508 RIVISTA POPOLARE ~assegna Seientifiea AsrrRONOMIA r,a cometa cli Te1npel. - Uno dei fatti più curiosi della meccanica celeste e che danno più da pensare agli astronomi è la mancanza improvvisa, t!d apparentemente irrazionata , delle comete nei loro ritorni a data fissa. Ce n' è specialmente una, quella scoperta il 3 Aprile 1867 a Mars;glia da Tempel, che sembra essersi dato l'incarico di fare arrabbiare gli ast_ronomi mancando da un certo tempo in qua a tutti gli appuntamenti. Nel 1870 fu osservato a 0.26 da Giove e si stabilì che quello sarebbe stato il punto preciso di osservazione e di ritrovo. Calcolato il suo diametro , e la vdocità della sua rivoluzioni! si calcolò che doveva riapparire al punto stabilito ogni 3 ed ogni 6 anni. Fu veduto infatti nel '73 e nel 179 Tempel stesso la rivide da Arcatri - l'osservatorio astronomico presso FirenzeDoveva tornate nell' 85 eppoi nel '91 eppoi nel '97 ma invece alle date stabilite ed al punto fissato non tornò, facendosi bensì osservare ad altre date ed in altri punti del cielo. L'astronomo Gà.utier ha calcolato che l'influenza d' attrazione del pianeta Giove ha modificato la corsa della cometa di modo che invece di apparire al peridio nd 1897 ci è passato inYece nel 1898. Si calcolano di vederla apparire al perielio il 20 Aprile di quest'anno, a mezzanotte ma la cometa mattacchiona è mancata anche questa volta. Gli astronomi però hanno calcolato che lo spostamento della sua orbita, ne ritarda di sei mesi l'apparizione al perielio, e quindi calcolano che essa compit!r à la sua traiettoria in 6 anni e mezzo invece che sd e gli estronomi in base a questi cal-- coli cercheranno di osservarla nel mese di Ottobre e stabiliranno, se possibile, la sua esatta posizione per poterne calcolare l'orbita esatta, ed :I preciso cammino che percorre. Le siepi <li vegetnzloue n+ I )lianctl-1, Ma1•t;e. - Che sul pianeta Marte le condizioni atmosferiche son di poco ditlerenti da quelle della terra e che quindi la vita la deve es sere press'a poco quale è nel nostro pianeta, è un fatto ormai accettato da tutti. Ora l'astronomo americano Porcival Zowell viene a portare un'argom(nto di più - una prova - alla tesi; pur menomando le probabilità che si hanno, in favore di una vita umana nel pianeta. Si sa che si ritenevano probabile opera di animali intel:igenti e ragionanti certe linee che erano state chiamate canali. Ora con l'aiuto di fotografie e di ripetute e continue osservazioni il Zowell è riuscito a stabilire che quelle linee non sono i bordi di conati, ma sibbene a !te, ininterrotte e folte siepi dI vegetazione che crescono su le nve di questi corsi d' acqua. Sicc0me le fotografie più esatte mostrano delle crescenze e delle decrescenze in quelle siepi ; si è venuti alla conclusione che la loro vegetazione è alimentata dall'acqua che allo sciogliersi delle nevi dei due poli del pianeta corre attraverso i canali. Naturalmente questo costringe ad abbandonare la supposizione che la massa di essere dotati di intelligenza e di volontà aveva scavato i canali, o costruito i bordi; ma la relazioni! di Zowell non lascia adito a dubbi e noi dobbiamo abbandonare la supposizione per la ~ertezza, la qual certezza se ci dimostra che in quel pianeta c'è Ja vita vegetale, ci lascia assolutamente ali' oscuro a proposito della vita animale. ANTROPOLOGIA Gli Eoliti. - La questione della esistenza dell'uomo ali 'epoca terziaria è ancora molto dibattuta. Già si negava che potesse esistere nel periodo quaternario, ma ci si è dovuto rie redere dinanzi ai teschi e agli scheletr; umani trovati uniti nei giacimenti quaternari. Ora il Rutot viene a dichiarare, <.: porta delle prov<.: a sostegno della sua dichiarazione ~1e il periodo eolitico deve essen: riportato