32 RIVISTA. POPOLARE cie in Italia sono quasi tutti jn deficit, per non dire in condjzioni prossime al fallimento? Nor ♦ r In difesa del Congresso di Roma dei Professori della Scuola secondaria (1). - Onorevole Professore, Io sono uno dei delegati che, al Congresso di Roma, votarono l'ordiue del giorno Garoglio-Ba,·bagallo e, - in contrasto al Hevero giudizio da lei dato i.n più occasioni e in forma. più aspra nella L\uova .1.lntologia del dicembre 1904 - ricordo anoora che uscendo da quella memorabile sednta mi sentivo elevato nella mia coscienza di galant11omo e di cittadino. Io non credetti nè di aver fatto ,ma minaccia che avrebbe potuto fruttare, nè di aver venduto il mio pensiero a chicchessia. Noi sapevamo benissimo che quel voto avrebbe allontanato il giorno dei migHoramenti reclaml-lti, che avremmo sollevato l.'inrlignazione non nel paese ma fra coloro che ci vorrebbero ancora umili e incensatori come gli abbati-precettori del settecento, e sapevamo che dalle elezioni il Ministero serebbe uscito, come tutti i Ministeri , in tutti i paesi e da t11tte le elezioni, più forte e più ostile a noi. Mi pare dnnque che quel voto possa prestarsi a tntto, anche al rjdicolo, se si vuole; ma non può assolutamente esser consider·ato come 11n atto calcolato di gente che vuol quattrini a tutti i costi e senza scrupoli; che anzi ha mes·so fine a.11' opportunismo rivoltante, all'accattonaggio indecoroso alle porte di tntti i deputati, fossero Macola o Ferri, al cosi detto • partito della scnola,. che prometteva un voto a chiunque facesse luccicare uno scudo. Noi, votando l'ordine del giorno Garoglio, abbiamo voluto esprimere in forma solenne le nostre opinioni politiche, senza ubbidire ad alcun preconcetto opportunistico. Questa è la verità. . Tra seri vo dal Gi01·nale d'Italia un brano del · resoconto della seduta che finì col voto sull'orientazione politica e Galanti teme che la classe dei professori perda l'appoggio della borghesia la quale è arbitra de.Ile sorti del paese, mentre non si sa quando i partiti estremi potranno o vorranno salire al governo ..... « Ammette che la Fe<lerazione deve occuparsi di elezioni, ma per essere opportunista, vale a dire per appoggiarsi a quel partito che l'aiuterà, qualunque esso sia. (No, no; vogliamo essei· leali) • . E la Tribuna con maggiore esattezza, nota che l'opportunismo propugnato dal Galante e ha l'assemblea completamente confraria .,.. Se Lei, caro Maestro, avesse tenuto poi dietro ai congressi di Firenze e di Cremona non avrebbe pHlato d' improvvise dedizioni ; ma avrebbe scorto che codesto movimento verso la vita si è già manifestato tre anni fa, e avrebbe avn ra la riprova che la cultura sospinge a forme più elevate di vivere civile e che, una volta entrati nei dibattiti della vita politica, era . fatale - come <lùise al Congrnsso di Firenze ]'on. Sacchi - che .i professori si volgessero a quei partiti in cui milita l'on. Colajanni. E se avesse ricordato i giudizi che, irnlla coltura e l'abnegazione degl' insegnanti, hanno dato i loro r.laestri, il Carducci. il D' Anc:ina, il Villari, il Mazzoni, il Pascoli I fra le cause che inducono gli 8tudenti secondari a scioperare. non anebbe poste la « sv-ogliatezza e la meschinita int~llettuale & degl'insegnanti. Legga quanto, 81d sovraccarico intellettuale. sul numero infinito di vacanze. s1tlle tasse scolastiche, · sull'insegnamento professio~ale, su certi sistemi indefini- (1) Pubblico e con piacere e senza commenti questa lettera dell' amict> Sansone, risabandomi di tornare snll' argomeuto. N. C. bili