Rivista popolare di politica lettere e scienze sociali - anno IX - n. 18 - 30 settembre 1903

RIVISTA POPO1.,ARE DI POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALI 491 tuale di questa, proclamò, che iÌ Bourget drammatizzò, e che la reazione politica e scientffica impugna come la sua più formidabile arma di battaglia? Orbeµe, no. E noi crediamo, anzitutto, troppo assoluto quanto scrisse il prof. Chiappelli in un articolo della Nuova Antologia, in eui rendeva per antèsjgnani lo Chateau briand e il De Maistre credettero ugualmente che le giovani generazioni s'incamminassero per nuove, vie ben diverse da quelle. che erano state tracciate dal pensiero materialista dominante pochi lustri inn~nzi. Eppure in quelle giovani generazioni appunto maturava. invece il germe della ripresa più efficace e gaUn uomo sensibile. \ , Il Harone: È spaventevole il caldo che debbo quest'anno soffrire sotto i cocenti ra1rgi dt:>slole! Bisogna che parta subito pei bagni di mare! (Wharc Iacob di Stuttgart). · co:qto del libro dello SpP-ncer che cioè le giovani 'generazioni, verso i cui ideal_i (egli disse) lo Spencer, sfiduciato dei suoi, inclina, s'incamminino, per nuove vie escano cioè _da'quelle del positivi-: smo. Non creniamo che le nuove generazioni. tengano, nel loro complesso, questo cammino, Probabilmente, coloro che assistettero al movimento <ii rinnovazione spirituale e religiosa che accompagnò in Francia la restauré\.4ione ed ebbe gliarda della concezione posi ti va, il germe che. dopo Lyell, Darwin e Lamark, doveva dare la sua più splendida fioritura collo Stùart-~Iill e collo Spencer. 1n fondo, le due grandi correnti rl'idee, la_ positivista e l'idealista, coesistono continuamente l'una d' accanto all'altra. Talvolta sembra che l'una o l'altra abbia sopraffatto definit"Tamente la corrente. rivale, perchè qualr-lte mente superjore dedica le proprie ener$'ie all'una

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