496 RIVISTA POPOLARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALJ :essante ascensione umana, in noi vi ve e perlura l'opera di tutti i nostri padd, così 'l'opera 10stra vivrà e perdurerà in tutti col~ro che ver- ·anno dopo di noi e in ogni progresso futuro che 'umanità raggiunga mediante anche il piccolo ~ranello di sabbia clie ciascuno di noi può arre- ~are all'edificio com une. Da questo complesso di pensieri scaturisce vernmente un grande impulso all'elevazione morale. ~d è appUnto quel posi.tivismo, contro cui impre-, ~ano i seguaci del « risveglio spirituale », che tale :i.ss·eme di idee e di sentimenti, moralmente nobilitanti, fornisce. Noi possiamo dunque concludere che non solo il risveglio spirituale è compatibile col positivismo, ma che è operato da e-:-soe da esso soltanto; e che, fuori del positivismo, nei ciechi brancolamenti tra il vacuo e le tenebre delle fantasmagorie mistiche, nessun risveglio spirituale è passibile. GIUSEPPE RENSI. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ • Larivelazione Decllamour~ra~~eresf 1 I • I. Uomini del parlamento d'Italia - quali il Colajanni ed altri - h~nno di. bel nuovo paragonato le relazio'ni del mezzogiorno e del Nord colla reciprocità economica dell'Ungheria e dell'Austria. - Le circostanze sono tali, che la comparazione non colpirà esclusivamente quest'unico lato. , I E vero che l'Ungheria e l'Austria sono indi;. pendenti in quanto ai loro affari interni, però co.- mune è il linguaggio del comando militare, il suo spirito ed il suo passato: tutto •ciò è tedesco; comuni sono i loro affari esterni, inoltre comune è la Banca Nazionale di Vienna. La Corte impe-i riale risiede ·a Vienna; il ministero degli affar, esterni e quello della guerra, nonchè la diplomazia lt,anno il loro stabile domicilio nella residenza austriaca. Però ciò non ci disturba! al contrario - da. un certo punto di vist~ -· ci fa piacere. Ma lo Stato unghere~e, il quale secondo una stabilita misura contribuisce alle spese comuni col 334 °lo fin all'ultimo tratto di terra contribuisce in favore del capitale austriaco. Il suo -contributo non va a benefizio della classe industriale .austriaca, (la quale essendo più sviluppata, più destra e più intelligente. della magiara, merita la posizione che occupa) ma purtroppo va a benefizio dei banchieri e dei grandi capitalisti di Vienna. Le nostre obbliga- :doni ipotecarie sono nelle mani degli austriaci; essi scontano le nostre cambiali; di più le azioni dell' industria ungherese, tanto lodata in quest'ultimi anni, versano i.n maggior parte nella saccoccia dei g-randi capitalisti austriaci non soltanto il ricco profitto, ma pure, le enormi sovvenzioni del nostro , governo. Inoltre non si deve _dimenticare che l'esportazione industriale dell'Austria per ¾ parti invade l' Ungh~ria. La più antica patria del moderno imperialismo è l'Austria e la sua prima vittima è l'Ungheria. Anche il bilancio commerciale dell'Ungheria era a tutto luglio a. c. passivo di lire 21 milioni in confronto all'Austria, invece in confronto agli altri stati dell'estero esso era attivo di lire 59 milioni.' - Vero è che in paragone a questa circostanza la principale clientela dei nostri prodotti greggi è pure• l'Austria. · Però la bilancia del bisogno reciproco è più favorevole all' Ungheria, se mettiamo in considerazione la tendenza oggidì già dappertutto dominan- . te, la quale cerca di restringere il consumo del prodotto greggio nel paese che lo produce. Esempi classici ne sono le colonie della Gran Bretagna. L'economia non forma il più forte legame dell'unione dei due statis c'è una ruggine che lo•rode ed i giorni. della sua durata sono contati. (l) Quando venne annunziato lo scandalo della corruzione ten tata dall'ex Bano di Croazia Khuen Hedervary, che l' imperatore vorrebbe imporre di nuovo come Presidente dei Ministri del Regno di Ungheria, e c.:h' è stato così malamente accolto dalla Camera dei Deputati, noi manifestammo i nostri dubbi .sulla purezza de.i costumi politici dei corruttori e dei loro denunziatori. Memori di avere conosciuto un colto ed ardente socia Iista ungherese che -ha studiato il nostro paese, ci siamo rivolti a lui per avere un articolo sulle cose della patria s'ua. Egli cortesemente ce ne ha mandati due, cui abbiamo lasciato il titolo che vi ha apposto, e nei quali non abbiamo fatto che lievissime modificazioni u·ella struttura di qualche periodo. Il Leopold ce li ha mandati scritti in . italiano; ì nostri lettori forse non troveranno m0lto elegante la forma adoperata; ma le cose che egli scrive! sono interessanti e nuove. Esse confermano i nostri dubbi. Ringraziamo vivamente il Leopold del favore fattoci e del pensiero gentile avuto adoperando la nostra lingua. LA RE DA.ZIONE. La comunità coli' Austria. quale coriditio sine qua non della razza magiara viene proclamata in primo rango dal partito regnante, che forma 3 / 4 parti del parlamento. Esso viene chiamato il parti.to 1 iberale, ma oggigiorno sotto questa denominazione tutto si può intendere tranne· il liberalismo : lucus a non lucendo. A ragione si è battezzato questo partito la barca di Noé; si sono collqcati attornò alla marmitta conservatori e fram-:. masoni. radicali e aulici, chauvinisti e croati, antisemiti e semiti, agrarii e commercianti. Da parecchi decenni, questo partito monopolizza grimpieghi pubblici e le intraprese di Stato; spartisce -;ovvenzioni, mandati e splendidi ordini ai suoi aderenti. Le grandi banche di Budapest, le società in azioni le rniniere in contratto collo Stato, stamperie, ferrovie, imprese di navigazioni, fabbriche, istituti di credito, tutti quanti sono pieni di umili e· riccamente pagati partigiani della potenza regnante e coloro, che non -possono aver parte alla preda dello Stato o del1a capitale, vengono indennizzati dai municipii e dalle provincie. Ma il partito liberale non si disonora soltanto coi favoritismi e colla disonestà nel campo econonomico. C'è · dell'altro. Acèadde poco fa, che la seduzione di tutt'una folla di ragazze da 8-12 anni mise in rivolta il proletariato di Budapest. L~ polizia incamminò l' inchiesta, ma non scoprì niente; l' inchiesta non avendo avuto seguito, la folla accanita i ... I l
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