RIVISTA POPOLARE 517 Poteva, per dio! essere diverso il senso manifestato dalle parole ? Tanto che io e tutti i presenti (dico tutti) ritenemmo che il Presidente per lealtà ed anche per abbreviare la discussione avvertisse il difensore del materiale errore di fatto in cui era incorso il Tribunale per serenarlo circa la giusta soluzione della causa'. Chiesi inserirsi in verbale la dichiarazione del Presidente, ma questi con :fare cortese mi disse: veda, avvocato , le faccio avvertire che il Tribunale a mo• menti deciderà. Le qua.li parole dovevano necessariamente intendersi così: è inutile l'inser·zione in verbale dal momento che il Tribunale riparerà l'errore. Sì che io rinunciai alla inserzione ed anzi ringraziai il Presidente della sua lealtà~ Tale la giudicai in quel momento. E soggiunsi, quasi a ribadire la manifestazione presidenziale , che, poichè l' ordinanza era l' effetto di un errore di fatto risultante dagli atti e dai documenti della causa, il Tribudella tua infaticata attenzione, che hai -coh altissimo fine - rivolta anche alle cose della giustizia. Intanto lasciami esclamare tra lo scettico e l' addolorato: povera giustizia!!.. Conservami l'affetto antico e cfodimi sempre tuo VITTORIO P ALMERI 1111111111•11111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111 IIIII J giudici delle paghe ----H}?---- Quando l' ultima eco dello sciopero generale sarà affievolita, o spenta , in Italia, molto probabilmente taceranno anche le voci di reciproca minaccia che ora salgono dai partiti politici; e sarebbe follia sperare che a governanti e governati rimanesse la traccia di qualche ammaestramento. Sarebbe follia, perchè le mass·e, come gli individ11i, sono immemori, facilmente, e forse fortunatamente: così solo si spengono i rancori e nale ben poteva, anzi doveva revocarla. Fra gli Herreros le promesse e le speranze e i voti q.i vendetta. ( Africanisoggetti alla Germania) Pure, fra i propositi che di qui e di là si sonò fatti, taluno vi sarebbe, non indegno, almeno di discussione. Non mettiamo fra questi il progetto di lega antiteppistica - fiera minaccia di preparazione alla guerra d- · vile ; nè quello di leggi restrittive della libertà di associazione e di sciopero ; o di restrittive discipline della M'ingannai, sé pure non fui ingannato' e e' ingannammo tutti. Il Tribunale man tenne ferma l'ordinanza fondata, per espressa dichiarazione del Presidente , sul primo decreto di citazione nullo per difetto di specificazione del fatto e pronunciando in merito e cont1·0 le conclusioni del Pubblico Ministero condannò il dottor Giusto a nove mesi di reclusione ed alla multa di lire seicento per concor::10,ai termini dell'art. 64 Cod. Pen. nel fatto consumato in Piazza Armedna , facendo il concorso consiste1·enel fatto posteriore consiimato in Pale1·mo. Civiltà coloniale -- organizzazione delle camere · di la\·oro o delle leghe] di resistenza. Non sapremmo nemmeno far l'onore.dell'augurio di vita prospera al progetto di riforma delle regole sopra l'intervento della pubblica forza nei conflitti del capitale col lavoro. Basterebbe all'uopo, e sarebbe Habent sua sidera ... anche le querele dell' On. Marescalchi Gravina. , Ormai esercito la professione da circa un ventennio e son passati sotto i miei occhi errori , ingiustizie, iniquità commesse, e non ·sempre in buona fede, da giudici togati e non togati, ma un caso come questo non mi 6ra occorso mai. E quando si è trattato di sciente ingiustizia, il senno astuto del giudice è rillscito con la ipocrisia delle forme dialettiche a mascherare l'ingiustizia per tentare di salvarla dalla censura del magistrato superiore: ma questa volta si è anche mancato di questo che potrebbe chiamarsi il pudore dell' ingiustizia. Fortunatamente il fatto non è irreparabile perchè dovrà pronunciarsi ancora la Corte di Appello ed eventualmente la Cassazione: ma lo scandalo giudiziario resta, per dio ! ed è. t.ale da impensierire sul seno. Ed ho voluto narrartelo perchè mi sembra degno più che sufficiente, un ordine del gif)rno della Camera dei Deputati, che sancisse di nuovo il principio del non intervento, lasciando alla responsabilità ministerialè di scagionarsi innanzi alla rappresentanza politica delle eventuali violazioni. Perchè una legge che 1·egoli l'intervento , è assai più perfrolosa al la libertà . e si presta assai più ad arbitrarie interpretazioni, che non sia il principio puro e semplice del non intervento. Quello che si vorrebbe (ahimè, certo, invano) è che la ricerca sopra i fatti recenti e le cause probabili si spingesse più addietro e più ·addentro nel problema sociale. Quello che sarebbe desiderabile, è che, invece dell'epilogo, si pensasse al prologo : e oggimai che la p1·otesta è chiusa, si pensasse a togliere l'occasione alle prote· ste, l'incentivo alle dimostrazioni, la determinante dei soll"'vamenti popolari. È questo possibile r ♦ A Buggerru, a Trapani. a Sestri Ponente - come
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