RIVISTA I POPOLARE 631 arsenalotti era stata presentata una interpellanza dal deputato socialista Ferrero , che fu ripresa e svolta, dopo l' abbandono del primo presentatore, dall' Allard. Il ministro della marina Thompon rispose al deputato socialista. L'intervento di J aurès, che fo eloquente nella dife:3a di una cattiva causa, provocò il discorso netto e preciso di Rouvier, che negò a coloro, cui è affidata la difesa dello Stato il diritto di sciopero. La tesi socialista non ebbe che 50 voti favorevoli; l' ordine del giorno Grosdidier in favore del governo raccolse 436 voti contro 68. I radicali-socialisti votarono pel governo e furono notevoli le dichiarazioni di Pelletan contro le teorie dei socialisti. Il De Pres:;ensè nell' lfornanité ha contradetto il Pelletan per l'esempio sbagliato dell'Inghilterra; ma nell'altro giornale socialist·l di Parigi, La Petite republique, il Dep:1tato Gerault•Richard non si è trovato di accordo nè col J aurès , nè col Pelletan: egli trova la soluzione giusta del grave pi·oblema dello sciopero dei funzionari nel,' arbitrato obbligabrio , che anche noi caldeggiamo, purchè accompagnato dalla modificazione dell'ordinamento burocratico, se fo3se stata accolta la pretesa dei socialisti sarebbe stato lo stesso, praticamente, che approvare le teorie di Hervé che J aurès ha combattuto. Il diritto di sciopero tra gli arsenalotti come tra i marinai e i soldati equivale nè più nè meno che alla consegna allo straniero militarizzato e prepotente della nazione che lo adottasse. Siamo sicuri che l'Imperatore di Germania amerebbe veder trionfare .... in Francia le dottrine dell'Allard e dell' Hervè. ♦ Il consiglio dell' ordine degli avvocati di Parigi contro Hervè. - Abbiamo dato torto a Jaurès, che difese il diritto di sciopero degli arsenalotti; dobbiamo associarci alla sua prote:-ittt dell' Humcrnité contro il Cons;glio dell'ordine di Parigi, che non h11.voluto aro. mettere ali' esercizio dell' avvocatura l'anarchico antipatriota Hervé con un ordine del giorno che po.rta la firma di Labori corno segretario, del Labori , che difese Dreyfos e che fu minacciato di punizione analoga dai nazionalisti. Noi biasimiamo questa decisione perchè violatrice della libertà d; op nione, essendo più che C(lnvinti che nell'esercizio dell'avvocatura l' Hervé non p!lò nuocere al proprio paese. Crediamo però degna di t>Ssere conosciuta la motivazione del Consiglio dell'ordine, che non abbiamo visto riprodurre dai giornali italiani. E' la seguente: e Atteso che Hervé si è da parecchi anni consacrato alla pubblicazione di scritti nei quali egli respinge l'idea di patria e cerca dimostrare che non vi sarebbe nessuno svantaggio per la gran maggioranza dei francesi se la Francia fosse vinta e smembrata dopo la disfatta; Che essendo professore al liceo d1 Sens, egli fu tradotto innanzi al· Consiglio accademico che pronunziò contro di lui la pena del ritiro della carica, decisione confermata dal Consiglio superiore dell'Istruzione Pubblica che, in seguito ad appello dell' Hervé, rilevò le seguenti circo3tanze, « eh' egli aveva gravemente insultata la bandiera frdncese ed invitati i soldati a rifiutarsi di tirare innanzi alla sommossa o innanzi al nemico; Oh' egli ba recentemente pubblicato un libro dal titolo e Leur Patrie » il quale contiene lo svolgimento ancora piu accentuato e aggravato delle stesse ecj. tazioni ; Ch'egli riconosce di avere, nell'ultimo scorso ottobre, firmato un affisso destinato ad essere attaccato ai muri delle caserme e distribnito ai militari chiamati sotto le armi, il quale affisso, prevedendo il caso in cui i soldati sarebbero chiamati a