154 l{ I V {S T A P O P O L A R E prosperano in quasi tutte le scuole secondarie (1). L'America infine, grazie all'oro dei benefattori miliardari, attua e svolge un largo programma di beneficenza universitaria e giunge al punto di fare sorgere un'università unicamente per i giovani poveri (2): l'università di Palo Alto in California - che, secondo i dati della Revue de l' enseignement supérieur , conta oggi non meno di 782 uomini e 372 donne - fu appunto costruita a questo scopo. Ma ciò, che negli Stati Uniti meglio provvede ali' indigenza dei giovani, è il Mounth-Holyole-System: consiste nel dar nutrimento completamente gratuito a quegli studenti poveri, che disimpegnano durante alcune ore del giorno nell' università gli ordinari servizi di segreteria e di biblioteca. Introdotto in principio da Miss Mary Lyon - che fondò nel 1837 il college di South-Hdley - si è propagato in seguito in quasi tutti gl' istituti di educazione della confederazione (3). Fra le istituzioni benefiche, che rendono meno pre• cario lo stato del proletariato universitario, mi pare utile far cenno delle numerose società di amici dell'università o di vecchi allievi di questo o quell'istituto, che in paesi, rome la Francia, la Germania ed il Belgio, ove maggiormente che da noi è organizzata la vita universitaria, raccogliendo nel loro seno i vecchi studenti, divenuti col tempo, persone influenti e facoltose, sussidiano con borse di studio 1argam~nte le università (4). Come la mancanza di tutte queste istituzioni si faccia sentire nei nostri centri studenteschi avremo campo di osservare fra poco. ♦ Per ben poter constatare i sacrifizi , cui è soggetta la nostra gioventù durante il periodo degli studi, è necessario esaminare particolarmente il bilancio ordinario di vita dello studente. A questo scopo trarrò vantaggio non solo da mie osservazioni personali e da ( 1) Mi duole di 11011 poter esporre dettagliatamente i bilanci e le statistiche dei soccorsi prestati da varie di queste istituzioni , di cui mi è stata inviata ampia relazione dalla Presi den1a della Società di socco1·so del politecnico di Kieff e dal prof. Miculin, insegnante nel politecnico stesso. Citerò, a titolo di esempio, che la sola società di Kiefl ha in un anno fornito pranzo gratuitamente a 2000 studenti poveri della città , appartenenti alle scuole superiori e secondarie e ne ha alloggiati 100 nei propri locali. Si aiutano gli studenti in vari modi: pagando le tasse per gli studi, dando vestiti , cibo , alloggio , libri; si aiutano a trovare lavoro e, se ammalati, ad essere ammessi gratuitamente negli ospedali; vi sono pensioni, ove vivono insieme numerosi grurpi di giovani, biblioteche speciali, coope• rative e magazzini , ove essi possono comperare a prezzo ridotto. Generalmente, quando lo studente ha finito l'università e guadagna abbastanza, deve a poco a poco pagare alla cassa della società quanw ha ricevuto di sussidio. (2) Vedasi nel giornale La Stampa ài Torino del 25 marzo 1905 .l'interessante articolo Le roman,resche origini di una università americana. Vi si parla appunto dell'università di Palo Alto, fondata nel 1887 da Leland Stanford ed ampliata dalla vedova di lui : all' università i suoi fondatori hanno dato non meno di 200,000,000 di lire! Per chi voglia avere altre notizie sui lasciti e doni e sulle istituzioni dei miliardari americani in favore delle università, leggasi nella North American Revfrw l'articolo· d N. Cari Snyder sulle università degli Stati Uniti (anno 1902). (3) Le selph-help dans l' éducation des jeunes américaines par Ch. Simond, riduzione di un articolo di M.me Banks comparso sul numero di marzo della Mineteenth-Century (Revue des Revues, Paris, 1900). (4) In Francia esistono persino dei comites de patronage per gli stù<lenti ~tranieri. · notizie raccolte specialmente nell'ambiente napoletanoche senza dubbio è uno di quelli, ove più s'ammassa la gioventù povera delle famiglie della p·iccola borghesia cittadina e provinciale, - ma anche da un importante lavoro del prof. Serafini dell' università di Padova, ove dal punto di vista fisiologico vengono rilevate la condizioni di vita dello studente povero (1). Secondo il prof. Serafini gJi studenti italiani si dividerebbero, in rapporto alle loro risorse ·economiche, nelle seguenti categorie: I. Gruppo (università di Napoli, Modena, Padova e Sicilia). 1.a categoria mensile L. 120 - 150 - 200 2.a > > > 80- 90 3.a > » > 30- 40- 50 II. Gruppo (altre unive1·sità). 1.a categoria mensile L. 200 - 300 2.a ., > > 90 - 120 3.a > > > 60- 70 Appare evidente fin da principio la differenza fro. le varie regioni d' Italia. Gli st11denti della terza categoria -- mi risulta - sono numerosi 1.J.ella nostra università, ove i mensili di 300 lire sono quasi sconosciuti. Il vivere con 70 o 60 lire in una grande città, ove il prezzo solamente delle stanze mobiliate ingoia la terza. parte del mensile stesso, è un problema difficile a. risolversi : esso richiede tutta l' ostinatezza e la virtù ascetica d' un giovane, per trovare una soluzione pos• si bile. L'affitto della stanza oscilla fra le 18 e 25 lire mensili : però lo studente può trovare a pagarne solo 16 adattandosi a vivere nei quartieri poveri della città, oppure lontano dal centro: qualche volta riesce ad economizzare di più, riunendosi in associazione COfl suoi colleghi. Esistono case , anzi vie intiere, ove si dà alloggio agli studenti: - la via della Pignasecca ed i vicoli adiacenti all' università costituiscono quasi un Quartier Latino. Questi appartamenti hanno quasi tutti lo stesso aspetto di povertà e di sporcizia , che distingue gli alberghi degli emigranti: un lungo corridoio od una sala in comune , per lo più scura, danno ingresso ad un certo numero di stanze, piccole , tetre e malsane, ognuna delle quali è occupata da parecchi studenti, i cui bigìi"3tti da visita fanno più o meno bella mostra sulla porta, circondati da motti e diciture licenziose. Son bugigattoli donde esala un insieme d'odore di chiuso e di sporco, proprio delle case della povera gente : un quid-medium tra il camerino d' un artista teatrale ed un basso 'di lazzaroni. Per pulizia personale, divertimenti e spese accessorie lo studente spende non meno di 10 lire; ma non è difficile, che l' amico nostro, facendo l' amore e promettendo matrimoni a destra ed a sinistra, possa eco- (1) Sull' alimenta 1ione dello studente universitario italiantt, ricerche sperimentati fatte con la collaborazione del Dott. Zagato dal Prof. Oott. A. Serafini (Annali d' igiene sperimentale - Volume VI, anno 1896).
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