!., RIVISTA POPOLARE 515 migliori del Gabinetto Fortis. Aveva una forte maggioranza in Parlamento decisa a seguirlo ed una Camera nuova e giovane, desiderosa di farè'. Il Tesoro in condizioni singolarmente buone e gli avanzi crescen!i di bilancio , anche grazie alle continue importazioni di grano , apprestavano al Ministero i mezzi necessari per una politica economica e sodale riformatrice e benefica. Che cosa ha fatto invece il Ministero Fortis? Ha concentrate tutte le sue forze nell' aumento delle spese militari, privando l' erario dei mezzi strettamente necessarii al1' adempimento di un programma di lavoro e di riforme. E finchè lo Stato continua su questa via è naturale che il paese rimanga privo dei servizii pubblici indispensabili allo sviluppo della ricchezza ed al . benessere popolare. Così l' Italia invece di rafforzarsi si indebolisce, perchè è debole, anzi debolissimo un paese che sia in preda alle agitazioni sociali e che in caso di guerra avesse due nemici da combattere , gli interni e gli esterni. Tutto ciò è facilissimo da comprendere , ma non perciò è altrettanto compreso. I giornali in voce di ufficiosi continuano ad annunciare che il. Ministero sta preparando nuovi progetti di spesa per guerra e marina. Se la notizia t: vera , ciò vuol dire che il Governo persiste sulla via disgraziata dell' errore , che condurrà il paese a guai peggiori. Pur troppo non si può senz' altro contare nella resistenza della Camera: eletta a suffragio ristretto, causa l'ingente numero di analfabeti, essa non rappresenta che in parte le classi .più povere e più sofferenti. Così si andrà accentuando il distacco fra k diverse classi sociali e si prepareranno dei giorni tristi alla nazione. (Nuova Antologia 1 • 0 Settembre). + 11 contegno del socialisti tedeschi di fronte alle leggi soclall. - Dall'anno 1867 alla fine del 190.1, il parlamento tedesco votò non meno di centovrnticinque leggi sociah. In tutti gli altri paesi parrà appena credibile che un organismo non unitario ma federale quale è lo stato tedesco. in questi trentasette anni durante i quali ebbe una grande guerra per la sua esistenza, costruì la sua o_rganizzazione interna, rifece o creò o riformò esercito, marina, moneta·, diritto penale e diritto civile , abbia trovato il tempo per una tale attività legislativa nel campo sociale. Si pensi che tutte queste leggi di natura variissima hanno richiesto un immenso lavoro di preparazione prima di· giungere al C0nsiglio federale. · Ora, quale contegno tenne il gruppo parlamentare socialista di tronte a queste leggi ? Non sempre in base agli atti parlamentari tale constatazione è possibile; in 47 casi mancò la dichiarazione di voto, sia per assenza , sia pel numeM esiguo dei deputati socialisti (tra il 1866 e il 1 867 i socialisti al Reichstag furono prima 4, poi 1, poi 9 e in piccolo numero rimasero sino al 1890) ; in 44 casi i socialisti si dichiararono favorevoli, in 34 contrarii. L'aperto appoggio dei socialisti si limita dunque a poco più di un terzo del totale delle leggi sociali. Più che i casi in questo appoggio fu accordato ci interessano i trentaquattro (< no » dei socialisti che riguardano proprio le leggi di maggiore portata sociale. Il primo 11 no » fu quello di Bebel il I 2 maggio 1871 contro la legge sull'obbligo d'indennizzo per gl'infortuni dei ferrovieri e minatori. Bebel trovò la legge insufficiente. Questa motivazione della (< insufficienza )) ritorna per quasi tutti i casi. La legge del 27 giugno I 884 sulle assicurazioni contro gli infortuni non venne votata dai socialisti con la seguente motivazione : « Voteremo contro perchè il progetto cì sembra un apparato burocratico che più che un aiuto costitujrà una molestia, » Così non votarono la legge del 2 2 1 giugno 1889 sulla assicurazione per invalidità e vecchiaia. Anche in questo caso la motivazione è assai deficiente. Singer dichiarò che la legge non crea una vera riforma sociale perchè le pensioni che offre sono insufficienti. Nella relazione annuale del partito è pur detto (( Abbiamo votato contro la legge sulle assicurazioni per invalidità t: vecchiaia perchè offriva troppo poco all'operaio. La Germania dovrebbe vergognarsi di offrire alla classe lavoratrice tale carità in forma di pensione i1. Nel bilanci· del 1905 questa <( carità 11 è salita a cinquanta milioni , cinquanta milioni che se fosse dipeso dai socialisti mancherebbero oggi · agli operai vecchi e :nvalidi. Le pensioni di invalidità e vecchiaia erano al principio di questo anno 871.600 ( 1 ). Bisognerebbe stampare sulle ricevute delle pensioni (< legge respinta dai socialisti ». Inoltre venne da essi respinta la legge sui tribunali industriali legge eh' essi volsero poi a loro profitto giacchè oggi dominano maggior parte di tali tribunali. Anche· qui come in leggi anteriori e posteriori i socialisti rappres~ntarono la parte del nemico del bene per amore del meglio ò di un supposto meglio. Così ancora il 13 giugno scorso votarono contro, l'istituzione di tribunali commerciali <( perchè il progetto esclude la donna impiegata dal suffragio attivo e passivo per il posto di giudice assistente ». Nella maggior parte dei casi questa opposizione è un lusso che il partito si dà, con la rara apparenza della intransigenza sui principii, sapendo che la legge avrà la maggioranza senza i voti socialisti. Ciò che significa ch'esso si lascia ispirare I lal ristretto interesse di parte e non da considerazioni d'utilità generale (Die Gren 1boten, 17 e 24 agosto). ♦ Max Schippel: La politica commei·cialc francese nelle colonie. - Anche spogliata dal suo contorno politico la questione marocchina ha la sua importanza. Essa è u'n ritorno alla vecchia questione della porta aperta, una ripresa della eterna lotta per la uguaglianza di condizioni di tutte le potenze sul .mercato internazionale, e d'altra parte per la conquista di una posizione privilegiata per una di esse che esercita su quel determinato pezzo di mondo anche la tutela politica. Certo, l'accordo anglo-francese contiene la clausola della 1ibertà commerciale e della uguaglianz~ doganale in Marocco. Ma solo per trent'anni, e un accordo fra solo due potenze può sempre venir mutato. E come poteva la Germania accomodarsi a una nuoya situazione di diritto in cui il suo parere non era stato chiesto? L'Inghilterra sa per propria esperienza quanto pre!ito si chiuda la porta aperta là dove la Francia pone piede. Tunhii, il Madagascar e altri importanti territori ne fanno fede. Nell'importazione di Tunisi dominava, prima dell'occupazione francese, l'Italia con farina, vino e coloniali; l'Inghilterra mandava tessuti di cotone, la Spagna lana; anche la Germania e l'Austria fornìvano merci in notevoli quantità. La Fr'ancia attese con impazianza la scadenza dei vecchi trattati di commercio per porre argine alla importazione di quelle potenze. Dopo un lungo lavoro di rimaneggiamt:nti la Francia potè muoversi a suo agio, e allera con la legge tunisina del 2 maggio 1898 venne introdotta in Tunisia per la maggior parte degli articoli la tariffa minima francese, dando così un grave colpo alla concorrenza straniera. La situazione odierna è la seguente: quasi tutte le merci straniere pagano alta dogana, ~entre quasi tutte e le più importante merci francesi sono libere da dazio, così il bestiame ( 1) D~nque una media di 57 marchi, per pensione. (Nota del T.)
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==