RIVISTA POPOLARE 511 stabilisce in Manchuria, le due potenze divengono, per cosi dire vicine e non si minacciano più soltanto attraverso il mare: s'incontrano ed il conflitto scoppia. Per la seconda volta la lotta è ingaggiata tra bianchi e gialli. Nello stesso modo come nel 1900 poteva domandarsi se il Giappone non si metterebbe a fianco alla Cina , ci si domanda ora : la Cina si porrà a fianco del Giappone? L' unità del mondo giallo spezzata nel 1895 e nel 1900 non si ricostituirà ? Quale eventualità più terribile per l' Occidente? Cinesi e Giapponesi, unendo le loro qualità rispettive si completeranno meravigliosamente e se questa unione si realizzasse sui campi di battaglia il pedcolo per l'Occidente sarebbe immediato. Ora corre voce che come nel 1900 le società segrete cinesi si agitino ; come nel 1900 i missionari, ben situati per essere avvertiti, danno l'allarme e si dice che emissari giapponesi organiz~ zino questo movimento. Pertanto, finora il governo cinese ha effettivamente conservata la neutralità e forse la conserverà fino alla" fine poichè tutte le potenze fanno pressione su di esso ; senza dubbio anche perchè il Giappone non desidera per il momento un intervento aperto della Cina in suo favore. . Malgrado ciò l'esito del gigantesco duello resta ancora incerto ed il pericolo giallo non· è scongiurato. Si supponga un istante il Giappone trionfante, che scacci i Russi dalla Manchuria; che stabilisca il suo protettorato in Corea ; la sua influenza non sarebbe tanto potente alla corte di Pekino e la riorganizzazione della Cina non si compirebbe sotto la sua direzione ed a suo profitto nel modo più pericoloso per l'Occidente ? Bisogna pur dirselo : il trionfo completo del Giappone sarebbe per l'Occidente un disastro. Difendendo la Manchuria sono tutte le colonie europee dell'Estremo Oriente che la Russia difende. La loro causa è la nostra, quella dell'Europa. In una recente intervista pubblicata dal Temps M.r Kourino l'antico .ministro del Giappone a Pietroburgo, lasciò intendere che i Giapponesi non hanno per la Russia un odio particolare, che se essi la combattono oggi e perchè invece di entrare nella com binazione grandiosa che dovrebbe rendere « l'Asia agli Asiatici » èssa sembrava voler fare del dominio della razza gialla un campo di colonizzazione per la razza bianca. Mentre tutti gli occidentali rimprovernno alla Russia di essere asiatica più che europea , è proprio l'Europa che il Giappone com batte in essa: ' se il Giappone riuscira a cacciare la Russia dalla Manchuria sa bene che avrà i mezzi , se non di distruggere, almeno di arrestare nel loro sviluppo tutti gli stabilimenti europei in Oriente. Ebbene! . anche situandosi dal punto di vista superiore dell' umanita è permesso di pensare che non sarebbe bello di abbandonare al solo Giappone, al popolo neofita ancora novizio alla civiltà, i destini di un quarto della razza umana; che l'.ora non è ancora giunta per l'Occidente di abdicare alla sua missione civilizzatrice f! che l' Occidente ha il diritto, se non il. dovern di conservare le sue pos1z10ni, di mantenere la sua influenza, Che il Giappone abbia la sua parte nell'opera immensa della rigenerazione dello Impero Cinese è semplice giustizia; esso ne deve essere uno degli artefici; ma che voglia riservarsene i benefici esclusivi quando senza l'Occidente non avrebbe neppure saputo concepirne l'idea - è forse ciò che sogna - ma è ciò che l'Occidente non saprebbe, a nostro avviso, tollerare senza intervenire per mantenere i suoi diritti. L'Europa e l'America stessa cominciano a rendersene conto. Gl' Inglesi che hanno da principio accolto con tanto entusiasmo le vittorie dei loro « alleati >> cominciano ad esserne spaventati. Recentemente un giornalista russo ricordava loro a tal proposito che inviati giapponesi avevano senza prevenirli percorso l' Afganistan e faceva loro presentire il contraccolpo che il trionfo giapponese produrrebbe in tutta l'Asia centrale, sino alle. frontiere indiane. Anche l' attitudine degli Stati Uniti sembra cambiata: hanno ricordato che i Giapponesi non erano del tutto innocenti di ogni interve1~to nell'insurrezione delle Filippine e gli eccessi stessi delle vittorie giapponesi li hanno speventati per l'avvenire; certo è che sono sembrati meno disposti quest'ultimo mese· ad applaudire a tutte le audacie del vincitore ! La situazione oggi è più netta di quella del 1900; il pericolo più chiaro: l'Occidente riprende coscienza di sè stesso e la solidarietà delle potenze si stringe un po' più fortemente. Ciò significa, forse, che ci auguriamo lo schiacciamento finale del Giappone, il trionfo completo della Russia? Questo pure sarebbe per l'umanità intera un male e per l'occidente un pericolo. Il Giappone non può cessare di essere una grande nazione e la civiltà umana sarebbe come mutilata se quello Stato ritornasse a decadere. Il pericolo cino-russo d'altra parte non sarebbe meno da temere del pericolo cino-giapponese. L'equilibrio del vecchio mondo sarebbe cosi ugualmente rotto e il progresso dell'umanità ritardato. . A noi importa che Russia e Giappone in Asia si neutralizzino. Questa neutralizzazione avrebbe potuta essere pacifica: con una limitazione reciproca di ambizione rivale, con un'equa divisione dei domini contesi, i due pericoli si sarebbero l'un l'altro scongiurati ed il riposo del mòndo non esigerebbe questo orribile e vergognoso maceilo. Esso esige almeno che di questa spaventevole guerra nessuno esca trionfante, ma che quando l'ora suonera del regolamento finale, la mediazione suprema dell'Occidente eguagliando le parti del Giappone e della Russia, sia riservata quella dell'Europa e del- !' A in erica. Il pericolo giallo non spa rid che con la cooperazione dell' umanità : possa venire il giorno in cui lo si benedirà per avere aiutata a realizzare la solidarietàbianca ! GEORGES WEULERSSE Il 111111111111111111 I I I I I I I lii 11111111111111111111 li I I I li I I I I I I 111111111111111111111111111 Erroriedillusiondi eiliberisti taliani ----~---- L'emigrazione e il regime doganale Si è costituita in Italia una Lega antiprotezionista, di cui fanno parte ottimi elementi anche di parte repubblicana come il Chiesa e il Giovannini e nella quale non mancano , come in tutte le collettività, fanatici e ciarlatani. Essa si propone gli stessi scopi della famosa Ant-corn league: abolizione del dazio sui cereali e e conseguente adozione del liberismo dogan,d.e. I mezzi dovrebbero essere identici: propaganda
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