Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno XI - n. 17 - 15 settembre 1905

RI VI STA· PO P OLA-RE 511 ~...._,' pubblico a non comprare che a contanti. Ma la Gewerbereni di Bàle, la Lega del!' Industria e del commercio di Gand, la j:ega na 1 ionale del pagamento contante fondata in Belgio dal Pyfferoen dopo il Congresso di Namur, ed altre Società analoghe. fc;mdate in Francia contro il costume suddetto, non sono che pialliativi e rischiano, frattanto, di mutare la loro azione benefica in un maleficio per la P. B. Infatti se (come non è probabile) esse riesciranno a estirpare dal commercio il sistema del pagamento differito, una buona parte della clientela attuale _abbandonerà i piccoli commercianti a profitto dé~ grandi magazzini che hanno prezzi più bassi e più v_asti assortimenti. Il rimedio sarebbe allora peggiore del male preesistente. I congressi della P. B. rivelarono intanto un fatto stran<?. Se il movimento opf:raio (la cui minaccia immediata per la P. B. è minore di ogni altra, a prescinde~e dall'azione indiretta delle leggi operaie) è stata sempre la preoccupazioue fissa dai congressisti, d'altra parte i piccoli-borghesi si son messi a copiare la tattica della classe operaia , se non proprio nella sostanza, .almeno nella forma. Difatti i congressi _internazionali della P. B. sono una imitazione dei congressi proletari; ma questa imitazione non si manifesta che in una gran quantità di piccoli dettagli. Mentre gli operai fondano ogni sorta_ di organizzazioni ch'essi sanno trasformare in altrettanti strumenti di emancipazione, i congressi raccomandano ai piccoli-borghesi di costituirsi in associazione , ma reclamano intanto leggi draconiane contro le cooperative operaie. L'internar_ionule nera contro l'interna_r.ionale rossa. - I capi del movimento P. B. non si son voluti limitare a organizzare congressi. periodici e di breve durata, ed hanno istituito una specie di segretariato permanente internazionale con sede a Bruxelles, il cui potere esecutivo è affidato a un comitato centrale ove entrano due delegati per ciascun paese eletti per un termine di ~re anni, con una presidenza che passa; ogni tre anni, da una nazionalità all'altra. Quest' Istituto non si propone di dare una qualsiasi direzione alla politica pratica della P. B., ma ha uno scopo puramente scientifico ed obiettivo, caratterizzato dalle ricerche, dalle inchieste, dagli studi su le condizioni della piccola industria e del piccolo commercio nei vari paesi e nelle varie branche :dell'attività economica. Il governo belga si è af- . frettato a porre a disposizione dell'Istituto un locale per gli archivi e per la biblioteca ed uomini atti ad organizzare un ser-' . vizio di informazioni. Basta frattanto dare uno ·sguardo al nome ed alle attribuzioni dei componenti le diverse delegazioni internazionali per comprendere-che ci troviamo innanzi ad un mop. B. provocato e condotto gai cattolici col debole concorso dei reazionari protestanti. Si vuol creare una « Internazionale nera ~ da contrapporsi alP (< Internazionale rossa >>; e così si spiegano certe disposizioni strane dei suddetti Congressi, senza rapporto alcuno con gli interessi della P. B. ed anzi, talvolta sfavorevoli ad essi. In tutti i casi, simili tentativi testimoniano del fatto che il nazionalismo e l'antisemitismo, destati inspirati e sostenuti dai partiti reazionari, mostrarono la loro insufficienza e la loro mancanza di iniziativa, pur sforzandosi talvolta di sottrai;si alla tu-- tela diretta del partito cattolico. È stato necessario imaginare un'altra cosa, creare una organizzazione che fosse nella dipendenza diretta del partito dell'antico regime: e l'organizzazione internazionale della P. B. è stata appunto una esperienza in questo senso. Si potrà pensare quanta fede meritino le dichiarazioni degli inspiratori di questo stesso· movimento, che affermano la loro neutralità politica e religiosa, se si ricordi che allorquando volJe crearsi un movimento P. B. veramente neutro e indipendente, il partito cattolico vi si oppone con ogni accanimento : e lo stesso Pyfferoen l'ebbe a dichiarare senza molte reticenze. La riunione di Bruxelles (aprile 1903) si occupò sopra tutto <lel congresso inkrnazionale della P. B. che