indietro di molti secoli e deve essere collocato prima del periodo neolitico. L'uomo sarebbe dunque apparso su la faccia della terra durante il periodo eocenico e sarebbe contemporaneo degli ultimi antediluviani il Mosasauro, e 11 Plessosauro; e non ciò solo, ma fino dai primordi della sua esistenza egli avrebbe fatto uw di selci. Infatti esaminando il periodo eolitico il Dott. Rutot ha constatato che le selci portano traccie di scheggiature fatte ad arte, o di orli corrosi dall' uso. Queste selci che nel terreno quaternario sono comunissime si trovano anche nei giacimenti anteriori; ve ne sono nel terreno miocenico di Aurillac e di Otto e nel pliocenico Inglese. .... Veoendo a sostegno della teoria del Rutot il Dott. Baie ha fatto delle esperienze per pi"ovare se le selci scheggiate e corrose tali quali ha presentate il Rutot non potevano esserlo state in seguito all'azione lenta ma continua dell'acqua, o della pressione eJ ha trovato essere assolutamente impossibile che qu,:i precisi caratteri si riproducano , simili come sono nelle selci esaminate dal Rutot. Queste selci sono tutte scheggiate egualmente per un verso e in un sol senso , e quelle corrose dall'uso portano la traccia della erosione da un solo lato e sempre con identici caratteri. A L1uesta specie di selci il D.r Rutot ha dato il nome eoli ti ed ha dimostrato che poichè portano tracce del lavoro del!' uomo noi dobbiamo riportarne l'esistenza a molte migliaia d'anni in dietro da quel che si pensava fosse l'epoca della sua apparizione sul globo; all'epoca dei mostri antidiluviani e prima che fossero apparse le scimie antropoidi. Altro ehe i q nattromila anni di Adamo e Mosè ! FISIOLOGIA L'orlg·I ne dell ~ vita. - Jl D.r Butter Burk pubolica ora la relazione d'una serie di interessantissi1re esperienze su la influenza del radio nella generazione spontanea. La questione da risolvere s<.:la generazione spontanea è possibile , è una di quelle che preoccupano molto gli scenziati, perchè se fosse dimostrata, molti punti oscuri della scienza attuale sarebbero " dilucidati. Ora il D.r B. Burk ha pensato di servirsi della ener - gia del radio, ed esperimentare se non per caso si potrebbe attribuire a proprietà radianti la generazione spontanea. Egli chiuse dunque in un tubo di vetro una certa quantità di brodo sterilizzato, lo tolse ad ogni inAuenza atmosferi-::a e gli fece subire delle emanazioni di radio. Alcun tempo dopo si osservarono alcuni esseri microscopici che possedevano delle qualità elementari della vita cioè cre-;cevano, si riproducevano e morivano ; e il loro crescere è quello di tutte le forme di vita, il loro riprodursi è per scissiparazione. Naturalmente la scoperta non è stata accettata come buona moneta da tutti gli scenziati ; c'è chi diffida ancora, anzi la maggioranza è po-::o pt!rsuasa. 11D.r Burke ha ripetuto molte volte la sua esperienza, ed ha ottenuto sempre i medesimi risultati; c'i: dunque luogo di credere che date determinate e, ,ndizioni la generazione spontanea possa prodursi. Vi sono stati alcuni che hanno fatto la supposizione che fossero dei cristalli e fra questi il Prof. Sims Woudhend, m~ i cristalli non ·crescono e non si riproducono spontaneamente. E stato osservato che non sono bacterì perchè solubili nell'acqua bollente, mentre i bacterii non lo sono : sarebbero insomma la vera infima forma della vita. Il D.r Burk.e chiama questi suoi microscopici (( radiobi » cioè non cose viventi fatte di radio, ma cose viventi prodotte dalla azione del radio. Tu·tavia i più grand' scienziati si mostrano molto riservati. La cosa potrebbe avere-anche filosoficament\!-tante conse guenze che non è opportuno stabilire teorie e fare affermazioni
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==