RIVISTA POPOLARE 497 porti col partito socialisia e repubblicano; criticò l'opera legislatil'a mia nella quistione del sindacato obbligatorio zolfìfero e sopratutto per la riscosse dei vecchi elementi nella provincia e nei comuni ... Tanti pretesti tante menzogne laide, sfacciate ! Sono io che lotto contro i vecchi elementi della provincia da circa venticinque anni; ed il tale fu sempre con me solidale e mi approvò incondizionatamente. Affermando che m'ingerisco nella vita locale egli mentisce come una volgare baldracca, invidioso di fare concorrenza a qualche Torraca indigeno. Era passata da alcuni anni la campagna sul grano ed egli mi professava sempre illimitata devozione. Quali fossero i nostri rapporti, dopo gli avvenimenti che a lui ed ai suoi disgraziati satelliti servirono di pretesto per vituperarmi , sperando invano di offendermi, risulta da questa breve lettera : Palermo 6 Maggio , 904 « Illustre maestro, la ringrazio della cura presa « della preghiera riflettente l'affare del can.co Ada- <c mo, che le raccomando vivamente come uno dei « migliori e provati suoi e miei amici. <e La posi:r_ionemia a Serradifalco migliora sensi- « bilissimamente e senza l'opera mia. La mia can- « didatura è un acotiledone, che ingrossa a vista <e d' occhio. « Ossequio la signora e bacio i bimbi. « aff.mo ecc. >> Potrei pubblicare decine di altre lettere più espansive; in questa manca l'espansione perchè era gia spuntato il desiderio di porre la propria candidatura ... a Serradifalco. Ma alla vigilia delle elezioni generali, egli contando sulla mia bontà, non esita· ancora a rivolgersi a me e in data 18 Ottobre 1904 da Palermo mi telegrafa : « E' stata proclamata socialisti ed affini mia can- « didatura Serradifalco. Accetterò se Ella verrà ad « appoggiarla. Riverisco >>. Un uomo che disistima e disprezza un altro uomo e lo ritiene capace di ogni turpitudine e lo prega e conta su di lui nella misura su esposta non può . essere che un irresponsabile! Il mutamento fu forse determinato dalla mia campagna contro le pretese esagerate ed ingiuste dei ferrovieri? A qualche imbecille potrà forse farlo intendere; ma proverò che anche questo è falso. Intanto rilevo che la niia condotta politica nei rapporti col partito socialista e repubblicano sino a questo momento non mi ha alienato -l'affetto e la stima di un solo repubblicano e mi ha conservato quelli della quasi totalità dei socialisti di Sicilia. Pel mio trionfo nella lotta contro il socialista rivoluzionario fecero voti aperti calorosi De Felice e Tasca, Aurelio Drago e Macchi, Lopiano e Polara e Lo Bianco (corrispondente ordinario ... dell'Avanti!) e i socialisti di Palermo in grandissima maggio i anza , di Ca tani a, di Caltanissetta, di Modica, di Vittoria , di Grotte, di Canicattì, di Castelvetrano, ecc. ecc. ai quali tutti resto gratissimo e mando sinceri e calorosi ringraziamenti. Si capisce che siano stati contrari i ferrovieri di Palermo, che miserevolmente polemizzarono con me nel periodo della loro ubbriacatura. Si dirà: altri furono di manica larga ma non volle esserlo il nostro... socialista rivoluzionario, la cui coscienza rigida non permi·se che mi si perdonasse quella campagna ferrovia1 ia. Se così fosse m' inchinerei dinanzi al nostro socialista rivoluzionario , dimenticherei i vituperi scagliatimi e lo stimerei ancora. Ma così non è. Moll'o tempo prima che cominciasse la mia campagna ferroviaria e .mentre mi scriveva e mi telegrafava nei modi sopra esposti, il socialista rivolu{_ionario che sino al 18 Ottobre 190-4 non disprezzava l' aiuto degli affini faceva i suoi tentativi ripetuti presso i socialisti del collegio, scriveva denigrandomi a Fontanazza da Ca~trogiovanni , parlava a Lovetere di Santa Caterina ponendo a loro questo dilemma: poniamo la vostra o la mia candidatura contro Colajanni ..... E intanto si rivolgeva a me come a maestro e invocava il mio appoggio ... e del mio appoggio faceva una conditio sine qua non per posare la sua candidatura a Serradifalco.... Occorròno commenti ? F. Una parola su questa candidatura di Serradifalco. Quando me ne scrisse la prima volta me ne sorpresi perchè conoscendo quel collegio sapevo che in esso non e' erano nè socialisti riformisti, nè rivoluzionari, nè affini. Gli risposi schietto che mi pareva difficile che vi si potesse posare una candidatura qualsiasi avanzata; che io non vi avevo relazioni politiche; che potevo contare sopra un solo repubblicano a Villalba e che gliene avrei scritto quantunque in intimi rapporti personali col Deputato Di Scalea ..... Naturalmente quando seppi che il nostro Socialista rivoluzionario mentre mi protestava amicizia e devozione mi vituperava e m'insidiava, disgustato sino alla nausea, non risposi al fUO ultimo telegramma. Col mio silenzio si squagliarono gli affini, scomparvero i socialisti del Collegio di Serradifalco, e sfumò la candidatura del socialista rivolu:r_ionario.... Maturò invece il proposito della vendetta contro di me. La breve storia della candidatura di Serradifalco, dove la si voleva fare spuntare come un fungo per miracolosa virtù mi a, prova che il nostro socialista rivoluziona·rio era uno squilibrato; quella della candidatura di Castrogiovanni chiusa col v.lto del 27 agosto dimostra eh' egli è qualche cosa di peggio. Non me ne sarei occupato se l' Avanti! non avesse accordato con grande leggerezza l'ospitalità ai telegrammi intessuti di menzogne del nostro socialista rivoluzionario e dei st1oi disinteressati so- ~tenitori. Ma giacchè si volle dare carattere politico ad una accozzaglia variopinta e ad un ambizioso pazzesco, che probabilmente domani potrà da socialista rivoluzionario trasformarsi in democratico cristiano ( e forse lo ha tentato !); giacchè l'Avanti ! ha voluto far assurgere alle proporzioni di lotta politica uno sfogo di balordo risentimento, affinchè si sappia cosa siano e cosa valgano i socialisti rivolu{_ionari improvvisamente pullulati nel centro dell'isola mia ho dovuto, superando il disgusto, intrattenertene. Pensa tu, caro Ferri, se non sia tempo di far senti.re la tua parola e di provvedere, per la parte che ti spetta, alla sincerità e alla educazione politica della Sicilia e del mezzogiorno bollando, come tu puoi farlo, tutti gli scalzacani che inalberano la bandiera del socialismo rivoluzionario o riformista soltanto per disonorarla. Forse mi sbaglio, ma a me pare che a te corra l'obbligo di far sentire la tua voce ..... anche per darmi torto. · Tuo aff.m0 N. CoLAJANNI Sperimentatisn10sociale Il movimentocooperativonell' agricoltura danese La Danimarca è uno dei più interessanti paesi di Europa sotto il punto di vista economico, politico e sociale. Il paese che dà il minimo di omicidi e di analfabeti e il mas-simo di suicidi è quello pure che presenta contemporaneamente con una forte proporzione di popolazione rurale , un grande svi-
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