Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n.23 - 15 dicembre 1905

682 RIVISTA POPOLARE La prova chiara è nello studio della non riuscita dei tentativi di due associazioni nazionali per arrivare a un accomodamento permanente coi sindacati operai corrispondenti quan tunque questi tentativi siano stati fatti d' un m'odo perfettamente tollerabile e ben intenzioì1ato .. La morale della storia è che fino adesso, tanto il capitale quanto il lavoro hanno consacrata la loro attenzi:;ne ai tenta - trvi di regolare difficoltà immediate piuttosto ehe studiare la filosofia della quisti0ne e prendere un partito. È però incoraggiante constatare che in questi ultimi anni si sia manifestato un progresso. Lo studio dei problem; del lavoro e le dichiarazioni del!' Associazione dei padroni di ferriere ·e di quelli delle industrie metallurgiche, malgrado la loro non riuscita, forniscono un esposto chiaro e preciso della situazione delle due parti e rendono possibile la discussione pei principi che dovrebbero trionfare. Questo movimento d' organizzazione dei padroni offre però una base di serie riflessioni. Se pigliando più forza ed estensione non avrà per effetto d' arrestare d'una maniera permanente il movimento paralldlo dell' organizzazione operaia , risultato che non è <la prevedersi, stabilirà alla fine una situazione nella quale ogni prafessione vedrà i suoi membri fortemente organizzati in due potenti associazioni. Presto o tardi queste associazioni, che debbono mantenere i contratti che passano fra loro, verranno ad un accomodamento ed agendo d'accordo, saranno ai caso, di dettare le condizioni che dovranno prevalere nell' industria anche in ciò che riguarda il pubblico dei consumatori. ,. Se l' azione continua su questa strada è evidènte che tutto il movimeuto piglierà una andatura differente e presenterà un nuovo elemento che richiederà un esame speciale da parte degli economisti e di coloro che sono incaricati d' proti;:ggere gli interessi materiali della popolazione_. ( Musée Socia!). ♦ Chr. v. Fabrice: L'azione <leil' America uell' Asia turca. -Nel caos delle confessioni e delle lotte d' intrigo fra le chiese e le nazioni per il protettorato sui cristiani dell' Asia turca , è penetrato un elemento nuovo colle missioni protestanti americane e inglesi. L' azione civile esercitata da queste missioni ha scompigliato la vecchia situazione. Mentre i greciortodossi , russi ed elleni , come i cattolici erano e sono oli o agenti degli interessi polit1ci delle varie potenze , i protestanti evitarono di dar colore po!itico o gr.ettamente confessionale alla loro opera. Ciò va detto sopratutto degli americani , che naturalmente rico110bbero essere questo anche ii modo di favorir meglio l'interesse merc:antilf del loro paese. Alla scuola sup<!riore americana di Beiruth , ad esempio , che è divenuta un importante centro di studio per la lingua e la letteratura araba, si celebrano oltre le feste cristiane anche quelle maomettane. Questa scuola ha ottenuto risultati superiori ali' an - tica scuola francese dei gesuiti ; infatti i suoi scolari vengono scelti quali impiegati a Cipro e in Egitto per la loro perfetta conoscenza del!' arabo e dell' inglese. Coi missionari americani sono ali' opera missionari inglesi e tedeschi e quantunque manchi loro l'unità di direzione della chiesa cattolica, la loro azione procede concorde. La crescente istruzione ha risvegliato nel popolo il sentimento nazionale e con esso il desiderio di finirla coi vecchi dissidi di fede. E appunto i protestanti rappresentano l'idea di una chie~a unitaria e propongono in Siria la fondazione di un rito nazionale- ara bo trovando l' appog~io della parte colta della popolazione. Già a Nuova York, a Londra e a Berlino si educano preti protestanti arabi che al ritorno in patria fanno larga opera di propaganda. Da mezzo secolo gli americani dedicano somme rilevantissime alle missioni in Anatolia e Siria, hanno fondato numerose scuole e ospedali, .e vanno gareggiando coi cattolici