Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XII - n. 7 - 15 aprile 1906

I .i RIVISTA PO-POLARE 193 narie not1Z1e, come su ~fruttift:ro terreno. Chiunque conosce l'Asia e specialmente i chinesi, sa che questi amano la pa·cc e non si rivoltano senza serie provocazioni. La storia chinese degli ultimi cinquant' anni prova chiaramente senza eccezioni che i disordini in China furono causati da inframmissioni straniere e da spedizioni militari precipitate e mal comprese. Si comprende che, data Ja differenza di coltura, di abitudini e di esperienza tra l'Oriente e l'Occidente, un accordo non è cosa facilissima: tuttavia quando gli stranieri vogliono comprenLlere i chinesi, le possibilità di complicazioni sono ridotte al minimo, e, quanto ai chinesi, essi sono meno superficiali degli europei e sempre pronti a comprendere gli stranieri. La loro diffidenza verso cli noi è più che nitro prudenza innata e sparisce prontamente. Molti dei nostri classici e dei più importanti lavori scientifici specialmente di filosofia, storia e economia politica sono stati tradotti_ in chinese e hanno grande diffusione: così l' Evo/11 - -i_ione e .t,'tica di Huxley fu edita in -1-50 mila copie , La riecilena delle na1ioni di Adam Smith in 30 mila: molto _ditfusi sono pur~ Lu spirito delle leggi di Montescqieu, la So• ciologia di Spencer, il Sistema di Logica di Stuart Mili etc. Inoltre molti chinesi conoscono una o più lingue europee e molti scritti che non furono tradotti sono loro accessib:li. Essi cono:;cono la nostra storia colle sue barbarie e le spietate guerre di conquista, e ciò contribuisce non poco a renderli <li/Tìdenti verso di noi. Se noi vogliamo dis:sipare questa diffidenza , bisognerà che la nostra politica verso la Chiina sia diretta in tal modo da dar loro l'impressione :che l'Europa è pronta a riconoscere che i chinesi hanno in casa l,1ro gli stessi diritti che ogni altra nazione ha a casa sua. Gli stranieri in China dovrebbero contenersi ugualmente: uno straniero in uno stato europeo è sempre molto riguardoso per le ìeggi ciel paese, spesso più che i cittadini stessi; ma in China appena arrivato getta generalmente ogni riguardo e si diporta secondo il capriccio gli suggerisce. L'abitudine dello straniero di disprezzare i chinesi è un'offesa grave ai chinesi colti, per i quali secondo gli insegnamenti di Confucio non esistono differenze di razze e questo disprezzo è una delle cause principali dell'odio contro gli stranieri , se pure qualche cosa di simile può essere imputato ai chinesi. Quanto alla politica che le potenze debbono seguire in China non è facile trovare la via giusta. Cambiare improvvisamente il metodo seguito finora :è'arebbe imprudente perchè un popolo così altamente intelligente come il chinese interpreterebbe il cambiamento come una fuga e una confessione dei nostri errori. È quindi necessario cercare di diminuire la diffidenza chinese col concorso di abili diplomatici, che mantengano i più assoluto rispetto per i diritti chinesi. La China si trova nel bel mezzo di uno splendido movimento di riforme e sa benissimo che per compiere l' evoluzione deve mantenere la sua independenza e la sua integrità territoriale: in questo modo la China sarà presto capace di soddisfare a quanto il presente esige dalle grandi potenze. Questo lavoro sarà ben più imponente che non la trasformazione giapponese, durata :sessant'anni, perchè i mutamenti degli ultimi anni dimostrano che c' è in China molto più interesse per la politica e per il progresso di quel che generalmente si creda. Alla fine della sua evoluzione la China sarà una grande potenza nel senso moderno della poro la e terrà un 'importante posto nel mondo, anche commercialmente : col miglioramento delle comunicazioni all' interno diverrà un grande centro di produzione quanto di consumo. Sarebbe quindi imprudente in questo momento del loro sviluppo eccitare i chinesi anche più di quel che già siano a causa della loro stessa