304 RI V I S T A P O P O L ARE fuori di moda, i socialisti vinsero facilmente in molti distretti della Boemia della Bassa Austria e della Moravia. Ad Eger il socialista Doetz ha vinto il famoso pangermanista e reclàmista Schoenerer. [ social-cristiani condotti dal Lue 6 er ed estremamente popolari per il loro ignominioso metodo di spionaggio antisemitico, opposero ai socialisti forze_ eguali se non superiori. I mandati dei progressisti liberali, spersi, impotenti, saranno costretti ad unirsi alla maggioranza governativa che gii antisemiti riusciranno a formare allo scopo di rinforzare la resistenza contro il nemico comune: il socialismo. Di un colpo la lotta dal dominio nazionale sarà trasportato in quello sociale. I deputati socialisti imporranno problemi ali' attività della camera la quale non potrà essere indifferente di fronte all' omogeneità di una importante minoranza. Tali problemi si trovano formulati nei trt: ultimi congressi generali dei socialisti appartenenti alle diverse nazionalità che formano l' Austria. La conquista dc i pubblici poteri restando alla base dei metodi d, emancipazione operaia, il gruppo socialistà propugnerà la riduzione della durata del servizio militare, la laicizzazione dello Stato divorato Jal clericalismo più intollerante e oscurantista. [ socialisti denunzieranno la parte grottes ·a di granJe potenza che la dinastia vuol far rappresentare all' Austria. La megalomania che vuol realiuare la Gross Oesterreich è causa del dualismo e dell'accrescimento dei rovinosi pesi militari. Se socialisti ed antisemiti saranno divisi in tutte le questioni quella dd compromesso coli' Ungheria li unirà certamente. Al congresso socialista tenuto nel novembre: 1903 a Vienna , fu nettamente affermato che se I' Austria è arist'ocratica, imperialista, espansionista, armata fino ai denti, lo è per le rivalità formi Jabili delle nazionalità che la compongono. Non vi sarebbe bisogno di un grande esercito m una monarchia che non ha nulla da temere dai suoi vicini. Il sistema dualistico vale ancora meno economicamc:nte i carichi che impone. Una unità indissolubile è un vano sogno : il sistema dualistico dev'essere abolito. I sociali cristiani, dal canto loro, clt:siderano la <lisso luzione del patto austro-ungarico perchè gli << ebrei magiari 11 sono per loro i paclroni della presente Ungheria e ogni intesa è impossibile con una razza (( malede.tta n. Una grande maggioranza si opporrà , perciò, ad ogni concessione agli Ungheresi, coi quali è meglio romperla - a meno che la politica centnilista verso la quale il blocco dei clericali ed antisemiti sarà certamente condotta non esiga per garentire la sicurezza della dinastia una stretta alleanza col blocco dei centralisti che la riforma elettorale inevitab le creerà ugualmente in Ungheria dove la vittoria dei socialisti avrà effetto salutare. Un'atmosfera di lt:nta decomposizione politica regna in Ungheria ove imperano i tristi rinnegati dei partiti popolari. In Ungheria più che in Austria, la Corona conta di schiacciare la opposizione nazionale. Il suffragio universale sembra da questo punto, un sistema infallibile. Ma anche nella Trasleirana provocherà il risveglio delle masse e uno scompiglio nei partiti che permetterà la sostituzione delle quistioni d' interesse ge nerale alle questioni nazionali d'interesse puramente oligarchico. L' idea del federalismo , penetrata e trasformata dalle idee sociali democratiche, opporrà forze sempre nuove al vecchio centralismo di Aymerle, Anesperg, Gautsch, al quale il voto universale dà un colore propriamente nero; a quella idea ap. partiene l'avvenire di una parte e dell'altra della Leitha. L'avvenire dei due paesi è quello d! affrancarsi da un nefasto regime militaristico e di contribuire , ciascuno indipen . dentemente, all'evoluzione sociale dell'Europa. Invece di ispirare inquietitudini mortali a coloro che temono una divisione catastrofica dell' Austria degli Absburgo, il regime parlamentare nuovo nella Cisleitana, rassicurerà