nell' opera di risveglio dei popoli soggiogati dal turco. Certi dell'appoggio del loro governo , sono penetrate sin neli' alta Armenia e nel selvaggio Kurdistan ciò che non riuscì mai ai cattolici. ln tutti i villaggi cristiani del!' Asia minore vi sono scuole cattoliche o protestanti , o le une e le altre , e malgrado la proibizione del governo turco e del clero ellenico, anche i maomettani vi mandano i loro bambini. L' azione di questi istituti si palesa già nelia vita pubblica e privata dell'Anatolia e della Siria. Molti dei loro allievi occupano alti posti specialmente in Egitto e costituscono un elemento liberale, riformatore contro il mal governo turco. L'America 1ton avendo rnire di conquiste.territoriali in Turchia può agire, ej ha agito, con maggior energia d'ogni altra potenza a difesa de' snoi missionari. Finora tutte le potenze avevano concesso che un suddito turco non potesse farsi loro cittadino senza il permesso del- \' autorità turca; questo permesso veniva accordato solo se il suddito in questione dichiarava di rinunziare a ogni diritto di proprietà e di eredità in Turchia ; inoltre in caso di ritorno in patria egli doveva adattarsi a ridiventare ipso facto turco. Il governo turco sa come sta , sa cioè che, senza tali condi ·zioni, i suoi sudditi colti si farebbero in \nassa cittadini stranieri. Ma gli americani non vollero riconoscere tali condizioni pei sudditi turchi - antichi .scolari delle loro missioni - _che s'erano naturalizzati americani: con le dimostrazioni di Smirne e Beirut costrinsero il sulta~o a riconosc~re per cittadini americani i Siri tornati in patria. [I numero ai questi sirio-americani è considerevole e cresce ogni anno. Con una nuova dimostrazione navale gli Stali Uniti oltennero lo stesso diritto per gli ex-sudditi turchi americanizzati che tornavano in Anatolia e in Armenia. Sì che ora in tutto l'impero turco sono sparsi cittadini americani in non piccolo numero. Ciò ha dato il colpo di grazia al vecchio monopolio francese del protettorato sui cristiani d'oriente; ha svegliato inoltre in quei cristiani il concetto affatto sconJsciuto di una protezione e appartenenza po• litica indipendente dalla confessione religiosa. L'America ci ha guadagnato a scapito delle aìtre nazioni con le loro chiese in conflitto. li governo turco segue con comprensibile diffidenza quest' opera di penetrazione fatta per mezzo di una sottrazione di sudditi che gli vengono poi resi sotto forma di cittadini ame- {·icani. - Preussische lahbiicher, novembre. .. Dep. Georg Gotlteim: L'autonomia iu Poi onta e la Hussta. - Fino alla rivoluzione del 183'0 la Polonia possedette una propria costituzione ed era in fondo annessa alia Russia solo per unione personale. Dopo il 1839 di\'enne invece una provincia russa,. e questi settantacinque anni non si cancellano essendosi operata durante questo periodo la trasformazione industriale nella Polonia con la creazione di forte legami materiali con la Russia. Il caso della Fìnlandìa è relativamente semplice, la sua economia essendo quasi indipendente dalla Russia. L' industria polacca invece non può far a meno del mercato russo, e questo fatto esclude che la Polonia tenda a costituirsi in stato auto- , nomo con confini politici e commerciali propri. L'industria polacca si trova principalmente in mani tedei:che; i capitali belgi e inglesi sono in generale più investiti nell'interno della Russia. I capitalisti tedeschi non sono rimasti tutti tedeschi; parecchi obbedendo a pressioni si sono naturalizzati . russi; alcuni sposando donne polacche si son fatti polacchi; tolti questi ultimi, so11tlmalvisti; ~a ci_òpoco conta; l' interesse generale della Polania è legato a queste industrie, interessi operai, interessi tributarii e anche interessi agricoli giacchè l'agricoltura polacca vi ve sul forte èonsumo industriale proletario; si cbe la Polonia si guarderà dal provocare dalla Russia, separandosi da essa cemmercialment'e, una guerra di

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==