Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 7 - 15 aprile 1907

172 RIVISTA POPOLARE « Il diritto sindacale è 8va11ito, la riserva è restata. E sotto quale forma ! >. « La legge del 1864 sopprimeva gli articoli de_l Codice proibenti le coalizioni. Il progetto c~e _da_a1 fL~n: zionari i diritti che appartengono a tntt1 1 c1ttadm1 ristabilisce, aggravandole, le penalità _contro le coalizioni, per ciò che concerne i funzionari>. . . < Il legislatore, infatti, non procede, come suol d1rs1, avec le dos de la cuiller. Si dà un anno di p1·igione per auere rifiutato, simultaneamente con alfri, la sua coope1·azione al servizio pubblico al quale si è addetti, cioèper m;ere fatto uno sciopero. Sei mesi per avere provocato altl'i a questo 1·ifiuto con parole, scritti o minacce, per avere dichiarato: Noi dom·emmo metterci in isciopero I " Il Brake conchiude che si promette, nei moti vi della legge, di garentire i funzionari contro l' arbitrio, che qualche volta è tollerante e si sostituisce la tirannia legalizzata. Un altro deputato socialista, Maurice Allard, nella stei;sa Ihirnanitè del 28 marzo torna alla carica ne!lo stesso senso e se la prende maggiormente col compagno 1uinistru Viviaui. E se tutto questo non bastasse, al funzionario della Biblioteca di Brera raccomandiamo di leggere in un giornale della sua Milano, nel Con·ie1'edella Se1·a del 1.0 aprile, nella prima. colonna della 2.a pagina eiò che vi è ::;critto sotto il titolo: Protesta violenta degli impiegati pubblici per la difesa def di-ritti-sindacali. La violenza del linguaggio che adopera il Comitato centrale pe1· la difesa del diritto sindacale dei salm·iati dello Stato, della P1·ovincia e dei Comuni è degna del Manifesto-menzogna della Federazio:n.e,,- La forma è alqnanto più accentuata; ma nella so• ::;tnnza. c' è più sincerità e più onestà: i funzionari fran- ,.c, esi parlauo nel proprio interesse, ma non imitano nella sfacciataggine i funzionari di Milano, che parlavan in nome ... del!' agricoltura, del commercio, dell'industria, de~li ufficiali~ dei soldati, dei lavoratori ecc. ecc. Ritorneremo su questa grave quistione. Notiamo intanto che in Francia moltissimi funzionari hanno respinto ogni solidarietà cogli autori del manifesto del Comitato Centrale. + Il trionfo della rettorica. Da D' Annunzio a Pascoli e viceversa. - Le onoranze a Carducci oi mo!t plicano, si centuplicano , si ripetono sino alla sazietà; e si rassomigliano. E' una frenesia; è uno spettacolo che comincia ad essere umiliante. E non solo si commemora Cardttcci nelle bicocche e negli A tenei, ma anche le minuscole cittadine vogliono il loro mezzo busto ... Buono per gli scultori a spasso. Noi uon sappiamo che cosa farebbero gl'ltaliani attuali se tornassero a morire in questo momento Dante, Petrarca, Ariosto, Leopardi, .. Per conservare una certa proporiiione nelle manifestazioni del dolore e dell' ammirazione dovrebbero consacrare alla loro memoria delle piramidi e per dar prova dei loro sentimenti dovrebbero fare cose da manicomio ... Si arriva all' impensabile, poi, supponendo che Omero, Shakspeare, Cervantes, Goethe fossero concittadini e contemporanei degli Italiani odierni ... E noi comprenderemmo ed anche loderemmo l'attuale frenesia. a.mmirativa µer Carducci se ci fosse sincerità di dolore negli oratori , che commemorano, se ci fosse sincerità di a1umirazione in coloro che ascoltano. Le manifestazioni in questo caso avrebbero qualche cosa di utile, di educativo; ed indicherebbero una intellettualità elevata nel nostro popolo, di cui potremmo inorgoglirci. Ma manca la sincerità in tutti e siamo sicuri che l' ammirazione dei retori ed il plauso delle masse avrebbero avuto proporzioni assai più meschine se la Regina vedova a suo tempo non avesse comprato per