RIVISTA POPOLARE 595 e di adottare il dazio variabile sul g1·ano in guisa da impedire che in certi momenti il prezzo del grano riesca troppo el,evato come nall' infausto auno 1898. La conci usione dell'opportuno articolo, cui noi ci associamo completamente, è Ja seguente : « Il Governo non può chiudere gli occhi al fatto e che da luglio in poi, i grani hanno avuto una tene denza persistente ali' aumento nei mercati interna- « zionali, e che il pane in Italia è rincarato dall' ele- « vatezza del dazio doganale sul grano e sulle farine « e dalle tariffe ferroviarie , che sono imposte di « Stato. » « Forse è giunto di nuovo il momento di chiederci « se sia equo il rappol'to fra il dazio del grano di « lire 7,50 a quintale e quello delle farine di lire 12,30 « e se la protezione accordata alle farine , con esclt1- <I: sione quasi assoluta dei prodotti esteri, non concorra « al rincaro artificiale del pane. » « Così pure . l' elevatezza delle tariffe ferroviarie, « per le grandi distanze, è tale che ogni città è co « stretta ad approvvigionarsi dai molini della propria « regione, che vengono in tal guisa ad acquistare un « monopolio di fatto, di cui usano a loro beneficio. Un « tale siRtema è dannoso alle popolazioni senza essere « di nessun vantaggio alle ferrovie ed allo Stato, che « perdono rilevanti trasporti. E' anche questo uno àei « tanti esempi della finanza retriva e sterile che an- ~ cora prevale in Italia. » « Ma per ultimo, siamo sinceri! Ad attenuare il « rincaro del pane in tempi di rialzo nei prezzi del « frumento, occorre un rimedio efficace e di immediato « effetto : la 1·iduzione del dazio dogcinale sul grano. » « Noi crediamo che i fatti attuali dimostrino 1 umi- « nosamente come il sistema del dazio vm·iabile sul « grano, che si adatta alle oscillazioni del prezzo del « frumento . presenti una inco.ntestabile superiorità « economica, tecnica e politica . sul regime del dazio « fisso , che provoca periodicamente il malcontento « delle popolazioni e l'odio contro i proprietari. Sono, « a nostro avviso, gli agricoltori ed i proprietari che « devono alfìne insistere energieamente , affinchè lo « Stato adotti il sistema del dazio variabile del grano. « pnchè mentre vi troverebbero più. sicura ed efficace « difesa contro i prezzi rovinosi delle concorrenze « estere, si eviterebbe l'odiosità e l'inabilità di rincari « penosi del paue, nei periodj di prezzi alti e suffi · « cientemente rimuneratori per il grano nostrano. Ed " affrettiamo col pensiero il giornu in cui un forte « indirizzo di politica e di riforma agra.ria , da parte « dello Stato italiano, consenta ai nostri agricoltori "' di meglio resistere alla concorrenza straniera e di « chiedere al progresso tecnico, più che alla protezione, « la difesa della prodnzione nazionale. » « Il prezzo del pane è un elemento d'ogni bilancio « domestico, è un fattore che influisce notevolmente « sullo spirito pubblico e sulla pace sociale. I dolorosi « ricordi del passato ammpniscano che anche in questo « campo la politica del nulla non può condurre che a « spi~cevoli conseguenze e ad amari disinganni. » E giacchè abbiamo toccato questo argomento crediamo opporttino ricoi-dare ai repubblicani che del dazio sul ?;rano fanno una qnistione di regime democratico o dispotico, che in Francia, cioè nella più grande repubblica democratica che ci sia in Europa, testè il ministro :Mougeot, dietro domanda del deputato Bignon, dichiarò che il governo era deciso a non togliere e non ridurre il dazio sul grano. Che ne pensano essi che vorrebbero gabellarlo quasi come una conseguenza