reprimere dei disordini contiene questa frase : « Voi tireret~ sui vecchi gallonati che oseranno darvi simili vrdini > • Che lo stesso cartello prevedendo anche una guerra, contiene qnest' altro passaggio : • Voi non marcerete, qualunque guerra è criminosa.. Ali' ordine di mobilitazzione voi risponderete con lo sciopero immediato o con l'insurrezione». Che per questa provocazione parseverante ed atti che cadono sotto l' applicazione della legge penale e che la coscienza universale riprova, l' Hervé ha interdetto a lui 8tesso l' accesso ad una professione nella quale il primo dovere consiste nel rispetto e nell' osservanza. delle leggi ; Per questi motivi; Decide! La domanda d'ammissione a.Il' esercizio dell' avvocatura del Signor Gustavo Hervé è rigettata » • ♦ Il Parlamento diminuito! ... E da chi 1 - Nella ~ita Luigi Lodi a proposito del discorso di Napoli ha pubblicato un giudizio forse più aspro del ~ostro contro Forti8. Ma il giornalista radicale, benchè monarchico, nella chiusa è andato al di là di un attacco al ministro responsabile, come si può rilevare da questo brano, che non abbiamo bisogno di commentare: e Si parla « di libertà, di democrazia e l' onorevole Marcora rin- « nova democraticamente tutto il cerimoniale delle in- « titolazioni dello antico prot0collo, ma il fatto è che e il Parlamento si 1:1ente diminuito nella facoltà sua « elementare. A lui non ispetta più di designare i « ministi-i, come non ispetta di controllm·e e di 'iniziare » i maggiori atti di politica internazionale, di politica « rnilitm·e e di politica ecclesiastica. • e Tutto quello che è più decisivo per la patria sta « al di fuori o al di sopra del Parlamento, al di « sopra o al di fuori dello statuto. » ♦ Italiani e slavi dell'Austria suila buona strada. - La Dieta àella Dalmazia, riunita a Zara ba votato ali' unanimità la seguent~ propo:3ta degli avv. Salvi, Ziliotto, Ghiglianovich e Pini e dei dottori Smerchinich e Krechich: « La Dieta della Dalmazia esprime il voto all'i. r. governo che venga concessa la piena equiparazione degli studi giuridici, filosofici e tecnici , e dei diplomi ottenuti negli Atenei del Regno d'Italia da studenti italiani dell'Austria. « La parificazione degli studii e dei diplomi giuridici conseguiti nel Regno d'Italia sarà condizionata ad un esame che gli assolti legali subiranno in lingua italiana dinanzi alla Corte di appello del domicilio•. Il diecorso dell' avv. Salvi, che la svolse brillantemente venne accolto da grandi appla,1si. L' unanimità del voto è significantissimo pel fa,tt.o che gl' italiani nella dieta non souo che sei e circa 50 i croati e i serbi. Questo voto dovrebbe preludere ad 11na intesa tra Italiani e Slavi in Austria, dove hanno comuni nemici, prepotenti e incivili, i Tede::lchi specialmente gli Alldeutsche. Questa unione abbiamo sempre caldeggiato. ♦ L' emigrazione della Calabria. - Conseguenze economiche e sociali. - Manteniamo la promessa fatta nel numero 20 e ci occupiamo della emigrazione della Calabria; lo facciamo tanto piu volentieri in quanto che le osservazioni sulla medesima. si possono esten- . dere a tntto il fenomeno demografico importantissimo che si svolge nell'intera Italia. Della emigriv,ìoue in Ca.labria ci occuperemo, per mostrarne gli effetti benefici, seguendo la tesi di laurea di Giuseppe Scalise, che la facoltà giuridica della Università di Napoli nel 1903-904 dichiarò meritevole di essere pubblicata a sue spese (1). (I) Giusappe Scalise: L' emig1•a,~ione della, Calabria. Napoli L. Pierro 190~ L. 3 Elegante volume con tavole, diagrammi e cartogrammi.
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