Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 20 - 30 ottobre 1906

560 RIVISTA POPOLARE crazia sociale d' invadere le loro organizzazioni professionali e farne strumento di lotte parlamentari. L'idea fondamentale dei lavoratori francesi e inglesi, incontratisi nel 1864 per la prima volta, nel fondare l'Associazione internazionale era stata quella di costituire una forza operaia formidabile che potesse imporre la sua volontà agli intraprenditori d'industria. Essa mirava ai miglioramenti immediati - salari, ore di lavoro, igiene negli opifici ecc. Ma non trascu-- rava l'obbiettivo più alto d'impadronirsi delle industrie. Sin dal 1830 Roberto Owen fondò in Inghilterra la Grande Unione dei mestieri - che voleva rendere internazionale - e fece penetrare tra i lavoratori inglesi l'idea di fare delle loro Unioni più che un semplice strumento pel miglioramento dei salari. Esse dovevano , per lui , divenire le corporazioni che un giorno prenderebbero nelle loro mani tutta l'organizzazione di ogni branca dell'industria. Dopo il 1830 gli operai inglesi perseguirono l' idea di Owen. Le complicate tavole della scala dei salari nell'industria tessile non erano che l'organizzione dell' industria stessa; e queste tavole rivedute attentamente in ogni anno la reggono ancora. Quando i minatori inglesi accettarono la scala mobile-sliding scale - dei salari in dipendenza del prezzo di vendita del carbone, essi si posero da cogerenti e compartecipanti dell'industria per prepararsi a divenire comproprit:!tari. E questa idea non è stata mai abbandonata dai Tracie unionisti. Gli operai inglesi incontrandosi nel 1864 coi mutualisti (prudoniani) francesi per fondare l' Internazionale intesero creare una forza che potesse imporre miglioramenfi ai padroni e prendere in appresso nelle loro mani la produzione e la gestione di tutta l'industria. Ci volle tutta la forza della borghesia venuta all'Internazionale, la disfatta della Francia e l'impossibilità pei Francesi di appartenern all'Internazionale; ci volle tutto l'engouement statista e parlamentare dei Tedeschi che imparavano l' abici del socialismo e ci volle del pari tutto l'intrigo di Engels e di Marx per sostituire all' idea madre dell' Internazionale eh' era Sindacalista, l'altra idea di fare delle Unioni operaie una macchina per la conquista dei seggi democratico-sociali in Parlamento. Avvenne così l' escamotage che sostituì al Socialismo la Democra 1 ia sociale. Da trent'anni si è fatta un po' dapertutto la prova della democrazia sociale parlamentare ; dapertutto si è tentato di distrurre, d'indebolire e di asservire alla democrazia so(:iale e politica le unioni di mestieri. Sembrava che si fosse riuscito. Ma al momento in cui la riuscita sembrava sicura il movimento operaio dell' antica Interna'zionale franco-inglese del 1 864 rinasce. Le Unioni di mestiere rialzano la testa ; esse si rior - ganizzano, crescono dapertutto e si emancipano dalla tutela politica. E naturale. Le due forze perseguono scopi diversi. I demo cratici sociali della scuola alemanna vogliono il socialismo governativo, il capitalismo L di Stato di cui le Ferrovie di Stato ci danno un saggio. Invece le Unioni operaie che traggono origine dal mov!mento di Owen , dei socialisti francesi e dell' Internazionale del 1864 7 1 Jogliono trovare il mezzo per i lavoratori , organizzati per mestiere, d' impadronirsi di tutte le branche dell' industria e di prepararsi a dirigere esse stesse queste industrie a benefiziÒ sociale. Questa idea che si cercò di uccidere per mezzo del capitalismo di Stato vive ancora nell'Unionisµ10 inglese, nonostante la presenza di ciò che si chiama socialismo scientifico. All'eroca del grande sciopero dei Docks di Londra si espresse l'idea di fare esercitare i Docks dalla Unione relativa. D' altra parte la grande Unione dei cooperatori inglesi un giorno mi scriveva : (( Non potreste dare un articolo sul modo in cui le Unioni dei lavoratori delle ferrovie potrebbero amministrare tutte la rete delle ferrovie senza che lo Stato vi mettesse la mano? ll Così dovrebbe essere. Non è il sistema di Witte o del Re d'Italia che rende lo Stato proprietario e gerente delle ferrovie, ma quello di dare le ferrovie ai fen:ov1eri che dovrebbe trionfare. Ed è questo l'avvenire. E per preparare questo avvenire non occorre il lavoro degli scrittori, degli avvocati, dei borghesi , anche se fossero animati delle migliori intenzioni; ma occorre la preparazione dei lavoratori ( Temps Nouveaux, I 3 Ottobre). RECENSIONI DoTT. GwsEPPE ANTONIN-I/ principii fondamentali della Antropologia Criminale (Manuale Hoepli)-Milano, 1906. L. 2. L' Antonini è un lombrosiano e in questo libro ha cercato dare forma precisa e ehiara alle ipotesi del suo rr,aestro; ipotesi, che spesso mancano di base e sono contraddette da tante osservazioni. Accetta in parte la comoda e spicciativa ipotesi della epilessia come fattore precipuo della delinquenza ; ma non sa associarsi al Lombroso nel chiedere la pena di morte pd delinquenti incorregibili e pericolosi. Da buon discepolo di Lombroso ignora tutto ciò che è detto e scritto contro l' Antropologia criminale. E se avesse espos~e le critiche come avrebbe potuto esporla in un Manuale? ENRICOPrn1 - L' assicura 1 ione nei r-igu&lrdi del!' Economia agraria - Bologna, 1906. È il tema che il deputato emiliano svolse in occasione del Vll Congresso internazionale di agricoltura in Roma. E' una buona battaglia in favore dell'assicurazione obbligatoria, che ammette senza le limitazioni del \Vagner. Ci associamo pienamente alle sue idee, che svolgeremo meglio appena avremo tempo e spazio nella Rivista. GENNAROVENISTI- La questione meridionale e il suffragio universale - Bari. 1906. Succoso e buon contributo allo studio del problema men dionale dal punto di vista politico. Conchiude colla necessità del sutfragio universale e con questa citazione dal Romagnosi che anche noi crediamo opportuno riprodurre: (( Tu puoi colmare un popolo di agi e di carezze, ma se « noi fai intervenire negli atfari comuni, tu avrai un animale (( contento, ma non un caldo cittadino : poni all'opposto un (( popolo non ricco, ma associato alla pubblica amministra- « zione, allora avrai uno zelante;,, illuminato e valoroso difen- (( sore della comune libertà n. ANGELOPACE- Gli studenti - Barletta, 1906. Breve:: e buona monografia improntata a pessimismo non del tutto infonrlato sulle condizioni intellettuali e morali degli studenti italiani. Le cause principali della loro ignoranza e degenerazione le riduce alle seguenti : a) mancanza , . quasi assoluta , di educazione fisica adatta ; b) mancanza d1 vera educazione morale, e ·quindi di carattere, per l'ambiente corruttore o i pregiudizi; c) programmi difettosi ; d) metodi te · deschi servilmente copiati ; e} aiuti , che sono in apparenza , un vantaggio, in realtà una rovina (cioè cattivi libri , cattivi professori, cattivi collegi). Vi sono notizie sull' istruzione superiore delle donne e sul proletariato professionale derivante dalh. sproporzione trai lau- "reati e i post i che potrebbero occupare. RosARI0 SALVO DI PIETRAGANZIL- I Francesco P. Pere{ e Francesco Crispi. (Rivela 1 ioni) - Palermo. 1306. L'opuscolo documenta una cosa abbastanza conosciuta: !'in· gratitudine di Crispi verso certi uomini, ch_e egli_nor:i rite!1eva meritevoli di attenzione. E pare brutta la mgrat1tudme d1 un uomo retto come il Perez. Al successo dello scritto del Salvo nuoce: la soverchia evidenza in cui mette la ingratitudine di CrisP.i - dimostratagli ndla carriera burocratica - verso sè stesso. :)ott. NapoleoneColajanni, proprietario, direttore.. responsabile Napoli - R. Tip. Pansini, Chiostro S. Lorenzo.

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