Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 6 - 31 marzo 1907

160 RIVISTA POPOLARE rica allo scopo di raccorr:e un grm:zoletto per affrancare il fondo, ma pochissimi sono quelli che hanno raggiunto l'intento. L'abbandono delle terre si fa sempre più generale, partono tutti gli uomini più giovani e sani, non rimangono che le donne e i vecchi. II. Ora compariscono le prime case di Firmo , alcune bianche e nuove, costruite da qualche fortunato reduce dall'America, le altre basse e nere, senza intonaco , spugnose , umide. Il nostro amico con vero trasporto fraterno, ci offre di dividere con noi la sua cena modesta, e mette a nostra disposizione la casa. A Firmo (2000 ab.) come in molti paesetti della Calabria, non c'è albergo, e così non esistessero in certi capoluoghi di circondario?! ... Non era nostro pensiero di rernottare a Firmo, perchè la mattina ci attendeva un appuntamento a Cosenza, ma alle preghiere del buon albanese, promettemmo di rimanere al patto di non invadere la sua cf.lsa. Egli ci condusse a :fissare una camera presso una sua conoscente, bellissimo tipo di donna con certi occhi lucenti e pensosi, una voce dolce in contrasto con l'apparenza del collo taurino ... Costei ci accolse con un certo sospetto e una ruvidità che celavano tanta dolcezza nel sopore così fragrante di fqmminilità! Depositate le nostre valigie, e' inoltriamo nel paese, per una- strada !unga, sozza di pozzanghere e di lordure, invasa da brune 9olonie suine. La carrozza si ferma dinanzi ad una piccola casa. - Ecco la mia dimora, entrate, salite. - Passiamo sotto un arco che po{·ta a una corte ingombra d' immondizie ove grufola un maiale , poi su per una scaletta esterna, entriamo in una grande stanza dall'ampio focolare. Una donna grassa, la sottana corta e pieghettata , la camicia adorna del bianco milletto, il viso sereno e buono, ci viene, incontro dando il ben venuto a questi nuovissimi amici dello sposo. Dopo due minuti le figlie , due belle ragazze flori"de, con le treccie avvolte a corona sulla nuca , ci recano il tradizionale caffè, frettolose, silenti, come due buone massaie. Volgo gli occhi all'intorno e scorgo una pulizia irreprensibile , le lenzuola, candide sui grandi letti, le federe orne di stelle d'oro e d' argento ; alle pareti i ritratti di Casa Savoia, fotografie di gente rivestita alla foggia italo-argentina , donne impinzate in abiti goffi, quasi insuggezionite sotto un cappellone appuntato un po' obliquo, gli occhi pensierosi; forse rimpiangono la nativa chesa o il milletto trinato; uomini impalati nel!' abito nero da galantuomo, la testa affogata nel cappello a tubino.-Ecco i nostri parenti d' America, vedete? .. quello là con la catena d'oro e il bastone di argento è mio fratello, che è tornato da qualche mese con la famiglia, dopo veu.ti anni di permanenza a BuenosAyres , ove teneva una lotteria. Ora lo troveremo in paese. - Appena usciti nella via principale, riconosco il nostro Americano, un ometto ben vestito, dall'occhio vivo, con una cert'aria di sussiego e di protezione, la parola un po' incerta nell' accento misto di calabrese, italiano, albanese e castigliano. - Questi signori ... sono venuti fra noi a studiare Je nostre condizioni economich~ ... sono di Firenze ... là. si coltiva la terra come un giardino, sai? .. - Lungo la via incontriamo un sacerdote, dalla tonaca. nera e la tuba bisunta, un volto pallido e madido, cir-- condato da un' incolta barba castagna: è il prete greco .. Traversiamo il paese e a poco a poco la falange si accre8ce di paesani , di amici, di parenti. Alle mie domande intorno alle cause della grande emigrazione , v' è chi risponde cosi - Uno de' primi moventi è la mancanza di terre da coltivare. Le migliori zone, le più fertili e produttive che potrebbero dar lavoro e pane a questa povera gente, terre che hanno l'estensione di un vero latifondo, sono in possesso di una nobile famiglia che, fino a q nalche anno fà, le distribuiva in fitto ai contadini dietro un terratico di una tomola per ogni tomolata. Ma dopo la morte del vecchio proprietario, un agente si è imposto e detta legge, esigendo un terratico doppio. Il contadino, che per i sistemi ancora adamitici dì coltivazione, non può trarre dalla terra un prodotto che gli permetta di pagare un canone così grave, non ha. altra via che emigrare. Il Comune inoltre vanta diritti di proprietà sopra una vasta porzione di qneste terre e il nostro partito ha tentato di costringere il Comune ad agire in rivendicazione su questi fondi: ma abbiamo dovuto lottare contro interessi di pe1·sone, e la maggioranza stessa consiliare esercita tutta la sua attività per non sconvolgere lo stati1, quo. Così conversando ci eravamo inoltrati per una piccola strada :fiancheggiata di siepi che porta alla cappella del camposanto; ci fermiamo in un praticello a contemplare il Pollino e la Serra Dolcedorme che avevano un aspetto triste , nel tramonto avanzato ... La seena era tragica su qnel sacrato solitario, presso il cimitero. - E sapete? .. - prese a dire un'altro di lorola causa a forza di proteste e di minaccie sarebbe a buon punto, abbiamo avuto una sentenza favorevole, ... ma le ire si sono scatenate con maggior impeto, sono corse querele con relative desistenze ... Così la causa langue, e intanto i contadini emigrano I Da certe allusioni potei capire che nno dei present.i aveva traversato l'Oceano per raggiungere il suo paesello e favorire con l'attività e col denaro accumulato col lavoro, le rivendicazioni dei suoi poveri compaesani. Ma oltre averci rimesso delle buone migliaia di lire , egli si era scatenato addosso il furore della moglie e delle figlie, nate oltre l'Oceano, e che non ne volevano sapere di questo borgo selvaggio. Il pover'uomo ci condusse a casa sua : li, altro caffè servito dalla sposa, un gra-- natiere vestito da signora , dai capelli folti e bruni , l'accento castigliano, il fare ombroso e rude. Dipoi entra una ragazzina vestita con ricercatezza, i capelli acconciati a roccolo sporgente sulla destra della fronte, con civetteria cittadina. Io mi faccio a domandare q ualch'e cosa sulla vita di Firmo ... , uon l' avessi mai fatto! Madre e figlia si rovesciano in lamentele, in imprecazioni contro il paese, contro il padre che le aveva trascinate fra questi sei vaggi; poi si comincia a tlJagnificare l'America: tutto bello, tutto buono, tutto eterno, dalle scarpe al cappeJlino. - A Buenos-Ayres si trova tutto fresco, tutti generi inglesi. Mia figlia aveva 11n pia-

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