Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XIII - n. 6 - 31 marzo 1907

156 KIVISTA POPOLAH.E Alla facilità d'impiegare il danaro, si aggiunge una certa prodigalità nello spenderlo, sicchè anche tra noi il danaro ha perduto il valore di tempo addietro, mentre vera ricchezza non c' è. L'emigrato, così, in breve tempo si sp'_'glia del suo peculio, e siccome lo riteneva enorme, inesauribile ricchezza, unisce col persuadersi che l' ingorda patria lo abbia spogliato, ed egli se ne allontana nuovamente esacrando, maledicendo. Ma questa volta, non emigra più solo - ormai egli « possiede la lingua >> ( deturpa qualche parola d'Inglese), ha ottenuta la carta di Cittadinanza Americana-crede di trovarsi meglio dove è meno conosciuto, dove si sente meno sorvegliato dalr invidia, dalla gelosia del prossimo - va via conducendo la famiglia. Vende i suoi pochi beni immobili e conchiude il suo saluto alla terra natia: « non ci vedremo più >> credendo farle onta, dispetto. L'emigrazione diventa così, in massima parte, permanente. Resta temporanea per i pochi, cui l'amor proprio, l'onore, impedisce di condurre seco la moglie, e le figlie, perchè,-come alcuni testualmente affermano - « subiscono tutte una stessa sorte - tutte si prostituiscono per il conseguito eccesso di libertà - per avidità di guadagno - per la esuberanza del sangue meridionale. Laggiù , i padri concedono le loro figlie in ispose, previo il pagamento di un prezzo, che resta al padre e non va in dote alla figlia. La massima parte degli uomini sono convinti che i figli dalle loro mogli nati in America, non sono parimenti loro-così, e per questo, spessissimo i mariti le abbandonano, o queste abbandonano quelli ; infrangendo i sacri vincoli della famiglia, abbandonando i figli ». E-questi, soli, in terra straniera, forzati in tenera età a guadagnarsi il pane subendo lavori bestialmente sproporzionati-mal nutriti-in tutti i modi assediati dalle cattive tentazioni, delinquono, si prostituiscono--cadono preda dell'anemia, della tubercolosi, della sifilide. Questo nelle città, mentre nelle campagne i gelinelle mi nicre le frane e gl'incendii-nelle costruzioni; negli opificii, nelle strade ferrate; le macchine i treni, acciacca no, storpiano, schiacciano, dilaniano migliaia di altri corpi. Dei vinti, so.lo gli anemici ed i tubercolosi, tornano, quando ne hanno i mezzi - quando hanno ancora la madre in patria. Tornano, per chiedere al sole che li scaldò piccini, la copia di calore che la febbre lenta incessante del povero loro corpo - già stremito- sprigiona, irradia-tornano per chiedere al suolo natio, le frutta ricche di profumi, di aromi, di zucchero, le carni fortemente sapide, fresche, rosse, nauseati come sono delle famose carni refrigerate di Pensilvani a, che Inglesi ed Americani non mangiano. Ma sempre, il tardivo rimpatrio, resta inefficace, ed i poveri giovani, muoiono disperati, seminando il germe funesto che n~i nostri paesi , un pò per l'ignoranza, molto, per la detìciente pulitezza, si propaga terribilmente rapido. On. Colajanni, non esagero-dico men del verole morti dì anemia , di tubercolosi di siGlide rappresentano il +o 01 0 mietendo fra i giovani dai 16 ai 35 anni. Per lunga osservazione, per costante esperienza, si constata che resistono splendidamente gli individui emigrati oltre i quarant'anni-e questi, raramente danno il loro contributo ali'emigrazione permanente. Altro maggior danno a noi viene: le industriel'agricola specialmente-i commerci, cominciavano confortevolmente a fiorire, a progredire. Or non è più così; tutto languisce perchè il dollaro non crea la mano d'opera - nè più esso viene nella misura di prima. Sono proprietario di terreni, ed esercito l' agricoltura perchè sento il bisogno morale, del lavoropotendolo, non saprei viver di rendita, perchè è vita da porco. Lavoro in campagna: lottando con l'opprimente diffidenza, con l'inerte atavismo dei contadini-lottando con la mano d'opera, deficiente, scadente, svogliata, indisciplinata - amo la mia industria sprezzando il pericolo del brigantaggio ; malgrado senta odiosamente pesarmi questa vampirica, fiscalissima unità d'Italia, che munge, munge, raspa su tutto, mentre il fiscalismo esoso impone vincoli insopportabili alla coltivazione del tabacco , rende impossibile I' estrazione dell' alcool dalle nostre frutta ..... Si torna indietro , precipitevolmente. Addio speranze di culture intensive , razionali - addio nascenti fabbriche di concime chimico; di conserve alimentari - addio industrie estrattive : il vostro giovane ardire sarà fiaccato, perchè la madre vostra, l'agricoltura, cede estenuata; torna alla pastorizia tranquilla, al regno lugubre, incolto, monotono, del latifondo arido, deserto. Alle future lontane generazioni, il dolce compito di sistemare, frazionare le terre. E mentre gli uomini eminenti, come l'onor. Di Rudinì, ultimamente intervistato a Palermo, conchiudono le loro chiacchierate in proposito: cc Non c'è rimedio-non può limitarsi la libertà individuale (che sovversivi ! !) quando in patria non si sa dare lo stesso godimento che raggiungono in America >> - mentre Senatori e Deputati relatori dei bilanci della Guerra, Ministri e Capi di Stato Maggiore si destano sonnoienti e brn ncolando, annaspano, cercano quali le cause della deficienza numerica e qualitativa delle nuove classi di coscritti; mentre tutti si sconcertano, impapinano: vengono meno le braccia alle industrie, vengono meno i sòldati ai reggi menti, la nostra razza imm iseriscc perchè, la massima parte , i più capaci riproduttori, le migliori fattrici , emigrano-ci restano gl'imbelli che noi addizioniamo ai rammolliti dell'alto. Ma quando, quando sorgerà alla Camera un uomo che sappia destare ì dormienti, gridando: cc È per la conservazione della razza - è per ricostituire la cadente ricchezza, che deve essere nostra e non importata - è per la conservazione della patria, in fine, che bisogna arginare il dissanguante esodo ! » Ma come: mentre la Francia repubblicana impreca a Malthus, processa chirurgi disonesti, vuole quasi imporre il limite minimo della Ggliolanza per ogni famiglia - mentre in Germania si sovvenzionano le famiglie eccessivamente numerose - in America si premiano le madri straordinariamente prolifiche, si studiano leggi quasi punitive per i celibi; ... noi, noi soli , permettiamo lo spopolamento del nostro paese - noi soli, forse prevediamo felice l' esito dei congressi pacificisti - noi , primi , abbatteremo le sacre barriere dei confini, perchè l'esuberante nordica popolazione rinsangui, colmi i vuoti lascia ti dai nostri - noi , primi, trasformeremo le spade in girarrosti, le canne dei fucili in tubolature delle case operaie, e quelle delle pistole, come cannello, alle botti del vino popolare a tre centesimi ! ! ? Noi soli, insomma, ciechi, impreviggenti, noi soli deboli; solo per noi, al pubblico bene non debbono sacrificarsi: l'oro dei ricchi, la libertà la vita di tutti ? Non è stupida, vile menzogna, ipocrisia, asilarsi

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