232 RIVISTA POPOLARE zione. E' noto altresi come non meno di 40 progetti di legge siansi succeduti dalla costituzione del regno, lasciando quasi tutti non al tra memori a che d' infrn ttuosi conati, in modo che malgrado le sopravvenute traeformazioni di tanti rapporti della vita, la fisionomia generale dell'ordinamento giudiziario è rimasta immobile, salvo lievi modifiche, di valore più che altro decora ti vo. Quali sono state le cause di si avversa fortuna? I partiti di governo non accettano con entusiasmo il crescere di poteri moderatori, e, d'altro canto, per dirla colla Relazione ministeriaìe del progetto del 1902, non vi è forse altro corpo dello Stato, che più del giudiziario si immedesimi con tutta la vita della società, sicchè ogni alterazione del suo organismo produce perturbamento di idee , di abitudini inveterate di tradizioni tenaci e inoltre di gravi e complessi interessi economici. Si aggiunga che l'organismo giudiziario è fonte di vita di altri organismi minori e connessi, primi fra cui le Curie locali ... Ogni progetto di riforma giudi ziaria, eccita la resistenza di tutte queste idee, abitudini, tradizioni, interessi , come eccita naturalmente, anche lo spirito di conservazione di qnegli organismi minori, le cui condizioni di esistenza sono collegate agli ordinamenti attuali. Nè minore incaglio è quello economi~o. Il servizio giudiziario, per il sno meno imperfetto funzionamento, richiede requisiti altissimi nel personale , e, di conseguenza, retribuzioni decorose, ossia un sacrifizio, ostico alla finanza. Il volervi. sopperire, come in massima parte deve essere, con le economie attinte alla modificazione o alla riduzione di giurisdizioni e di circoscrizioni. porta ad un circo!o vizioso, poichè fa risorgere l'osta - colo degli interessi locali. Eppure, data la necessità, da tutti sentita del riordinamento del servizio, que::iti impedi1Genti devono essere superati, e, a tal fine, la via più prudente e più pratica è quella delle riforme graduali e frammentarie. In astratto, sotto certi aspetti, una revisione generale è preferibile, perchè crea un' opera più organica e coerente. Le varie parti dell'organismo giudiziario si collegano, si fondono, reagiscono le une sulle altre. Il problema delle garenzie si connette strettamente con quello del reclutamento, e questo a sua volta presuppone decoro di stipendi, mentre e l' uno e l'altro fattore intrecciati reclamano la ridnzione del numero dei magistrati e la cemita delle sedi non necessarie. Però i bruschi passaggi contrastano al principio dell'adattamento evolutivo. Come si fa a rovesciare da un giorno all'altro un ordinamento così delicato ? D'aitro canto le condizioni parlamentari µen;uadono della grande improbabilità di riuscita di una troppo vasta riforma. Gl'intere.s~i. di cui abbiamo parlato, non possono vincersi in blocco, e la loro insurrezione trova un' intensa eco nei Parlamenti , già per sè poco atti ad elaborare ed uti i mente discutere uua legge grandiosa, in cui sovrasti il carattere tecnico al carattere politico e che debba essere ispirata ai più alti dettami della scienza. Le difficoltà pratiche adunque consigliano ed impongono il metodo della gradualità, il quale può trovare il s110 correttivo nella concezione di un piano organico, di cui le singole riforme non rappresentino che le successive applicazioni. Nell:;t diagnosi dei mali si è raggiunta ormai una tale universalità di consentimento, che lo stesso continuo succedersi di ministri non potrebbe turbare l'omogeneità della riforma finale. Con questo criterio noi accenneremo ai passi più essenziali e più immediati, che su questo terreno si potrebbero dare. . . ♦ La chiave di voi t.:t ·aell' edificio giudiziario è il reclutamento, che nella nostra legislazione, µer insufficienza dei congegni predisposti