A GIUSEPPE MAZZINI 331 andar troppo a fondo, vorrebbe riconoscere nel Verdi il profetizzato << giovane ignoto ... che forse .... ravvolgeva dentro sè il segreto d'un'epoca musicale n (1). Ed è cosa notevolissima che il W agner stesso , nonostante Ja coscienza della sua grandezza , ben lungi dal credersi ciò che altri vuole, veniva a riconsacrare invece la visione futura del Mazzini , il 7 novembre 187 1 , quando scriveva ad Arrigo Boito, dopo la rappresentazione del Lothengrin: <e Sciolti. .. dai fascini del bello e delle forme , e tutti aspiranti alle incorporeità sublimi ddlo spirito ·ci spingemmo liberi verso una comprensione idealizzata del mondo. Eppure un anelito segreto ci avverte che noi non possediamo l'intero essere dell'arte, una ·voce intima ci dice che l'opera d'arte vuole finalmente diventare un fatto completo che appaghi anche il senso, che scuota le fibre del!' uomo , che lo invada come un' onda di gioia .... • Forse è necessario un nuovo connubio del genio dei popoli, e in tal caso a noi tedeschi non potrebbe sorridere una più bella scelta d'amore che quella che accoppiasse il genio d'Italia col genio di Germania. Se il mio povero Lohengrin dovesse essere l' araldo di queste nozze ideali, gli sarebbe toccata invero una mirabik missione d'amore » (2). Il Mazzini disse rigua,·dando all'arte futura , al suo genio : « E che sono trecent' anni? tre giorni ddl' umanità » (3). Aspettiamo con fede. Catania, 29 maggio. EUGENIAMONTANARI (1) .MAzzm1, Op. IV pag. 77. (2) MAZZINI, Ediz. di Lugano, già cit. voi. Il p,g. 229. (;) G • .MASSILLACH, R. fVagu,,, Milano, Dumol:ird, 1881 pag. XXXII. .... A Mazzini l'Italia presente non piaceva. Non era l' Italia sua, quella grande, maestosa e felice Italia ch'egli aveva sognata. Come molti dei suoi antichi seguaci egli avrebbe potuto smettere certe sue convinzioni ed ascriversi al partito dominante. Danari ed onori lo aspettavano in grande abbondanza. Egli sarebbe divenuto il primo oratore della Camera ed il capo degli uomini di governo. Nessuno poteva contendere con lui in punto d'ingegno, di cognizioni e di fìna diplomazia. Ma, uomo di carattere, non seppe acconciarsi con uomini e con imprese senza carattere di sorta. Amò meglio proseguire nella sua vita di proscritto, e quando lo nominarono deputato del Regno d'Italia respinse con isdegno la nomina e l' approvazione fattane dalla Camera. In questi tempi d'ipocrisia il nome di Mazzini merita rispetto, almeno per la sincerità. Si può dire a sua lode ch'egli non mentì mai, ed è grandissima lode ai nostri giorni quando è mestieri per trionfare mentir sempre ..... (L'Unità cattolica). Il Popolo e il voto (1838) Il diritto che noi rivendichiamo pel popolo è quello d' accettare la virtù e il patriottismo altrui; nè ufficio siffatto esige, panni, l' erudi 1 ione di Montesquieu o il genio attivo di Napoleone. Non chiediamo che a un contadino sia commessa la discussione di un codice civile o penale, o la risolu 1 ione d' un problema astronomico; chiediamo pel popolo ciò che non richiede se non un senso morale più alto più potente quanto meno è sviato da interessi di ricchene e di vanità. Pur vorrei chiedere se gli uomini che condannarono al rogo Giordano Bruno e costrinsero Galilei a ritrattarsi fossero popolani. (MAZZINIO, pere complete - Vol. VI pag. 41). Mazzinei i problemicostituzionali I problemi costituzionali culminano nel diritto, che ha un popolo di dettare la legge della vita sua o, come diceva il Littrè, de disposerd'elle-mème. La vita di una nazione è una piramide - alla cui base è il suffragio universale e nel vertice il di- . ritto ~ostituente. Il suftragio universale e il diritto costituente sono il contenuto storico e nazionale della sovranità. Questi principii sono stati la direttiva di Giuseppe Mazzini nelle ore più solenni della storia di Italia e nel tramonto della vita sua. ♦ Fin dal 1835, nella Jeune suisse -- ricordando l'esempio degli Stati Uniti, quando dopo la pace con l'Inghilterra l' impotenza riconosciuta della costituzione del 1778 rese necessario un nuovo patto, e della Svizzera, quando furono, tra il 1830 e il 1831 rifatte le costituzioni cantonali - sostenne la necessità della Costituente. « Qual' è il giudice migliore - egli disse - degl' interessi nazionali? La Nazione. Come può rivelarlo? Per mezzo dei suoi rappresenti. Come può 1a Nazione costituire i propri rappresentanti? Delegandoli coll'elezione. Quale dev'essere l'elezionei? Quella del suffragio universale, uniforme, libero. Il popolo si raccoglie nelle assemblee primarie e vota; il popolo tutto quanto, <lacchèaltrimenti l'elezione non rivela il pensiero nazionale , ma una frazione di quel pensiero. E i delegati della Nazione costituiscono un Congresso nazionale, una Costituente. Essa stende il Patto nazionale: lo sottomette all'approvazione del popolo.: poi si ricontonde in seno al paese. Al di fuori di questi principii, ogni cosa è illega I e... » ♦ Nel 1848 , di mezzo alle barricate di marzo, in Milano, il grido generoso della sovranità nazionale fu scritto col sangue nella bandiera del partito repubblicano d'Italia. Mazzini - che alla formola di Sismondi « tutto pel popolo , ma nulla per opera del popolo >> oppose l'altra formola: « tutto pel popolo, e coll'opera del popolo » - rivendicò al popolo, il diritto dì conoscerecomeprocede il maneigio degli affari che lo riguardano e di parteciparequanto è possibile, direttamentee indirettamentein quel maneggio. Perchè - secondo la profonda ed acuta osservazione sua - « qualunque classe, qualunque minoranza rivestita del privilegio di pensare e d'operare per tutti è presto o tardi inevitabilmente trascinata a non pensare, a non giovare che a sè ». E, scrivendo così, non poneva in dubbio la superiorità naturale dell'intelletto. No - rispondeva Mazzzini. « Il privilegio dell' intelletto esercita la sua potenza in ben altro modo che con quello della conquista: il suo aiuto è cercato più che subìto. E comunque vasta sia la base elettorale, l' intelletto è certo d'essere chiamato a dirigere >>. Il voto era per Iui il piedistallo dell'intelletto. ♦ Così - dopo le barricate di marzo, in Milano - auspicava dall'assemblea del popolo italiano -- su
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