36 R I V l ST A P O P O L AR E tutu i rami e in tutte le categorie. Il ministro del tesoro nella esposizione finanziaria del mese scorso affermò che dal 1898 al 1906 diverse categorie d'impiegati ebbero miglioramenti per l'importo di sessantaquattro milioni! ... Non sono riuscito sinora ad avere notizie esatte e complete; nè potrà averle ed elaborarle se non quella Commissione d'inchiesta che vorrei veder nominata per dedicarsi allo studio del problema degli impiegati onde risolverlo con equità. Per quello che vale, come esempio, presento questo confronto che mi è stato favorito da un egregio funzionario che vive in Napoli. Ministero di g~azia e giustizia OrganicoapprovatoconDecretodel 3r maggio 1868 Num. 4562: 1 Ministro L. 1 Direttore Generale » 4 Capi Di vis. di 1 a cl. a L. 6,000 >) 3 C:1pi Div. di 2a cl. » )) 5,000 )) 9 Capi Sez. di 1 a cl. >> >) 4,500 >) 6 Capi Sez. di 2a cl. >) >) 4,000 >) 12 Segr. di 1 a cl. J> >) 3,500 )) 12 )) di 2a cl. 1) >> 3,000 » 30 Applicati di 1a cl. >> >) 2,200 ll 24 >> di 2a cl. >) » 1,800 >) 10 >> di 3a d. >) » 1,500 >> 10 >> di 4a cl. >) >) 1,200 p 20,000 8,000 24,000 15,000 40,500 24,000 42,000 36,000 66,000 43,200 15,000 12,000 122 Spesa totale. . L. 345,700 OrganicoapprovatoconLegge_del 25 marzo 1905 Num. 77: 1 Ministro 1 Sottosegretario 2 Diretttori Generali a L. 6 Capi Divisione >) » 8 )) )) )) ,> 12 Capi Sezione >) )) 22 Segretari )> )) 16 » » » 20 » )) )) 17 Vice-segretari » >) 11 )) )) )) 1 Traduttore Capo. 1 Traduttore. 2 Traduttori >> )> 2 )) )) )) 2 Archivisti >) » 7 )) )) )) 7 )) )) )) 14 )) )) » 25 Ufficiali d'ordine )> » 27 )) )) )) )) 39 » » » )) . L. )) 9,000 L. 7,000 )) 6,000 )) 5,000 )) 4,000 )) 3,500 » 3,000 » 2,500 » 2,000 » )) )) 4,000 » 3,000 » 4,000 )) 3,500 » 3,:mo » 2,700 )) 2,200 )) 1,800 » 1,500 » 25,000 10,000 18,000 42,000 48,000 60,000 88,000 56,000 60,000 42,500 22,000 7,000 5,000 8,000 6,000 8,000 24,500 22,400 37,800 55,000 48,000 58,500 255 Spesa totale. L. 806,800 Come si vede c'è stato aumento nel numero degli impiegati - più che raddoppiato - e negli stipendi , che dalla media generale di L. 2833,60 sono passati a L. 3161,90. L'aumento negli stipendi , in tutti i gradi della gerarchia, d'altra parte diviene più sensibile per la rapidita della carriera. Ciò che non ha bisogno di spiegazione. Il miglioramento nell'organico centrale in quale misura si è verificato all-a periferia? Non potrei precisarlo per ora; ma è sicuro che c'è stato. + Non credevo che fosse necessario che io ritornassi su questi due punti: 1 ° sull'assurdita di coloro che vogliono livellare stipendi e salari itaiiani a quelli delle nazioni che hanno ricche1/.zae reddito maggiore dei nostri; 2° sull'ipocrisia del manifesto delle Federazioni che voleva _far credere gl' impiegati preoccupati sopratutto degli interessi generali della nazione e con particolarità di quelli della industria, del]' agricoltura e del commercio. Sul primo punto ritorno rapidamente per rilevare con piacere che il Del Guerra, che nella lunghissima sua lettera mostra una rara competenza, afferma non esser vero che gli stipendi nelle nazioni vicine - e per la Francia forse ha torto - siano superiori ai nostri nei singoli servizi. La comparazione internazionale, del resto, come rilevò un funzionario nel Giornaled' Italia è assai scabrosa. Sul secondo il membro della Federazione di Milano mostra la leggerezza e la incompetenza di quei competenti, contraddicendosi con rara sveltezza. Trascrivo integralmente un brano della sua lettera. « Lei osserva che non si comprende perchè cal- « <leggiamo delle riforme che sono inconciliabili « cogli sgravi. Anzitutto è discutibile se le riforme. « non siano preferibili agli sgravi: se cioè il ren- « dere le industrie produttrici meno gravate e quindi « abassare il costo generale della vita , non sia « molto meglio che ridurre di pochi centesimi il « prezzo del sale, del pet:rolio e della benzina ... )> Si vede chiaro che lo scrittore - ch'è tra i più competenti delle Federazioni I - crede che il rendere meno gravate le industrie produttrici sia qualche cosa di diverso dal ridurre di pochi centesimi ec. ec., e crede che il rendere meno gravate ec. non sia ur:o sgravio I Ma si può essere generosi non commentando questi bisticci finanziari dei competenti e limitarsi a domandargli : ma riforma o sgravio - cioè zuppa o pan bagnato - non riescono sempre ad un minore introito per lo Stato e ad assorbire quegli avanzi di bilancio , che hanno prodotto la generale ubbriacatura? E il margine per gli aumenti degli stipendi ? Meno male che il competente della Federazione, che ritengo un uomo in pienissima buona fede, dice che non si deve fare tutto in un giorno. Sicuro si continuerà a migliorare la condizione di coloro che gridano di più e si fanno meglio valere lasciando a bocca asciutta i silenziosi e i più bisognosi ... Come si è fatto sinora. Il competente della Feder~zione, insistendo sempre nel concetto di volere il miglioramento della nazione parallelo e contemporaneo a quello dei funzionari osserva che le somme occorrenti pel secondo assunto nei loro Congressi gl'impiegJti hanno indicato come ottenerle: 1 ° colla riforma tributaria; 2° colla riduzione delle spese militari; 3° colla riduzione nel numero degli impiegati. Come la riforma tributaria possa riuscire a dare maggiori somme se lo sanno le teste quadre della Federazione. Dato - e nessuno osa negarlo - che la pressione• tributaria sia enorme in Italia, non è evidente che se riforma ci dev' essere, dev' essere quella di diminuirla ? Se la riforma deve mirare a ripartirla meglio, è evidente in ogni modo che essa
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