• 310 RIVISTA POPOLARE SOMMARIO: Ritratti dei membri più eminenti della (( Duma n Noi: Gli avvenimenti e g·lf nomini: (li riscatto delle meridionali - fn difesa di Edoado Pantano - Dreyfus e AnJrè: le gest;-1del militarismo francese - [I Consorzio obbligatorio per gli zolfi Italiani - L'anarchia russa I libri che hanno formato l'educazione del Labour Party in Inghilterra. L'influenza di Mazzini - Stillicidio liberistico) - Latini ed Anglo sassoni (I giudizi)-f-'a B,lvlsta: La grande discussione nella Camera francese - Dr. N. Colajanni: Dalla Banca Romana all'Inchiesta sulla marina- Filippo Gurviz: La Duma e l'attuale situazione politica in Russia - Prof. Vincenzo Ulargiu: Fogazzaro all'indic<.: - Giovanni Carano-Donvito: La Quistione dell'Assicurazione operaia in Germania: Le Riforme· La nuova Società per l'assicurazione operaia in Francoforte - Adone Nosari: Bios ! - Angelo Crespi: La storia del (< beef trust n di Chicago - Luigi Pirandello: Tutto per bene -- ltivista delle IUvls(;e: Nascita e morte della triplice (La l<evue) - Capitale e lavoro in un consorzio obbligatorio per gli zolfi di Sicilia (Riforma Sociale) - 11 riordinamento amministrativo delle Ferrovie. Un Ministero delle Ferrovie? (Le Ferrovie Italiane) - Un appello ai milionari nord-americani (North American Review) - li problema servile (Positivist Review) - La conferenza pan americana (American Review of l<e11iews)- Verso la fratellanza umana (Review of Re11iews) - Recensioni. GLI ftVVENIMENTI e GLI UOMINI --------•. ·- - - - --- Il riscatto delle meridionali. -Dopo i Comizi e le proteste dei ferrovieri in favore del riscatto delle Meridionali sono venn te le proteste delle Camere di Commercio e i comizi ..... dei capitalisti e dei loro rappresentanti. Quest' ultimo movimento è stato iniziato dalla Camera di Commercio di Genova - cioè dal centro degli affari e dell'affarismo. Francamente la cosa comincia a diventare molto seria e i dubbi che abbiamo manifestato nell'ultimo num 0 ro sulla convenienza da parte dello Stato di venire al riscatto oggi li sentiamo più tormentosi che mai. Troppo la vogliono i banchieri e gli affaristi; troppo la vuole la Società ..... Dunque, gatta ci cova. Non bisogna dimenticare due precedenti ; 1 ° La società delle meridionali è quella stessa. del ladro pa sticcio parlamentare, che prese nome da BaRtogi e Suirnni sin dal momento della sua costituzione nel 1862; 2° I caporioni delle Società nel 1885 quando il ministro Genala, d'infausta e detestabile memoria, lasciò trascorrere il tempo utile per fare il riscatto alle buone condizioni di allora, gongolarono di gioia e tennero nn lauto banchetto per· festeggiare il lieto avvenimento. E oggi desiderano il riscatto ..... Perciò comincia ad impressionarci la persistenza , rara tra gli Italiani, colla quale l' on. Saporito Ricca continua a combattere fieramente il riscatto. Egli per la terza volta è tornato nella Nuova Antologia del 16 giugno ad occuparsi del grave argomento e con legittima soddisfazione ricorda: che la s11a opposizione condusse le Meridionali il 15 maggio 1905 ad una prima concessione di L. 2,907,000 che per 60 anni rappresentava una somma di 114 milioni sulla baae legale delle convenzioni del 1885; che colla convenzione del 26 marzo scorso le Meridionali fecero un'altra concessione di un altro milione all'incirca all'anno, portando così la rinunzia sP.mpre sulla base delle Convenzioni succennate a 234 milioni. Di fronte a queste cifre possono rimanere d11bbi snlla disonestà delle Convenzioni del J 86 ! e del 1885? Non avevano cento ragioni i democratici del ternpo a gridare : allo scandalo? L' on. Saporito-Ricca ricorda altresì, che le Meridion.ali avevano consentito al riscatto a condizioni assai migliori per lo Stato di quelle di