ad accertare quel che di ~pecifico il servizio richiede, avviene quasi· a casaccio. Ecco, in compendio, quanto nel nostro sistema è prescritto per divenire magistrr1to : a) aver compito i 21 , ma non ancora i 30 anni di età; b) aver conseguito la. laurea in giurisprudenza; e) aver superato la prova di un concorso per esame; d) possedere moralità e condotta iucensurate. A 21 anni , o· giù di li, il carattere, che è tanta parte delle doti del giudice , non è formato, e sfogge ad un sic•1ro e positivo gi,,dizio. La laurea non dà alcuna garenzia di abilità professionale, e i concorsi giudiziari, così come si svolgono, e senza le indispensabili int6grazioni successive , non affidano molto di più. A prescindere i11fatti dal riflesso che le esigenze di essi sono limitate alla misura,, che segna soltanto la mediocrità, cui invece è ribelle la vera essenza della funzione giudiziaria , a prescindere ancora dai dubbi sulla sincerità dei loro risult.ati , non pochi essendo qnelli che riescono a copiare e a ricevere aiuti generosi dai compagni, tali esami , al più , possono far prova dell' acquisto di una cui tura scolastica d' occasione, alla quale arrivano anche i più inetti, pnrchè volenterosi, non di una mente vigorosa e atta a svolgersi, che è quella appnnto, che Fufficio richiede. L'inferiorità di livello intellettuale non è senza influenza sullo stesso carattere dei magi8trati , poichè, come bene è stato os~;ervato, una cosciénza tanto più è ferma, quanto più è sicura nei suoi criteri, e i poteri morali di resistenza !:!Onoin ragione diretta dei forti convinci menti. E' addirittura comico poi quel che si fa per l'accerfa,mento dei requisiti ruorali. In ~wstanza tutto si riduce ad informazioni meccanicamente t1.ttinte da una guardia di città o da un graduato dei carabinieri, che hanno esaurito il loro compito, quando hanno saputo che il giovane candidato non hii ammazzato, nè rubato, nè è stato immischiato in alcun fatto clamorosamente immorale, uè si è compromesso troppo, gettandosi allo sbaraglio dei partiti. · Così, dopo ~ei mesi di tirocinio in qualita di uditore . e una condot.ta rispettosa e timorata, si raggiunge la nomina a vice-pretore reggente o in missione, e dopo circa 18 mes:1 previo un innocuo esame, ad aggiunto giu~iziari0 , gra.do , che rende stabile l' ingresso in carnera. Tutto ciò spiega ad esuberanza la p~esenza in magistratura di parecchi individui , sforniti delle doti personali, che la vita reale reclama, e che i congegni del reclutamento non hanno affatto assicurato; spiega perchè, in mezzo a tanti buon i , vi siano anche i po - veri di mente, i deboli, i faziosi, i violenti, coloro che hanno una deplorevole inesperienza degli uomini e delle cose. La soluzione ideale· sarebbe quella di in vestire della facoltà di giudicare uomini di età matura e di autorità formata, ]e manifestazioni df>llacui vita ponessero in grado di apprezzarne in modo rassicurante le attitudini occorrenti. Il che sarebbe tanto più agevole in quanto a contatto della magistratura vive con occupazioni affini la classe degli avvocati. Ma una riforma siffatta, oltre che un torreno sufficientemente preparato alla radicale transizione, richiederebbe , da un canto , una perfetta organizzazione e uno scrupoloso funzionamento del servizio di scelta, e, dall'altro, una ben altra. 111isnra di stipendi, tale da allettare i mie;liori elementi del foro, ossia un enorme aggravio finanziario , cbe nelle attuali condizioni è follia discutere. Più saggio consiglio è quindi rinvigorire e circondare di idonei temperamenti il sistema dell' alunnato, il quale d'altronde ha anche i suoi compensi, giacohè, mentre occorre uno sforzo a chi ha vissuto in un diverso indirizzo per rifarsi la particolare educazione
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