'488 RIVISTA POPOLARE DI 'POLITICA, LETTERE E SCIENZE SOCIALJ in tutti i suoi particolari ad un paese libero scambista composto di protezionisti~ >> Balfour riconosce che la situazione commerciale dell'Inghilterra é a:ncora brillante, ma aggiunge che bisogna pensare all'avvenire, all'aumento delle I ' sue esportazioni, che sono assai diminuite. · Sono le tariffe ostili delle colonie inglesi autonome, che minacciano anche l'Inghilterra, quelle che rendono necessario di adottare il protezioni~nìQ. Balfour dichiara che le industrie protette hanno un vantaggio su quelle che non lo.sono: e, citando come esempio la Germania, pone questa questione: e Perché rifiuteremo noi ai nostri armatori il · premio che i tedeschi conferiscono loro così generosamente~ ' << A questo sistema si fanno parecchie obiezioni di carattere utilitario e di carattere sentimentale: si dice, per esempio, che é una forma di concorrenza che molte persone considerano come contraria alla equità. , e Noi sia.mo dunque costretti a cercare di attuare la protezione del .nostro commercio e delle nostre industrie in un sol modo, quello dei ·negoziati: e invece di .fare appello a teqrie economiche riprovate completamente dalle nazioni estere, dobbiamo valerci di argomenti che esse possano comprendere perfettamente. •· « Il primo e più essenziale nostro scopo é di · sbarazzarci dei legami cdi quali ci siamo avvinti spontaneamente. e Il modo preciso in cui ·poi ci varremo della libertà riconquistata costituisce una questione secondaria. ,, (1) È evidente la jntenzione del primo ministro inglese a rinunziare alla politica autonoma - a quella politica autonoma che -vagheggiano i nostri liberisti in ritardo. La conseguenza logica e necessaria della nuova politica dei trattati è quella delle rappresaglie; ciò che ·non é che una modifi.càzione attenuatricè del protezionismo nel senso di ql}el fair ,tradf,, di quel principio della reciprocità ch'ebbe sempre numerosi partigiani in Inghilterra, anche nel tempo in cui il liberismo cobdeniano sembrava dominato.re indiscusso. Per quanto il Balfour ci tenga a dirsi liberoscambista, é evidente che il suo non è più il liberismo classico, quale lo intendono in Halia; ma é certo del pari che la sua è una proposta assolutamente diversa dall'altra di Chamberlain. Perciò si comprende benissimo che il. Consiglio dei Ministri avendo definitivamente scartato le sue idee, il ministre delle colonie con altri àue abbia presentato le proprie dimissioni. Se ne doveva andare Chamberlain perchè la politica di rappresaglia é una forma di protezionismo, ma assai diversa da quella proposta dall'ex-ministro delle colonie; e contemporaneamente do-veva andarsene il R1tchie, che nelle proposte di Balfour giusta- (1) Abbiamo \riprodotto dell'opuscolo ciò che ne ha dato La · Tribuna. mente scorgeva un'offesa grave al liberismo trazionale. Quale accoglienza avrà la proposta di Balfour 1 A giudicarne dalla stampa, i pareri sono divisi. I liberali- Daily News, Daily Chronicle, Mornirig Leader ecc. - denunziano il primo ministro come protezionista; ma il Times, il Daily Telegraph col popolarismo Daily Mail l'accettano. L'autorevole Times non esita a dichiarare ·oramai irrazionale il il liberismo cobdeniano. Per parte nostra non esitiamo a dichiarare che la proposta di Balt'our ci s~mbra ragionevole ed utile anche tenendo conto della grande prevalenza attuale degli interessi industriali, e siamo sicuri, che se· essa prevalesse in Inghilterr{l-, sarebbero costrette a farle buon viso la Francia, la Germania, gli Stati Uniti,· che passerebbero un brutto quarto d'ora se, respingendo gli equi trattati a base di reciprocità, vedessero •chiuso il grande mercato inglese ai propri prodotti. Ma é più che probabile et.e sarà l'Inghilterra stessa a respingerla; e ciò per una coalizione formidabile _d'interessi politici, rli principi economici e di risentimenti personali. Infatti: i liberali hanno fretta di tornare al potere e non si lasceranno sfuggire l'occasione di dare battaglia nelle migliori condizioni, che potevano sperare, al ministero conservatore. I veri liberisti, come gli ex ministri Hicks Bech, Ritchie, sono ancora num.erosissimi ed hanno per loro i benefizi raccolti in cinquantanni. di regime doganale liberista, e non potranno perdonare agli amici di ieri il parziale ritorno al protezionismo. E infine in Chamberlain e nei suoi parleranno il risentimento personale e le idee economiche. Potrà il Ministero resistere a queste forze àvversarie che agiranno palesemente o che si limiteranno all'inerzia non meno disastrosa della lotta aperta 1 Pochi lo crederanno. Perciò vedono giusto coloro che ritengono imminente il ritorno ~ei liberali al potere. Ma che sarà di questi ultimi'! Lo riterranno per lungo tempo nelle p~oprie mani 1 · L'Inghilterra è uno dei pochi paesi pei quali non sono ridicole le previsioni sulla dinamica politica, sia perché i partiti vi sono solidamente organizzati; sia perché alle manifestazioni d'indole varia della pubblica opinione seguono concordi quelle elettorali. Nulla di più facile, quindi. che nelle prossime elezioni i conservatori e gli unionisti soccombano e trionfino i liberali, e che la maggioranza di questi ultimi sia anche tale da · potere fare a meno della colonna mobile degli ir'- landesi. Ciò è tanto più probabile in quanto che ai moti-vi politici ed economici, che stanno contro il ministero Balfour si deve aggiungere il prot'ondo malcontento dei non -confo•·misti per l'ultima legge' sull'aducazione, che segnò un vero regresso sul terreno religiosQ ed intellettuale. La vittoria assai probabile dei liberali, però, non saT'à di lunga durata, se continuerà a svolgersi la tendenza limit~triç~ del monopolio. industriale in- •
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