oggi nel 1874, nel 1876, nel 1877 e nel 1881. Non si comprende, quindi, perchè nella Camera ci siano stati dei deputati che abbiano sorriso sprezzantemente quando il nostro amico Chiesa rammentò le proposte oneste e radicali di riscatto avanzate da Spaventa ed accettate dalla Società nel 1876. L'on. Saporito invece propone che il riscatto si faccia alle condizioni del 1881. A quest' ultima proposta ha rivolto acute critiche il professore Graziadei nell'Avanti I Ma. egli stesso, chn parrebbe il più convinto partigiano del riscatto immediato riconosce che si dovrebbero ottenere ulteriori miglioramenti sulla Convenzione Carmine.Sonnino, che gli è servita come punto fisso di partenza per la comparazione tra i benefizi del riscatto e del non riscatto. Egli spera un nuovo e definitivo miglioramento; ma melanconicamente concbiude: « con che diverrà sempre più « vero l'assioma che il riscatto è un cattivo affare, ma « il non riscatto ... uno peggiore». L'assioma, pur troppo, scaturisce dalla sit11azione che le concessioni primitive del 1862, le successive, le convenzioni del 1885 ed al tre concessioni posteriori che si annodano alle infa:1ste agitazioni dei ferrovieri nel 1901-902, hanno creato alla Società delle meridionali. Per indurre quest'nltima ad un nuovo miglioramento è necessario che il governo s'inspiri a quel dilemina eh' era stato posto nella relazione della minoram:a (Pantano-Alessio) sulla legge 17 giugno 1905 presentata da Ferra ri s e Carcano eh' era tutta a benefizio delle Società. Il dilemma diceva: o riscatto a patti equi o conC01'1'e11zlaegittima ed onesta fra la Rete di Sta,to e la Rete delle me1·idionali. La rehzione degli on. Pantano ed Alessio dimostrava la possibilità della concorrenza vittoriosa. Il governo dell' on. Giolitti, che dispone di una enorme maggioranza, che ba piena fiducia in lui, prtò esercitare la pressione necessaria sulla Società delle meridionali; esso conseguendo un nuovo miglioramento nel riscatto farà in gran parte dimenticare il malo modo, con cui riafferrò il potere colla crisi del 17 maggio. + In dlf"esa di Edoardo Pantano. - Uno dei più antichi rep11bblicani del Mezzogiorno e che porta un nome glorioso, Gennaro Bovio, cad11to il Ministero Sonnino ha pubblicato un opuscolo - ll Ministro Pantano e la quistione 1"epubblicana (1) - che riesce 11na difesa completa dell'ex ministro di agri col tura e commercio e che perde efficacia per la sua cronologia fantastica e per lo smodato desiderio di mettere innanzi la propria persona. . Nella prefazione egli avverte: « la prova della democratizzazione delle Istituzioni, proclamata da Francesco Orispi, come principio e fine della riforma dello Stato Italiano e da Giuseppe Mazzini intesa come mezzo per l' unità e indipendenza e come principio della nazionalità italiana, non pnò essere negata da nessuno, se essa è una necessità storica acquisita alla legge imperante della evoluzione. In questa prova, che le ist,ituzioni fanno per conto proprio, I a democrazia non corre alcun pericolo perchè ogni grado di prova segna una sua conquista, senza che essa possa arrestarsi davanti ad alcun grado del progresso infi nito.... Ora se un uomo apparisca, che voglia tutto sè stesso sacrificare all' esperimento di questa prova, perchè non accordargli libertà d'azione r > A coloro che aspramente giudicarone Pantano, Gennaro Bovio ricorda le parole di Mazzini : « i pm·titi f01·ti non insultano, confutano j reprimono non calun · ni, mo j depl01·ano, non att,ribuiscono ad essi delitti gratititi • e quelle più antiche di Robespierre: « im uomo è in ufficio"ì Basta questo per calunnia1·lo ... » • • . Al gruppo parlamentare repubblicano in ispecie ri- (l) Napoli L. Pier1·0 e figli L. 2.
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