di annunziare riforme d'esami, hanno scritto e disc11sso i professori e forse troverà le cause vere dei disordini, che giustamente L'ha no sdegnato, e accorderà a noi un pochino più di stima. lVIa.a me preme sopra tutto di finire e di sfatare l'ingiusta accusa che gl'insegnanti d'It,alia siano preoccupati soltanto del loro stipendio e che siano im:ensibili ai bisogni e ai dolori della loro· patria. Giudichi dai fatti. Quandoforono aumentate le tasse scolastiche, per accrescere lo stipendio dei maestri ele11ientari, noi sebbene fossimo per pr:incipio contrari ad ogni tass;-1,, sebbene ci ve dessimo preclusa quella via che molt,i Ministri avevano additata come la sola per cui si potevano migliorare le nostre condizioni, pure, perchè i maestri versano ancora in uno stato più di~agiato di noi. non levammo alcuna protesta e stemma ad aspetta.re. E ci creda; se i 50 milioni d'avanzo andassero a sollevare dalla miseria e dall'Rbbrntimento i 18 milioni di contadini. ai quali si rivolge genero:samente il suo pensiero, gl'insegnanti non solo non leverebbero alcuna protesta, 111avedrebbero con soddisfazioue, in questo nuovo indirizzo ciella politica italiana, una vittoria delle idee sostennte nel detestato, scomunica.to e calunniato Co11gres~w di Ron,a. Perche in q nell'ordine del giorno noi abbiamo affer· mato che « il miglioramento delle condizioni della P. I. « in genere e della classe insegnante in ispecie non e può ... andare disgiunto dall1e1evamento e dalla rige- « nerazione economica del paese, dall'incremento di « tutte le funzioni produttrici e civ il i della vita soe ciale ». Noi non vogliamo quattrini a tutti i costi, ma vogliamo che il danaro strapµato, ::;munto al popolo dolorante. non sia. crimino:-;amente gettato nel baratro del militarismo e nelle gole spalancate degli 8pecula - tori del patriottismo, agitanti lo spauracchio di una gnerra che noi, per ed11cazione e per principio, detestiamo con orrore; noi vogliamo sopra tutto muover guerra a tutte le camorre a tutto quel brigantaggio dissang11atore del paese, contro il quale esercita la sua magnanima ira !'on. Colajanni e - con buona pace di Andrea Torre - gli uomini pugnaci dell'estrema sinistra. Quanrlo il paese sarà rigen~rato, allora la scuola acquisterà il prestigio, di cui gode fra ìe genti civili e il criterio dell'offerta e della richiesta se dovrà valere anehe per gli uomini, Sl:lrà applicato per gl'insegnanti con le medesime considera7,ioni con cui si applica nel retribuire l'opera dei soldati, e dei magistrati e di tutti gli altri impiegati dello Stato. Io spero ferma men te cb e Lei sia venuto a quel giu dizio aspro sull'opera nostra per notizie attinte di se conda mano o alterate in mala fede e che vorrà ri · credersi alle parole veritiere di un suo antico e fedele esti rnatore. Prof'. Sansone Del Sarto Antonio /ira i tanti" pregevoli arti"coU che siamo costretti a rimandare al prossimonumero ce n'è uno interessantiss·imo di G. Sorel: La rest kurazione g·iacobina 1n Francia. Per la sua grande attualità gli avremmo fatto posto in questo se ci fosse pervenuto in tempo. Il I Il 11111 Il Il I I I 1111111111111 1111' 1111111111111 li li I Il I 1111ti11111111111111111111111 Il Il• Avvertz'amo ,qli abbonati che hanno ,,:nviato l'z'mporto del libro cli premlo: RAZZE SUPERIORI E RAZZE INFERIORI , che a1,ranno la pubblicaz-,:one appena ultz'mata la ristampa. GW abbonati che non ancora ne hanno fatto ri-• chiesta debbono mandare, desi·derando detta pubblt'- cazione, L. 2.25.
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