Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno X - n. 6 - 30 marzo 1904

168 RIVISTA POPOLARE dirlo. giustifica coloro che vorrebbero condannare la organiz;,;azione del lavoro in leghe, unioni e sindacati ecc.; come se queste organizzazioni costituissero sintomi di deca <lenza economica, minaccia per l'assetto sociale e germe di future rivoluzioni. Coerentemente l' A. ammette che varie cause hanno concorso e tutt'ora concorrono a fare sl che la organizzazione del lavoro susciti diffidenze, opposizioni e antagonismi. Però egli ritiene che, qu,ando il legislatore avrà regolv. to il contratto di lavoro ·individuale e collettivo; quando la legislazione e la giurisprudenza, avranno determinato sia pure soltanto in parte, il campo dei diritti e dei doveri dei gruppi professionali di fronte a terzi ed ai propri membri, si sarà sgombrato il terreno su cui si muove la socìetà economica, da molte dubbie;,;ze; o quando un diritto, consentaneo ai nuovi rapporti economici si sarà venuto formando, allora, per legge di adattamento , molti spiriti ora riluttanti ad ac:cett.!.re le nuove for:ne ed applicazioni del principio di associa;,;ione si acquieteranno e riconoscer?,nno che la organizzazione del lavoro è compatibile col rispetto dei· diritti •individuali e, se saggiamente diretta, può 'concorrere a eleva1•e economicamente e moralmente la classe lavoratl'Ìce. , Tutto sommato il Della Volta in fondo alle sue affermazioni è un indiYidualista che si mostra convinto della necessità di adattarsi alle conseguenze econo111iche-sociali del formando diritto operaio , anche da parte di <'.oloro i quali ancora oggi credono che il mondo debba governarsi nel nome e nell' interesse delle minoranze , e che queste siano libere di fare concessioni alle maggioranze fra le quali sono parte principale le masse dei salariati, laddove vediamo tutti, che queste maggioranze tendono ad imporgi economicamente e politicamente alle minoranze dominanti mercé quelle gran1li organizzazioni del lavoro delle quali si è intrattenuto con diligenza e con amore il Prof. Della Volta. p. c. X DoTT. SILLA L1ss1A~- La Gallura. Studi Storieo-sociali - Tempio. G. T0sta. 1904. L. 3. •· È un buonissimo ~tudio su di una regione interessante della Sardegna. La Gallura è esaminata dal punto di vista stori:co , etnografìco , demografìco. poi itico, economico, in - tellettuale e morale; e ciò sempre in base a dati di fatto senza rettorica e senza pregiudizi campanilistici. Ci pare però, che abbia accettato troppo facilmente per esatti alcune. notizie statistiche sui consumi che dimostrerebbero uno spaventevole peggioramento nell'alimentazione. II fatto se collimasse còll' aumento della riforma dei coscritti - e la quota dei riformati per deficiente statura deriva da carattere etnico - starebbe in contraddizione più stridente colla diminuzione della mo1·talità e coll'e!evazione della vita media, che indarno cerca spiegare colle misure igieniche. Assai confortante la diminuzione del numero degli omicidii! reato caratteristico -: furono 45,4 nel periodo 1883 89 ;' 08,6 nel 1890 95; 25 in quello 1896901. La media dell' ultimo sessennio nasconde il decorso del fenomeno; pe1·ciò preferiamo anno per anno indicare gli omicidi den.unziati , 1896: 48; 1897: 20; 1898: 47; 1899: 17; 1900: 20; 1901: 4. La diminuzione diviene più sensibile se si tiene onto dell'aumento della popolazione. La dimin1lzione nell'omicidio, giustamente ,. la mette in rappotto colla diminuzione del l'analfabetismo. La causa principale del deperimento economico della regione la scorge nel grande frazionamento della proprietà. X G. ALO~Gr- La mafia - (Fattori, .Manifestazioni, Rimedi). R. Sandron. Palermo 1903. L. 3. È una nuova edizione di un libro veramente ottimo. Consigliamo a leggerlo quei siciliani, che per malinteso chauv-inisme negano l'esistenza della mafia. Nella esposizione delle cause l' Alongi non