Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 13 - 15 luglio 1904

RIVISTA POPOLARE 349 macchine. Egli lo dice al padrone. Se l'idea è buona, padrone e operaio ne traggono profitto. Un tale sistema non ha corso in Europa, e in ispecie in Italia. Il padrone italiano conosce appena i suoi operai. Chiuso . nel suo ufficio , o assorbito fuori da affari , oppure in viaggio , egli lascia a un direttore o ad altri la condotta. de' suoi affari. Costui è rigido e autoritario. Se qualche operaio, posto sotto i suoi ordini, fa mostra ·di iniziativa, egli ne di viene immediatamente geloso per timore di vedersi. soppiantato. Consecutivamente, un operaio che suggerisce qualche cosa a chi è stata affidata la direzione o la. sorveglianza dei lavori, subisce generalmente un rabbuffo: c. Ma, sono 10 o voi che dirige il lavoro?> Oppure: « Se voi L'indipendenza nell'arte? ----r§-{---- L'indipendenza dell'arte, propugnata già, in Italia, dal De Sanctis, ha pur oggi, anzi oggi più che mai, strenui campioni ; e, strenuissimo fra gli altri, Beuedetto Croce. Dato il fatto, sorge la teoria che lo giustifica: dato il fatto, d'un'arte che vi ve e respira immoralità , e trasuda immoralità da tutti i pori, è naturale il prevalere della teoria che proclama l'indipendenza dell'arte dalla morale. L'uomo è fatto così: se la passione o l'interesse lo trascina, accorre la rag10ne, armata di mille speciosi sofismi, a giustificare il fatto criminoso che è proconoscete il mestiere meglio di me , farete bene a prendervi la giacca e partire. > - Ora, se noi vogliamo conservare il nostro potere industriale , è evidente che dobbiamo sùbito abbandoL'avanguardia della civiltà dotto dalla passione o dall'interesse o da tutti e due. nare un tale sistema. ♦ Non bisogna, pur tuttavia, pensar dell' Ameri ca come dell' ed..n. del proletariato, poiché se noi ci prendessimo la briga di seguire l'opera compiuta dagli intelligenti ·segretari delle Unioni inglesi , ci sorgerebbero dinanzi parecchi quadri punto invidiabili. Il podero.solibro del Croce « Estetica come scienza dell' espressione e linguistica. generale > è una vera. miniera di dottrina e di osservazioni geniali; ma anche di sottigliezze e di paradossi. Eccone , per esempio , uno (pag. 57): « Se nell' animo dell'artista (scrive il Croce) è l'inganno e la menzogna, la forma che dà a questi fatti, appunto perchè estetica, non può es::.ere, essa ' inganno e menzogna. L'artis~a purifica l'altro sè stesso, ciarlatano, malvagio, col rispecchiarlo. > Certamente negli Stati Uniti, la vita sociale è assai più calma, più dolce e più fruttuosa che in questo vecchio mondo che sembra avere esportata, sulla nova terra, la saggezza, figlia della sua esperienza. Ma per ispiegare L'Inghilterra nel Tibet ; gli Stati Uniti nelle Filippine. La Germania nell'Africa del Sud. The Press Curioso ragionamento! E se nell'animo dell'artista c'è la scempiaggine e l'asinità? Allora, dunque, la forma che l' artista dà a questi fatti, appunto perchè estel'americanismo, le sue virtù come i suoi vizi, bisogna sempre rivenire a questa prima nozione. Vi ha iotto il cielo una terra immensa che può vedere aumentarn la sua popolazione in proporzioni fantastiC'he (essa è, oggi, di circa 80 milioni), la quale dispone ancora degli immensi spazi vuoti e delle ricchezze non ancora sfruttate. L'afflusso regolare delle immigrazioni basterebbe da sé a provocare quest'estensione di affari e questa progressione di produttività senza le quali non esiste un v-eroprogres:,;o. Da ciò risulta un'esistenza larga, una pace civile di cui gli animi e i caratteri si impregnano, senza contrariare né gli antagoniBmi di caste, né le impulsioni religiose, né le querele intestine, né le aspre concorrenze tra uomo e uomo, che troppo speRso trasformano il migliore dei nostri succhi in fermento di discordie e di pazzie ... Checchè si faccia, non si trasporterà mai né l'Inghilterra, né l'Italia, né altra nazione in America. Noi dobbiamo osservare con attenzione la rapida evoluzione di una umanità ringiovanita: ciò ci sarà salutare. GUGLIELMO EVANS. L' artista purifica col rispecchiarlo? tica , non può essere, essa, scempiaggine e asinità? l'altro sè stesso, scempio, asino, Sì, anche la scempiaggine e l'asinaggine ·possono offrir materia di rappresentazione artistica ; a condizione però, che lo scemo Gervaso sia ritratto non da sè stesso , ma dal Manzoni ; il quale , ritraendo uno scemo1 fece tutt'altro che cosa scema. Nella stessissima maniera , l' inganno e la menzogna possono offrir materia di arte onesta e sincera, a patt.o però che Tartufo non sia ritratto da Tartufo , ma dal Molière , a patto cioè che l'artista sia un galantuomo , o sia almeno capace, nell'atto della creazione artistica, di purificare il proprio animo da ogni inganno o menzogna. Solo allora l'inganno e la menzogna possono rivelare, sinceramente, la loro intima natura ingannatrice e menzognera: altrimenti, continuano a ingannare e a. mentire, e in che maniera! EC'co l'arte falsa, che è di sua natura perniciosissima,

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