del regime monarchico? Non si vogliono persnadere, che certe a:ffermazioui , nuocciono alla causa repubblicana? ♦ Socialisti , leggete Mazzini. - Arturo Catelani, uno dei più vecchi e cari collaboratori e redattori della nostra Rivista, ha pubblicato testè un elegante volumetto sull'Idea sociale di Giuseppe 111/.azzini. Il primo capitolo porta per lo app:rnto il titolo di questo stelloncino e risponde perfettamente a tutto il concetto del lavoro ch'è quello d'indurre i socialisti a leggere e studiare le opere di Giuseppe Mazzini prima di dichiararlo p1·ete, 1·eazionario, avve1·sario e indiffe1·ente alle rif01·me sociali e sopratutto .... sorpassato. Q11esto libro del Catelani è tra i migliori tra gli innumerevoli che oggi si consacrano al grande genovese ed ba il merito principale di commentare poco, e di esporre le dottrine di Mazzini per mezzo delle sue parole. I nostri lettori ne troveranno l'indice analitico nella rubrica delle 1·ecensioni j e dal medesimo comprenderanno la tela e la importanza del Javoro, che noi raccomandiamo nel modo più caloroso, che ci sia possibile. ♦ L'elevazione dei ■alari. - Nell'ultimo numero della Riforma Sociale e' è uno studio dei signori Alberto Geisser ed Effren Magrini: Contribuzione alla storia e statistica dei salari industriali in Italia nella seconda metà del secclo XIX che raccom[lndiamo molto ai nostri lettori e specialmente a coloro che per pregiudizi politici ed economici si ostinano nel pessimismo. e a nega1·e ogni progresso nelle condizioni delle classi lavoratrici e dell'Italia in generale. La dimostrazione del_ miglioramento avvenuto fatta dai due autori è chiara. Il Geisser e il Ma.grini non si nascondono le imperfezioni del loro lavoro ; e in gran parte derivano dallo scarso o mancato contributo che hanno cercato nel mezzoo·iorno e nel centro e dalle deficientissime ricerche n sui salari agricoli. Nell'una e nell'altra direzione anche collo scarso materiale statistico, che si possiede, essi avrebbero potuto fare di più e di meglio. Ma il lavoro pubblicato dalla Rifo1·ma Sociale tale qual'è riesce interessantissimo; e noi :::,pes:::;veolte faremo capo al medesimo nelle nostre discussi'Jni. ;... Lo sciopero e l'arbitrato obbligatorio. -- Ci arri va tardi per poterlo pubblicare in questo numero un articolo del nostro illu::;t,re amico e collaboratore Pani Louis, uno dei marxisti più rigidi della Francia, sull'argomento che. sarà. di attua.lita in Italia tru poco e che noi gli abbiamo chiesto. Lo pnbblicheremo nel prossimo numero. ♦ A proposito di réclame Ca1'issimo Colajanni, Di ritorno da Londra, leggendo !e riviste arretrate vedo in quella del 3 l ottobre corrente, sotto il titolo « Contro la malaria » una breve noti0ina che mi ri.- gaarda. Vi ringrazio delle bitOne parole che avete per me. e vi prego di dire al vostro amico, im po' meti~oloso. che io non faecio 1·éclame a nessuno , nè gratmta nè a pagamento. Nella mia Rassegna ~cientifìca, mi sforzo di dar conto ai lettori della Rivista det movimento scientifico deo·li studi, delle ricerche, delle invenzioni d'attualità. Naturalmente - e quando mi pare di potere essere al caso di farlo -- dò su qnelte invenzioni la mia opinione infi::3chiandomi altamente ::;eessa pi~ce ~ dispiace, giova o nuoce alle persone o alle cose d1 c,11 mi occupo. L'onorario che voi mi date per quella Rassegna mi basta ed io non rni riconosco il diritto di tirarne altro profitto. E questo per oggi e per sempre. E della pubblicazione di queste mie linee, mille grazie. Vostro A. Ag1·esti
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