la Sicilia da noi difesi sempre in nome della giustizia assicurino la base della Rivista popolare, ed essi s'ingannano. Abbiamo attualmente buon numero dì abbonati a Palermo, a Catania, a Napoli, ma appartengono alle classi colte, che la leggono senza intendimenti regionali. Aggiungiamo, a conferma della precedente osservazione, che a Messina dove sono più numerosi che nelle altre due grandi città dell'isola i repubblicani abbiamo il minor numero di abbonati. E' verissimo poi che in dodici anni di vita, per le relazioni personali di chi la dirige, la Rivista popolare ha avuto un numero veramente considerevole di abbonati nel mezzogiorno e nella Sicilia ma pur tro.ppo la qualità non corrispose alla quantità. Sicchè tra diecimila abbonati circa che in tale periodo ci truffarono, circa ottomila appartenevano per lo appunto al mezzogiorno ed alla Sicilia I Nel sistema disonesto di prendere l'abbonamento ..... per non pagarlo, di fronte all' amministrazione della Rivista hanno il primato Andria, Trani e Salerno e le tre provincie della Calabria. Perciò ci sono state più utili quelle provincie, nelle quali la nostra pubblicazione si può dire che non penetrò mai, come Benevento, Avellino e alcune altre del Veneto, del Piemonte e della Toscana. Un'ultima dolorosa constatazione dobbiamo e.vogliamo fare. Il partito repubblicano ha nelle sue !ìla uomini colti e d'ingegno, scrittori di raro valore ; ma la loro collaborazione si è fatta sempre desiderare. Li abbiamo pregati ripetutamente di onorarci dei loro scritti; abbiamo offerta la modesta ricompensa pecuniaria, che può dare una rivista italiana come la nostra - mai inferiore a quella che le altre danno. Ma non siamo riusciti a farci contentare; i più ci hanno risposto che non avevano tempo. Ma il tempo non poche volte lo hanno trovato per pubblicare a:it.icoli in giornali diffusi, ma non repubblicani. Nè la loro condotta possono giusti!ìcare colla divergenza delle op1moni perchè in queste colonne la libertà delle opinioni è rispettata sino all' inverosimil~. . . . Di questa mancata collaboraz10ne degli scnttop repubblicani, specialmente settentrionali, ci rammarichiamo vivamente di più che del mancato concorso pecuniario. Vogliamo augurarci che sorgendo il giornale quotidiano essi si mostrino più generosi nell'accordargli il loro contributo intellettuale. Noi 1\i nostri abbonati - Riceviamo continuamente dagli abbonati richiesta dei nume1·idella Rivista Popolare 11 e 12 dell'annata XI. Rammentiamo ai richiedenti che quei numeri costituiscono il fascicolo speciale consacrato alla mem01·ia di Giuseppe Mazzini. In detto fascicolo la nume1·azione delle pagine segue quella <!,ella Rivista, per comodità degli abbonati che fanno rilega1·ein volume le annate._ Abbiamo ancora disponibili pochi esemplari di detto fascicolo, di oltre cento pagine, 1·iccamente illusfrato (lo diciamo pei nuovi abbonati); che la nosfra amminiMtrazione può cedere a L. 1.f>O ognuno.

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