si estende molto sui fatiori politic-i, che pur hanno avuto parte preponderante nella genesi del fenom no; e si comprende la ragione del fatto: l'a. è un Commi.'lsario di Pubblica Sicu rezza e se scl'ivesse troppo liberamente potrebbe averne la peggio .... nella carriera. Si deve anzi lodare il suo coraggio, raro in un funzionario, anche quando timidamente assegna le responsabilità del governo italiano, che., furono messe in evidenza qua stesso negli articoli dell' on. Colajanni sulla Mafia. In guanto ai rimedi dissentiamo dall'Alongi nei dubbi troppo accentuati sull'efficacia della libertà e del decentramento. Siano massime l'una e l'altro; ma si stabiliscd.no rigorose responsabilita e si elimini l'azione perturbatrice del governo che impedisce spesso che chi ha rotto paghi. X Avv. GIUSEPPES1LLITT-I Monismo economico; - Idem - L'avvenire. Studio sociologico - Bologna Libreria Treves. 1904. L. 1 e L. 2. Nel concetto dell'a. il moni"smo economt"co è una filiazione del matert"aUsmo storico di Marx, il cui concetto è integrato con quello del lavoro mentale o i"deologia. Nelle conclusioni, però, dissente dal g-rande socialista tedesco, perché dalle premesse fa scaturire la fiinzione sociale e non partig-i:rna delle istituzioni, la solidarietà e non la lotta .delle classi. Nel secondo breve - troppo breve! - lavoro come corollari dal precedente espone le sue previsioni sulla organizzazione della. gociP.tà futura, che sarebbe un miglioramento, con ,ten<lenza socialistica, <lPlla prP.sente. L' espo~izione del Sitlitti, che mostra larga cultura moderna, è assiomatica e i suoi assiomi hanno il difetto di esgere per cosl dire seppelliti tra numerosissime cihzioni di nomi di autori. X F1LIPPPOMASCI: Emmanuele Kant - Discorso commemorativo pronunziato nella ricorrenza del primo centena·r· o Kantiano alla Reale Acca<lemia. di Scienze morali e politiche di Napoli - Napoli 1904. Crediamo che sia un caso raro quello di un fìlosofo che dica di un altro fìlosofo in modo chiaro ed elegante e piacevole; e ne dica liberamente attraverso ·ad una sincera e profonda ammirazione ; e ci faccia apprezzare contempora• neamente l'uomo col filosofo facendo amare l'uno senza che diminuisca l'ammirazione per !''altro.· Il caso si è verificato con questo discorso commemorativo di Filippo Masci su Emmanuele Kant. Ali' illustre ora·ore dell"Ateneo napolet~no, intanto, vogliaff•1 dimostrare che, sebbene a grandissima distanza vogliamo imitarlo nella libertà de' giudizio; gli osserviamo, perciò, che il momento ci sembrava opport~no p~r un cenno più largo sulle idee del grande fìlosofo d1 Korngsberga sulla pace e non limitarsi agli acuti e suggestivi interrogativi della prima pagina. X FRANCESCO GAETA: L'Italie litte,·~ire d'aujou,·d'hui - Paris Biblioteque internationale d'Edition, 1904. L. 2. L'amico e collaboratore F. ·Gaeta con questo Qreve studio, che fa pa:rte della Collection d'études etrangeres ha mostrato la rara attitudine di saper raccogliere e giudicare serenamente tutte le notizie sul movimento letterario i tali ano contemporaneo. Ciò che non era facile impresa collo spazio limitato! e·~li non aveva a sua disposizione che una ses · santina di pagine. Se noi dovessimo rimproverare qualche cosa al Gaeta, la cui prosa elegante i lettori della Rivista hanno potuto tante volte ammirare, questa sarebbe la tendenza alla benevolenza, eh' è un prodotto della gentilezza dell'animo suo. fer colorocheprocuranodeinuoviabbonati alla RIVISTA POPOLARE ,.,- Chi procura eta.e abbonati avrà diritto a tre premi segnati precedentemente per chi procura b..t7 abbonato o al libro del Prof. Deput1to Ciccotti: f{ttraverso 1a Svi:zzeta. ..- Chi ne procura tre avrà diritto o a quattro dei precedenti premi o 21 .SociaHSfl'}O · di 'N... Colaj,m1d. Dott.NapoleoneColajanni,propriet.,direttore-respons. Napoli- Tip. Pansini.

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