evoluzione. Quando i chinesi si saranno persuasi che il loro governo e non gli stranieri hanno preso l'iniziativa del movimento, que- - sto si compierà senza ritardo o disturbi: 1101 possiamo dar suggerimenti ma linunciare a farla da·direttori. Le molte mis· sioni che il governo chinese manda nei paesi occidentali debbono provare la serietà dei suoi intendimenti : una adesso trovasi per esempio in Europa sotto la direzione del vicerè Tuang Fang. Tra i principali uomini di stato chinesi trovasi il governatore del Ci· Li, Yuans-Hi-· Kai, nel pieno vigore degli anni, circondato dalla fiducia della casa reale e del partitoriformatore : nato nel 58 da una famiglia famosa negli annali militari della China, condottiero egli stesso, rivelos:si poi specialmente abili come uomo politico. Per concludere, una parola sul motto 11 La China pe·· i Cinesi >>. Esso non vuol che i cinesi voglia·10 escludere gli f'.tranieri dal loro paese, soltanto che i chinesi vogliono governare a casa loro e mantenervi quel potere di cui ogni nazione è gelosa. È ora affare delle potenze di rendere amichevoli le loro relazioni coli' impero celeste o continuando nella loro tattica primitiva di compromettt:rc i loro interessi irreparabilmente. (Deutsche Revue). ♦ Paolo La/argue: Ecouo1nia, scien7.e nat,u,.·ali e 1nate1natiche. - l3ax crede di a-:cusarc l' imperfezione della concezione marxista - secondo la quale tutta l'attività ideologica e morale ddla società dipenda dalla costituzione . economica - adducendo l' indipendenza delle scienze naturali e delle matematiche da ogni iniluenza economica. t( I naturalisti n d;ce Bax (< proccJono dalla sola osserva - zione e dall' e:spenenza n. Ma non sono le esperienze e le os servazioni che gli uomini fanno nella lotta per procacciai si i mezzi di esistenza mille volte più copiose di qul'llc dei gabinetti scientitìci '? La ,1 teoria della selezione naturale n è u11 esempio della verità del metodo marxista, pt.:rchè Darwin l'ha ricavata dal!' osservazione economica della sovrapupolazione, studiata dal Malthus, e eh' egli ha riferito come una legge naturale alla società. Q_uesto racconta Darwin :stesso nella sua (( Origine della specie >>. L'esperimento della (( cernita naturale n :sul quale si fonda la storia davwiniana, Darwin ha tolto dal mondo economico, sull'esempio degli agricoltori ed allevatori delle sue contrad.;, che con quel metodo operavano il perfezionamento dei cavalli e del bestiame allo scopo di accrescere il loro valore di scambio. Si può dunque affermare che la dottrina della selezione progressiva poteva essere scoverta soltanto nell'ora della crescente concorrenza commerc;ale e soltanto in una nazione a coltura razionale, col conseguente alleviamento intelliger,te. Deve aggiungersi che incontestabilmente le costruzioni ferroviarie, coi loro twmels e con le perforazioni terre tri, e la industria mineraria hanno reso possibile la scoverta dei residui di animali e di piante sepolti nelle viscere della terra, preparando così le basi ad una nuova scienza, la mineralogia, che ha disposto lo spirito ali' idea d' una graduale evoluzione del mondo organico. J3ax dice poi che « la storia della Matematica smentisce il pJnto di vista marxista n. Egli stesso però non può fare a meno di riconoscere che la Geometria trova le sue origini nei <1 bisogni pratici ,, di misurare la terra; ma aggiunge che questo è il motivo più superficiale, mentre il momento decisivo per la sua costitu· zione scientifica comincia con la formulazione esatta ed astratta dei rapporti di spazio. Codesto disprezzo per i (( bisogni pratici n che ci hanno insegnato a calcolare e a valutare e che ci hanno offerto gli assiomi matematici è del tutto metafisico. Gli assiomi matematici sono provabili soltanto con l' esperienza, non col metodo astratto: tutte le conclusioni speculative su di esse sono false. l tre assiomi famosi di Enclide ( 2 + 2 = 4 ) !a linea

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