centomila lire la Biblieteca del poeta e se al poeta non fosse toccata alla vigilia della sua morte il premio Nobel... Noi conosciamo non pochi commemoratori entu siastici, che non hanno comµreòo le più arii:ltocratich~ tra le poe~ie card ucciane - e per la forma sono q 1asi tutte arii:ltocraticbe-e che appena appena hanno leggiucchiato l' Inno a Satana .. • Le ultime, le più solenni commemorazioni furono quelle di D'Annunzio a Milano e di Pascoli a Pietrasanta. Rappresentarono il ~rionfo_ più sfacciato d~lla rettorica piµ ampollosa. L'idea più esatta della pnma si ottiene leggendo una rivista seria ed nn giornale umoristico: La Vita Internazionale e Il Guerin Meschino. Nella Vita Io scrittore che firma. Iustiis - il depntato Giusto Calvi , che biasima Colajanni per avere preso sul serio(?) la Prefazione di Più che l'am?r~ e in f,Wt,1:e del quale adduce la circostanza che egli e uno statistico - osserva che dall'orazione dannunziana non rnngono fuori che questi Roli intenti: la µresa in giro del prossimo, l'arte sopraffina di far q nat~_rini anche a specie dei morti e l' altra non meno nota a1 trovare un pretesto per battere la gran casl:la e suonare il CciUJ pa.11el luzzo intorno alla propria personcina. « A qualche cosa, egli conchiuàe, queste vecchie ca1'0gnehan da servùe I » come scriveva, presago, esso il Carducci ..... >. Si può dire altrettanto della commemorazione fatta da Pascoli a Pietrasanta, patria del Cardncci. In q ue:-;ta, però, ci fu una nota nuova: quella della cortigianeria sciocca e vergognosa. Paseoli, che do~eva averne bevuto un fiasco di quello buono, tolse occasLOne della presen,1,a del Conte di Torino per ricordare che egli aveva contribuito a difendere l' ono're dell'Italia a viso aperto e colla spada in pngno col suo umoristico_ ~uello con uno di casa d' Orleans... E il poeta cort1g1ano poco dopo parla di certi alt?-i e1·oi, che ben altrimenti a vevano difeso l'onore d'Italia a Roma nel 1849 e altrove cento altre volte ... E Garibaldi così si trovò in compagnia del Conte di Torino... Ah! poeta buffone ... L'onore dell'Italia dovrebbe essere una ben misera cosa se in qnel modo miserrimo potè esseredife:30 dal Conte di Torino ... Il poeta delle gocce d'acqua sporca, ch_e simulavano lagrime , del resto se avesse qualche d1me3tichezza colla storia contemporanea lllm potrebbe ignorare che in ben altro modo e con ben al tra efficacia i Savoia avrebbero potuto difendere l'onore e gl'interessi d'Italia a Novara, a Venezia, a Milano, a Torre Malimberti, a Lissa, a Mentana .... Noi viviamo sicuri, che se Carducci avesse potuto sorgere dalla tomba e correre da Bologna a Pietra:::ianta ascoltando quel tratto di servilismo e di cortigianeria con un calcio avrebbe fatto ruzzolare dalla bigoncia il suo indegno apologista. Del resto nulla di più sconveniente deìl' avologia degli eroi , bellici nel fare la commemorazione di chi fu la negazione di ogni eroismo. Nota. All'ultimo momento su quella che Guerin Meschino chiama la Gabriella 1 ione di Giosuè Carducci ci arriva un gustosissimo articolo di Floriano del Secolo. Lo pubblicheremo nel prossimo numero , perchè siamo convinti che lo smascherare i ciarlatani letterari giova ali' educazione degli Italiani. + I miliardari americani per la pubblica Istruzione. - I miliardari americani spe--;81)malamen te acquistano le loro ricchezze ; ma non di raro cercano fare dimenticare i procedimenti criminosi a forza di largizioni filantropiche. Carnegie sta alla testa dei suoi colleghi in plutocrazia sotto questo aspetto. I miliardari americani hanno una preiilezione speciale per gli alti st,1di. Qaedta li::,ta di d mi ne fa testimonianza ampia : Donati da Iohn D. Rockefeller all'Università di Chicago,

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