completamente. L' ((equilibrio europeo 11 avrà tutto da guadagnare da una lotta ingag 5 iata oramai sul vasto terreno economico e sociale e non più sui trattati nazionali. Questo cambiamento fondamer.tale in Austria avrà una ripercussione diretta, prima sulle piccole nazioni alle quali la r!::Onarchia dualistica, col pretesto di servire di appoggio e di contropeso, s' imponeva in modo abritario e brutale. La Dalmazia da una parte, la Bosnia Erzegovina dall'altra, potranno scuotere 11 giogo di un' amministrazione oscurantista e dis.r,otica. La Serbia sentirà dissipare l' incubo doganale che la opprime 1a schiavitù economica che spegne ogni sua speranza. La Ma-· cedonia autonoma presenterà ben presto un po' più di buona volontà a progredire. In Rumenia il ricordo della tempesta re cente costringerà le -Classi possidtnti, assolutamente padrone a trarre un insegnamento dalle elezioni cisleitane. Lo czarismo · bacato di Nicola Il e I' imperialismo teatrale del Ka;ser non si puntelleranno più sulla speranza di una Santa Alleanza. Le alleanze e le entente tra le potenze saranno meno improntate _ ad uno spirito bellico,o ed offensivo. Per riassumere: la vittoria dei socialisti austriaci è un gran sollievo per la coscienza europea che vuole la pace ed il pro• gresso nel mondo. L'antica inespugnabile fortezza del feudalismo dovrà inalberare una ban::liera sulla quale il simbolo amburgese resterà nero con macchie rosee , ma di cui il fondo non sarà più nero , ma rosso. ll radicalismo socialista e la reazione occulta si disputeranno i suffragi della maggioranza incessantemente. Nello stesso momento in cui il successo della democrazia apparirà più incerto l' Austria, che ha consentito a rinnovarsi , sarà ben lungi dal dissipare le speranze che si son poste in essa. (Le Courrie1· E:uropeen, 24 maggio). ♦ Charles. A. Conant - Il nostro dovere in Cuba.- Gli Stati Uniti hanno un dovere verso Cuba specificato nel trattato con la Spagna ed appunto dalle due Camere degli Stati Uniti, s'impegnarono a mantenere l'ordine, durante l'occupazione americana di Cuba, ed il governo dichiarò che terminata quella occup~zionc, farebbe presente il medesimo obbligo a quel medesimo governo che sarebbe stabilito nel - I' isola; e più tard. nel 1901 questo obbligo che si era assai accentuato ncl1' emandamento Piatt alla legge p.!r il biianci0 della guerra , dove fu detto; che il governo di Cuba acconsente all' intervento degli Stati Uniti per la conservazione della indipendenza Cubana, ed al mantenimento di un governo a.teguato alia protezione deJla vita, della proprittà e della libertà individuale; ed in seguito a questo compromesso che le truppe degli Stati Uniti occupano Cuba e che un go - vernatore straordinario Americano governa quello Stato. Ora è impqrtante sapere fino a qual pu11to gli Stati Uniti debbono interessarsi delle condizioni politiche ed economiche in Cuba. Basta un breve soggiorno in Cuba per accorgersi che non soltanto i mercanti americani, ma anche i tedeschi, inglesi, francesi e spagnuoli si sentono più sicuri sorto il governo degli Stati Uniti che sotto un. governo mdigeno. _Nè qui si tratta di nna quistione di rnzza, la quasi totalità della popolazione Cubana ha sangue negro nelle vene. Nè ciò costituisce per essa una ragione o un coefficiente d' inferiorità. La vera questione è di sapere se il vero governo dell'Isola d~ve essere o nelle mani di gente che possiede qualche cosa o di coloro che per lunghi anni di vita nomade, hanno perduta la volontà di lavorare, ed il senso di responsabilità civile. I governatori di Cuba sono determinati a che il governo dell'isola non cada nelle mani di questa seconda classe, non c' è però un grande pericolo che questo precisamente accada se l' ordine non sarà mantenuto da una salda ma110. 11 Presidente degli Stati Uniti dichiarò che gli americani ·abbandonerebbero Cuba non appena le condizioni lo permetterebbero; I! ne lascerebbero il governo al popolo Cubano, in
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