deve aver luog o a Liegi nel 1905 durante l'esposizione universale. Ogni paese nominerà uno o due relatori che esporranno lo stato della legislazione per quanto riguai·da la P. B., dal triplice punt~ di vista storico, descrittiv~ e critico. D'altra parte il Congresso futuro si occuperà oralmente di altre numerose quistioni, educa2ione_tecnica e professionale, trasformazioni degli utensili, organizzazioni del credito, ecc. Situa 1 ione disper_àta. --:-- Ponendoci da un punto di vista del tutto obiettivo, noi possiamo domandarci : la P. B. sarà in condizioni tali da lottar contro il grande capitale, con la sua enorme energia produttiva, con la .divisione del lavoro, la faciltà_,~ la ampiezza del· suo credito, l'economia realizzata su 1~ materie prime, i mezzi .ausiliari di produz,ione, <!CC, ? Il Maroussem, uno deg!j scrittori meglio infor1pati su tali quistioni ,_ aflerma a·he quando la questione operaia è giunta al punto che medi e piccoli laboratori son distrutti, quando l'annientamento del medio e piccolo commercio !ia posto la questione degl: i>!lpiegati, quando infine la media e piccola agricoltura ha fatto sorgere snl proletariato rurale la questione agraria, Q0n v'è alcuna speranza da nutrire contro la fine delle classi me~ie. Frattanto -i partigiani della P. B. affermano che la classe media è, come tale, eterna; ,:he alcune sue parti possono is_olatamente distaccarsi da lei, decomporsi. e sparire, ma che esse sono sostituite da altre ragioni d'essere, determinate dallo sviluppo del regime capitalista. Si sa, p. es., che lo sviluppo delle manifatture e delle fabbriche fa sorgere intorno ad esse tutta una serie di piccole industrie organizzate per la maggior parte in sistema di produzione a domicilio. E inoltre !'_apparizione di bisogni nuovi fa sorgere nuove branche industriali ove il P. B. sloggiato ~alle antiche posizioni, si rifugia. Questi ed altri· esempii si riferiscono appunto a quelle branche dell'attività economica nella quale la situazione dei piccoli padroni « indipendenti n è massimamente scossa dallo sviluppo della grande produzione e del grande commercio. I parti~iani più accaniti della (\ classe media n ne conv_eng_ono; ma senza -nascondersi che tutta una serie di posizioni considerate un tempo impren dibili ed esclusive della P. B. le sono state tolte, insistono nondimeno su la costante apparizione di nuove sorgenti vitali di questa classe, ammettendo che simili trasformazioni interiori nella- sµa costituzione possono, col tempo, mutare del tutto la sua fisonomia e quindi la sua politica. Gli uomini di opinioni ~,ssolutamente opposte sono d'accordo per la apparizione d'una nuova classe media: Qualcuno anzi (Treub) difende le cooperative di consumo perchè, secondo lui, ne favoriscono l'avvento. Questa nuova classe media sarebbe, secondo il van Marken, costituita dagli antichi padroni indipendenti trasformati in agenti e impiegati delle grandi Case, i quali però se sono oggi « dipendenti » hanno una posizione più stabile che non i bottegai e gli artigiani nel tempo passato. Ma questi ottimisti non vedono che le condizioni di questa nuova classe media potrebbero anche essere molto più tragiche: Gli impiegati, « funzionari del Capitale n sono per essergli del tutto asserviti , la loro situazione diventa sempre meno stabile e il loro salario diminuisce. I progressi tecnici tendono a diminuire il numero degli im1,ie gati, e un' (< armata di riserva >> va gradatament<:: formandosi fra i funzionari del capitale, simile a quella che esiste nel proletariato industriale. Questo si può constatare, più che altrove negli Stati Uniti d'America, dove p. es. il trust dell'acciaio ha privato del loro lavoro una buona metà degli operai: e in generale, secondo i calcoli del Day, il numero degli impiegati privati del loro impiego per l'apparizione dei trust sorpassa i 35000. D'altra parte l'aumento dei senza-lavoro, l'intensità raddoppiata della concorrenza e l'abbondanza della mano d'opera contribuiscono a peggiorare la situazione degli impiegati che han. serbato il loro posto. Secondo lo stesso Day, circa 2 1 ooo impiegati han dovuto consentire a una diminuzione di salario equivalente al 33 °lo•

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